venerdì 29 luglio 2011

Berlusconi e il tunnel carpale

Berlusconi operato alla mano; ha dovuto firmare un assegno di 560 milioni di euro alla CIR di De Benedetti  e gli è venuto il tunnel carpale

Open Bike, il gruppo su Facebook che segnala gli ostacoli sulle piste ciclabili

Usare la bicicletta in città equivale a fare un piacere all’ambiente. Ma anche a percorrere una via crucis. Le auto nella migliore delle ipotesi si comportano come se non esistessi e nella peggiore sono decisamente arroganti; le piste ciclabili non ci sono oppure sono variamente invase da altri veicoli. A volte finiscono addirittura contro un muro.
Su Facebook è nato un gruppo per segnalare alle amministrazioni comunali tutte le inefficienze relative alle piste ciclabili.
Si chiama Open Bike ed invita a fotografare gli ostacoli con il cellulare e pubblicarli. Vi faccio vedere qualche esempio.
 


La pista ciclabile che ti conduce verso una barriera è un classico. L’esempio viene da via Ca’ Rossa a Mestre (Venezia).

Questo pullman invece ha utilizzato la pista ciclabile come se fosse un posteggio


E’ stato immortalato in viale Ancona, sempre a Mestre, la città in cui si radica Bike Mestre, il blog da cui è nato il gruppo su Facebook e dal quale ho tratto tutte le foto.
Il gruppo Open Bike su Facebook però ha aderenti in tutt’Italia: oggi ne parla il Gazzettino di Venezia.
Certo, un gruppo e le foto su Facebook sono una piccola cosa rispetto all’inerzia pachidermica delle amministrazioni comunali. Ma come dice il Dalai Lama: se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara.

giovedì 28 luglio 2011

Firefox il Browser per la navigazione arriva alla versione 8 entro la fine del 2011

Firefox vincerà perchè è un software libero, di tutti per tutti
Nonostante le lamentele sui cicli di rilascio troppo rapidi, riferite ai problemi di compatibilità con i plug-in esistenti, i laboratori Mozilla continuano a far evolvere velocemente la loro creatura. La versione stabile di Firefox 6 uscirà il 18 agosto, Firefox 7 arriverà il 27 settembre, mentre Firefox 8 sarà disponibile per il download entro la fine di dicembre

Firefox 6 ha appena lasciato il canale "alpha" di Aurora per raggiungere lo stato di Beta. A livello di migliorie, la nuova versione del software di navigazione punta prevalentemente sulla privacy. Tra le novità troviamo infatti l'evidenziazione dei nomi dei domini, utile per prevenire attacchi di phishing e la possibilità di identificare le richieste dei siti web digitando nella barra degli indirizzi about:permission. Con l'occasione viene anche re-introdotto nel browser il supporto per il protocollo WebSocket, rimosso lo scorso anno per un problema di sicurezza.

La versione alpha di Firefox 7, attualmente disponibile nel canale Aurora, si impegna invece a snellire il tempo di boot e a liberare in maniera più rapida la memoria RAM. Il browser consente ora di rimuovere il prefisso dalla barra degli indirizzi, esattamente come accade con Chrome e Opera, e sostituisce l'API Cairo con la nuova Azure per la gestione della grafica 2D.

Nel frattempo Firefox 8 ha già fatto il suo ingresso nel canale di sviluppo Nightly. Il software è ancora in uno stato embrionale ma già si parla di prestazioni record: il nuovo browser risulta il 20 per cento più veloce di Firefox 5 e arriva a competere con l'ultima scattante build di Chrome 14. I miglioramenti in questo senso riguardano la velocità di esecuzione Javascript e la gestione del 3D con WebGL.

fonte: Punto Informatico

martedì 26 luglio 2011

Tensione al confine tra Kosovo e Serbia




Sale la tensione tra Kosovo e Serbia, dopo l'invio, questa notte, delle forze speciali kosovare al confine nord con la Serbia. Quattro poliziotti sono rimasti feriti nel corso dell'operazione, voluta per controllare l'embargo doganale alle merci serbe imposto la scorsa settimana da Pristina. Le forze speciali si sono scontrate con la popolazione serba del nord del Kosovo: un poliziotto è stato ferito da un ordigno e altri tre sono rimasti feriti dal lancio di sassi.

Fermiamoli, le guerre iniziano sempre con piccoli focolai di violenza, prima che sia troppo tardi, bisogna intervenire per costruire un dialogo di pace e integrazioni di culture tra i popoli.




Steve Wilson anteprima del nuovo album




 
Steven Wilson - Grace for Drowning (album teaser) from Kscope on Vimeo.

Ho mamma, deve avere avuto un trauma !!!! aahahahahah

lunedì 25 luglio 2011

Una sporca lurida bastarda guerra

Non rompere la pace, costruisci la pace
In questa guerra di pace, un altro italiano è morto in Afghanistan, oggi.
In fin dei conti è una sua scelta, andare in guerra, COMBATTERE in difesa degli interessi di pochi.
Prima o poi questi volontari, che usano le armi per lavorare, hanno degli infortuni sul lavoro.
Se fossero volontari che portano cibo, avrebbe potuto succedere che un panino gli cadesse sul piede, cosi invece portando pallottole, una pallottola ha perso il controllo.
Noi tifiamo per la pace, senza armi, per il dialogo, per gli interessi di tutti.





sabato 23 luglio 2011

Steve Hackett - dal suono caldo del vinile






Steve Hachett dal suo album "Please Don't Touch" 
Charisma Label, quanti bei dischi, quanti ricordi
in questa dolcissima canzone dal titolo "Hoping Love Will Last" 
dal suono caldo del vinile

venerdì 22 luglio 2011

a 10 anni dal G8 di Genova - Sostieni i Diritti Umani, sconfiggi la Violenza

Tra il 19 e il 22 luglio 2001, in occasione del G8, Genova è stata teatro di gravi violazioni dei diritti umani. Durante i cortei, agenti di polizia hanno aggredito indiscriminatamente manifestanti pacifici e giornalisti; nella scuola Diaz hanno usato violenza ingiustificata; nel carcere di Bolzaneto hanno maltrattato decine di detenuti, che hanno denunciato di essere stati picchiati, minacciati di stupro e di morte, privati del sonno, del cibo e dell'acqua. Queste responsabilità sono emerse nei processi giunti in appello, ma non c'è stata piena giustizia per le vittime. Inoltre, in 10 anni, altri episodi hanno chiamato in causa l'uso delle armi e della forza da parte dei corpi di polizia, come la morte di Federico Aldrovandi e di Gabriele Sandri. Amnesty chiede all'Italia di fare del decimo anniversario di questa brutta pagina della sua storia l'occasione per combattere l'impunità e fare in modo che l'operato delle forze di polizia sia trasparente.

martedì 19 luglio 2011

20 luglio 10 anni dopo noi ricordiamo Carlo Giuliani

Noi ricordiamo, mai dimenticheremo le barbarie di Genova, i pestaggi dei fascisti squadristi con la divisa, i black block infiltrati che spaccavano tutto indisturbati.
Ricordiamo:
Carlo Giuliani (Roma, 14 marzo 1978Genova, 20 luglio 2001) è stato un manifestante italiano, simpatizzante del movimento no-global, "ucciso" - [assassinato] durante gli scontri di piazza avvenuti in concomitanza del vertice del G8 tenutosi a Genova tra il 19 e il 21 luglio del 2001.

L'episodio che portò alla morte del giovane manifestante rientra in quelli che storicamente sono ricordati come i fatti del G8 di Genova.





Paolo Borsellino - 19 anni fa moriva per mano della mafia/casta

Ricordiamoci che Paolo Borsellino, due giorni prima della strage di Capaci e due mesi prima della sua stessa fine in Via D’Amelio descrisse la figura di Vittorio Mangano come ‘capo fila dei traffici di droga e della mafia al Nord’… Come potevano non saperlo allora Dell’Utri e Berlusconi e come potevano ancor più ignorarlo quando in pubbliche occasioni, l’ultima alla vigilia delle elezioni politiche del 2008, hanno definito Mangano “un eroe”, perché non aveva ceduto alle pressioni dei giudici contro di loro…?”

Così Roberto Morrione, il direttore di Libera Informazione scomparso due mesi fa, ricordava sul sito di Articolo 21 la celebre intervista televisiva rilasciata dal giudice di Palermo ai giornalisti francesi Calvi e Moscardò, sul rapporto fra il capitale sporco dei crimini mafiosi e il riciclaggio operato dalla finanza e dall’impresa. Un documento rimasto inedito sino a quando, nel settembre del 2000, la troupe di Rainews24, diretta allora da Morrione, decise di acquisirla e trasmetterla durante una puntata di inchiesta e confronto – condotta in studio da Sigfrido Ranucci e Arcangelo Ferri – con i magistrati Antonio Ingroia, collega di Borsellino, e Luca Tescaroli, titolare dell’inchiesta sulla strage di via d’Amelio alla procura di Caltanissetta.

Capaci e via D’Amelio sono tra le pagine più oscure e agghiaccianti della storia della Repubblica insieme alle tante stragi che hanno insanguinato il nostro Paese e che restano di fatto impunite.

Oggi Roberto Maroni sarà a Palermo nel 19° anniversario della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta e deporrà una corona di alloro presso la lapide del Reparto scorte. Il ministro dell’Interno e lo stesso presidente del Consiglio ripetono da tempo instancabilmente lo stesso ritornello: “Siamo il governo che più ha fatto nella lotta contro la mafia, trascurando spesso il fatto che a compiere le inchieste e gli arresti sono i magistrati, quei giudici “antropologicamente diversi dal resto della razza umana” come li ha vergognosamente dipinti il capo del governo, e le forze di polizia alle quali questo governo nega anche il materiale di cancelleria. Magistratura e Polizia che, insieme agli organi di informazione, sono stati da sempre i bersagli della loggia P2 (che oggi viene chiamata P4 solo per confondere le idee) e che ha affiliato esponenti politici di spicco tra cui lo stesso Silvio Berlusconi e Fabrizio Cicchitto, solo per citarne alcuni.

Oggi, un raro sussulto di dignità dovrebbe tenere gli esponenti di governo lontano dalle commemorazioni. E se proprio volessero onorare il giudice Paolo Borsellino, il giudice Giovanni Falcone e i tanti eroi civili morti per servire lo Stato e dallo Stato abbandonati dovrebbero pretendere le immediate dimissioni del ministro Romano accusato di concorso in associazione mafiosa e dare il via libera all’arresto di Alfonso Papa, indagato per concussione nell’inchiesta sulla P4, un sistema criminale illegale, come hanno affermato i pm, “preordinato all’acquisizione e alla gestione, con modalità operative tipiche delle più sofisticate associazioni di stampo terroristico e mafioso”.

Oggi gli esponenti del governo risparmino corone d’alloro inutili e offensive per rispetto allo stesso Borsellino che, in un’altra nota intervista denunciava che “i politici appaiono ai funerali proclamando unità di intenti per risolvere questo problema e dopo pochi mesi saremo sempre punto e a capo”…

fonte: il fatto quotidiano

sabato 16 luglio 2011

Si può rovesciarli a terra per dare spazio alla terra

Sono sempre più convinto che ognuno di noi debba usare il suo singolo potere per apportare dei cambiamenti radicali al nostro pianeta, affinchè certi barbari comportamenti umani lascino il posto a espressioni generalizzate di civiltà.
Il mutamento può avvenire, nelle cose quotidiane, svuotando la vita dalle false ideologie imposte dai mass media e riempendola di una nuova linfa vitale che prende forma attraverso il teatro, la musica, l'arte in senso ampio.
Riempendo i media di cose buone, la violenza lascia il passo alla non violenza, la guerra lascia il passo alla pace, l'ignoranza e la non cultura, diventano intelligenza e consapevolezza.

venerdì 15 luglio 2011

Jakszyk, Fripp, Collins - A King Crimson ProjeKct - A Scarcity Of Miracles (2011)

Inaspettato arriva quasi in sordina questo progetto di rinascita King Crimson. Questi Re Cremisi che muoiono e rinascono, che sempre si trasformano, sotto l'insegna del loro padre Fripp, eccoli ritornati a sorprenderci.
Un album che richiama sonorità del passato, dei primi King Crimson, con il meraviglioso Sax e Flauto di Mel Collins, la calda e progreggiante voce di Jakko Jaszky, l'inconfondibile sound delle chitarre frippiane e il grande stile del batterista Gary Harrison (Porcupine Tree). Un disco che dal passato sbalza nel futuro racchiudendo tutto quello che Fripp ha ricercato in questi lunghi anni. Ed è un grande disco indubbiamente da avere a casa, ascoltato sorseggiando un bicchiere di acqua ghiacciata.




Tracklist:

1. A Scarcity Of Miracles (7.27)
2. The Price We Pay (4.49)
3. Secrets (7.48)
4. This House (8.37)
5. The Other Man (5.59)
6. The Light Of Day (9.02)

Line-up:
Robert Fripp - Guitars, Soundscapes
Mel Collins - Alto & Soprano Saxophones, Flute
Jakko M Jakszyk - Guitars, Vocals, Gu Zheng, Keyboards
Tony Levin - Bass & Chapman Stick
Gavin Harrison - Drums & Percussion


Arriveranno anche a casa tua

Pensavano di averli sconfitti, di averli uccisi a colpi di pistola, di alcool e di religione, ed invece alcuni sono riusciti a mimetizzarsi, arrivando fino ai nostri giorni. Non li vedi ora,  ma sono tra noi, sommessamente senza dare nell'occhio stanno insegnando alle persone un nuovo linguaggio, un nuovo modo di rapportarsi col pianeta.
Arriveranno anche a casa tua ... e il mondo cambierà.

lunedì 11 luglio 2011

L'era degli Stupidi - The Age Of Stupid

The age of stupid, la locandina del filmDiventa anche tu un volontario per l'ambiente collaborando con gli altri volontari WWF del tuo territorio ad organizzare la proiezione del film: è necessario reperire una sala, organizzare la proiezione e promuoverla...
ECCO LE PROIEZIONI PROGRAMMATE O IN CORSO DI ORGANIZZAZIONE, COME AIUTARE  >>

The Age of Stupid (L'Era degli Stupidi) comprende il periodo che va dall'ascesa dei motori a combustione interna fino al superamento del limite di 2 C° nella corsa al riscaldamento globale (all'incirca 1850 - 2020)". Così è scritto in un libro di storia del futuro...

Il protagonista, Pete Postelethwite è un anziano signore nel mondo devastato del 2055, guardando un archivio fotografico del 2008 si chiede "Perchè non abbiamo arrestato il cambiamento climatico quando ne avevamo la possibilità?"

Il film, frutto dell'impegno di produttori indipendenti inglesi, è stato lanciato in prima mondiale martedì 22 settembre.  Non perdere l'occasione, vai a vedere Age of Stupid e promuovine la diffusione, con il passaparola, con i social network... Il film infatti non è supportato da una tradizionale struttura di distribuzione.
 

Il film è sostenuto anche da Greenpeace e WWF

Libro di storia del 2055...per il suo messaggio coinvolgente in vista del Summit sul clima di Copenhagen che si svolgerà a dicembre. Il film è stato proiettato contemporaneamente in centinaia di cinema in più di 40 paesi dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente all’Africa.  Adesso la diffusione del film è affidato soprattutto ai volontari.

WWF e Greenpeace:

"Invitiamo tutti ad andare a vedere questo nuovo film, coinvolgente e capace di creare le connessioni tra la nostra vita quotidiana e il  problema dei cambiamenti climatici. Invitiamo gli spettatori ad accostarsi all'opera con la forza dell'ottimismo della volontà: il clima che cambia è certamente un tema drammatico, e il nostro modo di vivere spesso è illogico e stupido, ma abbiamo l'occasione di fermarci in tempo, evitare gli effetti più drammatici e incontrollabili del riscaldamento globale e correggere le grandi storture della nostra epoca. Altrimenti la nostra sarà inevitabilmente ricordata come l’Era degli Stupidi, che sapevano e hanno fatto finta di niente".

The Age of Stupid è una produzione collettiva, nel senso che il budget del film, di 450.000 dollari, è stato finanziato da 223 individui e gruppi preoccupati per i mutamenti climatici..

Si tratta di gruppi di ogni tipo, da una squadra di hockey a un centro benessere femminile, e ciascuno di loro possiede una percentuale del film. L’anteprima di The Age of Stupid nel Regno Unito non ha richiesto la connessione alla rete elettrica principale, essendo alimentata con successo soltanto da pannelli solari e producendo soltanto l’1% delle emissioni di anidride carbonica di una normale anteprima in stile hollywoodiano. Con 62 proiezioni in simultanea del film, l’anteprima nel Regno Unito è entrata nel Guinness dei primati come la più grande anteprima cinematografica in simultanea. Nella prima settimana di apertura, Stupid è risultato il primo film sugli schermi, battendo Duplicity, con Julia Roberts, e The Millionaire.

Franny Armstrong, regista del film:

"La nostra risposta al mutamento climatico definirà la nostra generazione, allo stesso modo in cui finire l’apartheid, bandire la schiavitù o raggiungere la luna ha definito le generazioni passate. Al momento, stiamo vivendo nell’era della stupidità, The Age of Stupid, ma siamo ancora appena in tempo per cambiare le cose".
Il sito ufficiale di The Age of Stupid >>

E tu cosa fai? Decidi di "non essere stupido"...

Sgarbi contro le rinnovabili

 Sgarbi attacca le rinnovabili a Polignano a Mare .... Ebbene, anche durante la sua presentazione del suo libro, non perde l’occasione di scatenarsi contro le pale eoliche. Per Sgarbi le pale eoliche oltre a rappresentare uno stupro per il paesaggio significano affari della mafia. E da questo assioma i pugliesi si sono sentiti offesi. Perciò hanno risposto e la battaglia è divenuta insulto finché è degenerata, secondo quanto riferiscono le cronache, nel lancio di oggetti.

Fabiano Amati assessore regionale all’ambiente commenta:
E’ stupefacente che in piena crisi ambientale ci sia qualcuno che aggredisca le politiche innovative di economia verde, sull’infondato argomento dello sfregio paesaggistico, non accorgendosi che senza rinnovabili tra un po’ di decenni toccherà alla terra nel suo complesso la sorte distruttiva, altro che paesaggio.
E consiglia la visione di The age of stupid.

Certa gente non perde mai l'occasione di mostrarsi stupida nei confronti del mondo.

Pannelli Solari Ultraleggeri Verniciabili

Sono ultraleggeri ed efficientissimi. Per dare un'idea pesano quanto un foglio di carta. Sono i nuovi pannelli solari progettati in Australia, presso l'Università di Melbourne, da un team di esperti coordinato da Brandon MacDonald, con il sostegno dell'ente nazionale di ricerca Csiro.

La loro particolarità risiede nel fatto che possono essere pitturati o stampati su una superficie, evitando così l'installazione di strutture ingombranti sugli edifici. Le celle solari infatti sono talmente piccole da poter essere sospese in un liquido. Dimensioni infinitesimali, visto che i pannelli messi a punto dai ricercatori australiani, sono fatti da nanocristalli del diametro di pochi milionesimi di millimetro e utilizzano solo l'1% dei materiali che solitamente si utilizzano per costruire i classici pannelli.
Il segreto starebbe dunque nella nuova tecnologia, già brevettata, che si basa su inchiostri contenenti nanocristalli. Basta applicarli su un materiale, dal vetro alla plastica fino al metallo scegliendo la giusta combinazione di inchiostro per ricreare pannelli solari efficienti e al tempo stesso limitando al massimo l'uso di materiali.

In tal modo anche i costi delle energie rinnovabili, sarebbero notevolmente ridotti. Lo assicura MacDonald, a capo della ricerca che ha dato vita alle nuove celle solari. "I pannelli possono essere integrati negli edifici durante la costruzione e diventare parte delle finestre o del tetto".

Un altro passo avanti nella ricerca sulle energie pulite.

domenica 10 luglio 2011

Le Frasi di V

V for Vendetta
  • I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli... 
  • Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità.  
  • C'è molto più della carne dietro questa maschera. C'è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile. 
  • Morirò qui. Tutto di me finirà, tutto… tranne qull'ultimo centimetro. Un centimetro è piccolo ed è fragile… ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere. Non dobbiamo perderlo o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino.
    Spero,  
  • E così ricopro la mia muta perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo! 
  • Vi Veri Veniversum Vivus Vici.
    • Con la forza della verità in vita ho conquistato l'universo  
  • Le idee sono a prova di proiettile. 
  • Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo, sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo.  
  • L'unico verdetto è vendicarsi… 
  • Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare.  
  • Non capisco perché la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno… 
  • Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio…  
  • Il distruttore e il costruttore sono le due facce dell'anarchia… 
  • Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.  
  • La verita è che c'è qualcosa di sbagliato in questa città… 
  • Io come Dio non gioco ai dadi e non credo nelle coincidenze..  
  • Io faccio tutto ciò che è degno di un uomo, chi osa di più non lo è 
  • Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale contraria.  
  • Non vi sono certezze... solo opportunità. 
  •  Gli uomini muoiono, le idee no. Io non sento la mancanza dell'idea... sento la mancanza dell'uomo. 
  • Alcuni vorranno toglierci la sicura, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato e per coloro che vorranno ascoltare all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese.  
  • Per 20 anni ho aspettato questo momento finché non ho visto te allora è cambiato tutto…io mi sono innamorato di te Evey…come non mi potesse più accadere…
    Evey: Ma io non voglio perderti!!??
    V: Questa è la cosa più bella che tu potessi mai dare 
  •  Perché mai amare la legge? Lo sanno tutti che è una puttana... le persone virtuose la schivano, i malvagi se la fottono e poi la ignorano. 
  •  
  •  Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato. 
  • Rubo i testi delle sacre scritture cosi da sembrare un santo mentre faccio la parte del diavolo 
  • DIO è nella pioggia...  
  • Siamo spesso dal biasimare in questo e ben provato che con un aria devota e un azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo. 
  • La coincidenza non ha madre, Leyla. La coincidenza è solo un'illusione. O forse. Un'altra rosa?  
  • Remember, remember, the fifth of November. 
  • Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle. Quello è compito del governo.  
  • Ricordo come 'diverso' diventò 'pericoloso'. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto. 
  • E:Per caso sei solo un pazzo,giusto?
    V:Sono certo che qualcuno lo dirà.

Greenpeace: «Nel 2030, le rinnovabili possono arrivare al 68% in Europa»

L'associazione ambientalista ha pubblicato un dossier in cui vengono ipotizzati due differenti scenari per il futuro delle politiche energetiche internazionali. Nel primo, gli investimenti consentono uno sviluppo notevole delle fonti “verdi”, mentre nel secondo sono le smart grid ad essere implementate maggiormente

Nel 2030 le fonti rinnovabili potrebbero arrivare a coprire il 68% del fabbisogno energetico europeo, ma perché questo accada è necessario un impegno finanziario maggiore da parte dei governi. Lo rivela l'ultimo rapporto di Greenpeace, intitolato “Revolution: battle of the grids” (vedi allegato), che traccia due possibili scenari per lo sviluppo delle fonti energetiche “pulite” da qui a vent'anni. Il primo, appunto, prevede che gli Stati investano massicciamente nel settore e nel miglioramento della rete di distribuzione, destinando complessivamente almeno 74 miliardi di euro allo sviluppo delle rinnovabili per il ventennio successivo (2030-2050). In questo caso, l'energia “low-carbon potrebbe raggiungere un livello significativo, considerando che già negli ultimi anni sono stati compiuti passi importanti in questa direzione. «In Spagna oggi le fonti rinnovabili forniscono già il 40% dell'elettricità, in Danimarca superano il 28%, l'Italia è oltre il 23%, in Germania il parlamento ha deciso di compensare la chiusura delle centrali nucleari con un aumento dell'energia fornita dal sole e dal vento – ha dichiarato il direttore di Greenpeace, Giuseppe Onufrio - Nel complesso dell'Europa è ipotizzabile che le rinnovabili arrivino fino al 68% nell'arco di vent'anni».



Una prospettiva di certo allettante. Il rapporto pubblicato dall'associazione ambientalista, però, traccia anche un altro scenario, meno incentrato sulle rinnovabili ma più favorevole allo sviluppo delle cosiddette “smart grid”, ovvero le reti intelligenti in grado di trasferire l'energia dal luogo di produzione ad altri siti. In questo caso, il numero dei nuovi impianti installati ogni anno potrebbe iniziare a diminuire, ma allargando la rete fino al Nord Africa, si potrebbe ad esempio trasportare in Europa l'energia prodotta e accumulata nei deserti. Per arrivare a un risultato del genere, comunque, occorrerebbero investimenti ancora più cospicui, che Greenpeace stima in oltre 580 miliardi di euro. La smart grid, tra l'altro, risultano particolarmente adatte alla trasmissione dell'energia a basso tenore di carbonio, mentre si prestano meno a lavorare con le fonti fossili e con l'energia atomica. «Il vero punto debole del sistema delle smart grid sono carbone e nucleare, perché hanno una produzione poco flessibile – ha precisato Onufrio a questo proposito - Se la loro quota dovesse rimanere al livello attuale, in Europa si rischiano di perdere 32 miliardi l'anno di energia prodotta dal sole e dal vento, che non potrebbe essere utilizzata. Invece usando come stabilizzatori del sistema gas, geotermia, biomasse, cioè fonti flessibili, si può ottenere il massimo della convenienza economica in uno scenario di rinnovabili molto avanzato».


New York, il bike sharing a portata di Gps

Potrebbe partire nel 2012 una versione tutta speciale di condivisione delle bici, che saranno dotate di navigatore satellitare, computer e collegamento con il cellulare. Potranno essere prese ovunque in città, senza bisogno di parcheggi dedicati


In giro per le città del futuro, si potrà condividere la bicicletta senza possederne una. La potremo raccogliere appoggiata a un albero di un viale sotto casa, dopo averla localizzata con Gps e smartphone tra quelle disponibili nel nostro raggio d’azione. E questa volta non la cercheremo al parcheggio o alla fermata super-tecnologica del bike sharing organizzato dal nostro comune di residenza. La social bike potrà aspettare ovunque, davanti a un bar come vicino a un palazzo di uffici. Ai giardini pubblici come davanti allo stadio. Senza il rischio che nessuno la rubi. Iscrivendoci al servizio e identificandoci, con un cellulare avremo tutti i codici di accesso per poterla usare.

E il futuro sembra davvero dietro la porta: se i fondatori newyorchesi di SoBi (Social Bycicles) riusciranno a raggranellare il capitale necessario per far partire la loro impresa, la prima flotta di velocipedi intelligenti e ultra-connessi arriverà a NewYork già nei prossimi mesi. Per ora si sono rivolti a Kickstarter, il sito per la raccolta fondi online più famoso al mondo. Hanno tempo fino a inizio agosto per raccogliere la cifra necessaria a far pedalare le loro bici: 75mila dollari.

Se ce la faranno, già a fine anno potranno completare la loro flotta di 60 biciclette da mettere a disposizione ai newyorchesi e nel 2012 potranno lanciare il loro servizio in altre città. In pratica funzionerà così: si potrà aderire dal sito di SoBi, ricevere le notifiche delle due ruote più vicine, pagare via microcredito o carta, ricevere via sms il codice per sbloccare la bici che si vuole usare. E poi pedalare.

Una volta giunti a destinazione, basterà scendere dalla bici (cambio Shimano a 3 velocità, sellino regolabile ma non estraibile, struttura in lega leggera) e lasciarla a disposizione per il cliente seguente. Non ci sarà bisogno dunque di un centro di raccolta delle biciclette, né di una stazione cui riportare il mezzo, come avviene per i servizi di bike sharing delle grandi città del mondo (come Parigi, Londra, ma anche Milano).

A fine viaggio, grazie all'incrocio dei dati del Gps con quelli quantitativi del nostro percorso, potremo arricchire tabelle e raccogliere dati sulle nostre biciclettate. E in un futuro neppure troppo lontano, lo stesso sistema potrebbe essere la base per raccogliere informazioni importanti sull'ambiente, sui flussi di traffico, sul livello di smog in città. Dati da condividere, magari, con l'amministrazione locale.

Whole Lotta Love - Robert Plant and Strange Sensation







Robert Plant and the Strange Sensation - Whole Lotta Love - Live at EXIT Festival - 12/07/2007 Novi Sad, Serbia

Non finisce mai di sorprendere Robert, riesce a reinterpretare se stesso ogni volta che ci ripropone questo classico dei Led Zeppelin. Ogni volta il brano viene riproposto con nuovi arrangiamenti.
Grande Plant

sabato 9 luglio 2011

La musica ecosostenibile: Neapolis festival 2011

"Differenziamo Napoli"

A luglio fa caldo e le ferie non sono ancora iniziate. I più fortunati si godono il mare, gli altri nella migliore delle ipotesi, si rinfrescano al suono placido e benevolo del condizionatore d'ufficio.
C'è un buon motivo per amare luglio però. Il Neapolis Festival. Il più importante festival del sud Italia arriva anche quest'anno a compiacere le orecchie di chi sa apprezzare.
 
La due giorni si sposta, per questa edizione, a Bagnoli, in quella che fu l'Italsider ed oggi ribattezzata con l'avvenieristico nome di Acciaieria Sonora. Le novità non finiscono qui. Il Neapolis va a braccetto con l'ambiente e aderisce all'iniziativa Differenziamo Napolisostenuta moralmente dal Comune di Napoli e dall’Unione Industriali. L'idea è quella di dare la possibilità di “pagare” con materiale riciclabile l'ingresso al festival: ogni possessore di un biglietto o abbonamento (acquistato in prevendita o direttamente al botteghino) potrà far accedere un amica/o al patto che questa/o depositi 10 bottiglie di plastica o 10 lattine di alluminio negli appositi contenitori installati all’ingresso del Neapolis. 
 
La line up, come al solito, alterna i grandi nomi con le novità più interessanti del panorama musicale internazionale.
 
Il primo giorno vedrà alternarsi sul palco i vivacissimi e folli Architecture in Helsinki, gli scozzesi Mogwai con il loro post-rock malinconico ed essenziale reduci dal successo dell'ultimo album Hard rock will never die, but you will e come; headliner i redivivi Skunk Anansie che tornano in Italia dopo il tour dell'album Wonderlustre uscito nel 2010. Per la serata di sabato erano attesi anche i cunesi Marlene Kuntz, ma è di poche ore la notizia che non si esibiranno più.
 
La giornata di domenica sarà sicuramente segnata dal passaggio dei Crocodiles, band di San Diego, la cui ultima fatica (Sleep forever, 2010) porta il marchio di James Ford dei Simian mobile disco e dall' Elettro-math-rock dei Battles, che ritornano a Napoli con un nuovo album, Gloss Drop, ma senza il capelluto Braxton che ha da qualche mese lasciato la band (un vuoto incolmabile). Ma la serata di domenica è ricca di sorprese: gli Hercules and Love affair, anche loro in giro con l'ultimissimo album Blue Songs - house-disco funkeggiante - e dulcis in fundo, per l'unica data italiana gli Underworld, la storica band inglese che ha prodotto la colonna sonora degli anni 90, non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
 
Dal post-rock alla dance, dall'indie all'elettronica tutti ma proprio tutti troveranno pane per i propri denti.
 
Non ci sono buone ragioni per restare a casa questo week end.

Tegole Fotovoltaiche il futuro dell'Italia




giovedì 7 luglio 2011

No alle Centrali a Carbone. Chi ci governa non vuole darci l'energia ecosostenibile perchè deve fare affari con gli sporchi affaristi mafiosi. Cacciamo la Casta

PORTO TOLLE: una sporca legge “ad aziendam”

Nella nuova manovra finanziaria il Governo ha introdotto una norma che favorisce lo smantellamento di centrali alimentate ad olio per trasformarle a carbone.
Azione a Porto Tolle
E' un perfetto esempio di legge "ad aziendam", con la quale non solo si vanifica la sentenza del Consiglio di Stato sulla valutazione di impatto ambientale,  ma si decide deliberatamente di ignorare – per fare l’interesse dell’ENEL – l’impatto ambientale e sanitario di una centrale a carbone nel cuore di una delle aree, il Delta del Po, più fragili e a rischio del Paese.
Oggi, insieme a Legambiente, WWF e Italia Nostra, abbiamo scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché impedisca che il Governo aggiri una sentenza “scomoda” sostituendosi ai giudici che hanno già sentenziato sulla incompatibilità ambientale del carbone.
La conversione a carbone della centrale di Porto Tolle comporterebbe l'emissione di oltre 10 milioni di tonnellate annue di anidride carbonica (CO2), il principale responsabile del riscaldamento globale; nonché la movimentazione, in un parco naturale già fragilissimo, di 5 milioni di tonnellate di carbone all'anno e di un altro milione di tonnellate tra calcare, gessi e ceneri. Tutto questo per salvare meno di 200 posti di lavoro che potrebbero essere assorbiti da un equivalente impianto a gas naturale, ipotesi più razionale visto che accanto al sito della centrale è stato costruito il più importante terminale gasifero off-shore.
I rischi posti dalla conversione a carbone sono quindi evidenti, senza contare che il carbone è tra i fattori che ritardano il lancio, in Italia, di una seria politica di investimenti sulle rinnovabili e l’efficienza che secondo numerose stime (nazionali, internazionali e sindacali) porterebbe nel nostro Paese migliaia di posti di lavoro.

fonte Greenpeace Italia

Raccolta di Foto di Peter Gabriel





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Il Grande Maestro di Vita, un musicista, un poeta, un attore, un mimo, un talent scout, un videoattivista, un difensore dei diritti umani, un amante della tecnologia e dell'innovazione, un uomo

Banda Bassotti - No Tav -


No Tav No TAv No TAV, io sto con le montagne !!
Noi No TAV,

mercoledì 6 luglio 2011

Child for a Day by Cat Stevens

Cat Stevens dall'album Izitso, mi viene in mente questa soffice canzone semi estiva, da ascoltare stravaccato sotto le foglie di una gigantesca quercia, mentre tramonta il sole




I was a child
Who ran full of laughter
I was a child who lived for today
My eyes full of sunshine
My heart full of smiles
I was a child for a day
We were the children
Who sang in the morning
We were the children
Who laughed at the sun
Who listened to those who spoke with their wisdom
We are the ones we would say, but

We're getting older as time goes by
A little older with everyday
We were the children of yesterday

We are the men who worry of nothing
We are the men who fight without aim
We listen to no one, yet speak of our wisdom
We are the pawns in the game

We're getting older as time goes by
A little older with everyday
We were the children of yesterday

I was a child
Who ran full of laughter
I was a child who lived for today
My eyes full of sunshine
My heart full of smiles
I was a child for a day

We're getting older as time goes by
A little older with everyday
We were the children of yesterday

Ti serve un po' di acqua ossigenata ? fatti un viaggetto

Scoperta l’acqua ossigenata nello spazio interstellare

Immagine della regione della stella Rho Ophiuchi, la più brillante in alto. La luminosissima stella in basso a sinistra è Antares, mentre alla sua destra è visibile l’ammasso globulare M 4. Il cerchietto rosso indica la zona oggetto di questo studio in cui sono state scoperte molecole di acqua ossigenata (perossido di idrogeno). ESO/S. Guisard
Molecole di perossido di idrogeno (H2O2, noto come acqua ossigenata) sono state individuate per la prima volta nello spazio interstellare. Questa scoperta fornisce informazioni sui legami chimici tra due molecole fondamentali per la vita: l’acqua e l’ossigeno. Sulla Terra, l’acqua ossigenata gioca un ruolo chiave nella chimica atmosferica dell’acqua e dell’ozono, mentre nell’uso quotidiano viene impiegata come disinfettante o decolorante per i capelli. Adesso, questa sostanza è stata trovata nello spazio per mezzo del telescopio APEX (Atacama Pathfinder Experiment) dell’ESO in Cile, situato sull’altopiano andino di Chajnantor, a circa 5.000 metri di altezza.
Un team internazionale di astronomi ha utilizzato APEX per osservare una regione della nostra Galassia vicina alla stella Rho Opiuchi, a circa 400 anni luce di distanza dalla Terra. La regione contiene nubi molecolari dense e molto fredde (circa -250 °C) di gas e polvere, in cui si formano nuove stelle. Queste nubi sono composte soprattutto da idrogeno, ma contengono tracce di altri composti chimici e sono perciò gli obiettivi preferiti per cercare le molecole nello spazio. I telescopi come APEX, che osservano a lunghezze d’onda millimetriche e sub-millimetriche, sono gli strumenti ideali per scovare i segnali della presenza di queste molecole. Ora, l’equipe ha trovato i segni caratteristici dell’acqua ossigenata nella luce proveniente da una nebulosa prossima a Rho Ophiuchi. Si è trattato di osservazioni spettroscopiche molto precise, in quanto l’abbondanza di perossido di idrogeno presente nella nube interstellare oggetto dello studio è solo di una molecola ogni 10 miliardi di molecole di idrogeno. Il perossido di idrogeno è una molecola chiave sia per gli astronomi che per i chimici. La sua formazione è intimamente legata ad altre due molecole molto comuni, l’ossigeno e l’acqua, che sono necessarie per la vita come quella presente sulla Terra. Poiché la maggior parte dell’acqua esistente sul nostro pianeta proviene probabilmente dallo spazio, è di grande interesse capirne l’origine. Si pensa che il perossido di idrogeno si formi nello spazio sulla superficie dei grani di polvere – minuscole particelle di dimensioni micrometriche – quando l’idrogeno (H) si combina con le molecole di ossigeno (O2). Una reazione successiva del perossido di idrogeno con altro idrogeno è uno dei modi per produrre acqua (H2O). La prossima entrata in funzione della gigantesca rete costituita da 50 radiotelescopi da 12 metri di diametro del sistema ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimiter Array) ci permetterà forse di capire con maggiore precisone i meccanismi che sono alla base della formazione di queste importanti molecole, fondamentali per lo sviluppo della vita.

Cicloturismo occasione sprecata per l'Italia, mancano piste ciclabili e hotel

Cicloturismo
350 milioni di euro all'anno. È un tesoretto nascosto e non sfruttato quello che da subito potrebbe generare il cicloturismo in Italia. Lo racconta nella sua inchiesta di copertina BC, la nuova rivista della Fiab, la federazione italiana amici della bicicletta, di cui esce ora il terzo numero. Solo il Trentino Alto Adige, documenta il servizio, è oggi in grado di  soddisfare la domanda di quel popolo di appassionati della bicicletta (sono due milioni, secondo stime Fiab) che sulle due ruote decide di passare le sue vacanze e che sempre più frequentemente si dirige verso altre realtà come l'Austria, la Germania e ora anche la Slovenia, che sul cicloturismo investono con successo.
L'Italia invece rischia seriamente di essere esclusa da questo movimento che cresce in tutta Europa: non solo mancano le piste ciclabili, ma spesso anche le strutture  ricettive (fanno eccezione le 1900 censite da Fiab sul portale albergabici.it) guardano alle due ruote come a un intralcio; e dagli enti locali arriva poco o nulla in termini di sostegno e incentivi per la promozione del cicloturismo. 
http://www.rivistabc.com/


martedì 5 luglio 2011

La notte della Rete



NO ALLA CENSURA IN ITALIA, NO ALLA CENSURA DELLA RETE
CACCIAMO I MAFIOSI PIDUISTI DALL'ITALIA CHE FANNO LEGGI PER
NON ESSERE DISTURBATI MENTRE FANNO I LORO SPORCHI AFFARI

E ricorda, ogni giorno è il 5 Novembre

Non è il popolo che deve avere paura del proprio Governo ma è il Governo che deve avere paura del proprio popolo

 


lunedì 4 luglio 2011

1, 2, 6, 9 .... Energia !!

Se uniamo le forze il male non potrà sopravvivere alla pace


In Your Eyes - New Blood - Peter Gabriel



Peter Gabriel - In Your Eyes (I.Y.E.) New Blood

Red Rain - Peter Gabriel (new blood)



Red Rain, originariamente dall'album So, coverizzata in versione classica da Peter Gabriel.
E' vero Gabriel riesce benissimo a reinterpretare se stesso.

Aumento benzina: e se andassimo tutti in bicicletta?

Il prezzo della benzina torna a salire... la soluzione potrebbe essere quella di lasciare la nostra amata autovettura parcheggiata e di prendere finalmente - dove possibile - i mezzi pubblici e considerare la possibilità di muoversi in bici, visti i benefici che andare in bicicletta apporta al nostro fisico.

 

Andare in bici è salutare per l'organismo:
  • Innanzitutto tonifica i muscoli, soprattutto quelli di gambe e glutei.
  • Aiuta a dimagrire, in quanto implica un elevato consumo calorico senza il rischio di traumi ai legamenti o alle articolazioni, come può essere per altre attività, come lo jogging.
  • Favorisce la circolazione con una maggiore ossigenazione dei tessuti.
  • Il cuore si "irrobustisce" rallentando la frequenza cardiaca e aumentando la gittata sistolica.
  • Aiuta a contrastare l'ipertensione e ad abbassare colesterolo e glicemia.
  • Aumenta la capacità polmonare.
  • Favorisce il ritorno del sangue al cuore, combattendo così i gonfiori e le vene varicose.

sabato 2 luglio 2011

I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi







 I popoli NON dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei propri popoli.

La scena è tratta da un meraviglioso film di grande attualità nello scenario politico e sociale italiano: sembra una parodia dell'attuale governo e della nostra malata e strumentalizzata informazione. Il monologo mette in risalto quanto e come in una dittatura, il controllo mediatico sia fondamentale per controllare le masse.
"..il manganello non può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato...."
Evidenzia come in un sistema corrotto e marcio, come quello del nostro paese, certe crisi non possono essere risolte per vie istituzionali, ma necessitano di colpi di stato! Saddler presenta delle spaventose analogie col nostro presidente del consiglio. La V di vendetta è un idea, e come tale è un delitto strumentalizzarla, chi capisce il suo significato ha capito il senso del film!
"...la libertà, la giustizia, la solidarietà, sono più che parole: sono PROSPETTIVE...."
A tutti i lettori del blog consiglio la visione del film e la lettura del fumetto da cui è tratto, anzi dovrebbe essere trasmesso a reti unificate in prima serata e fatto vedere nelle scuole. Il film non è una visione di un non lontano futuro della nostra società, per le leggi che questo governo sta legiferando potremmo essere privati della nostra parola in cambio del silenzio e se ciò succedesse il popolo italiano non avrà il suo V che lo salverà!
"..se cercherete un colpevole non ci sarà che da guardarsi allo specchio.."

 





La7 chiude le porte a Santoro

La7 chiude le porte a Santoro e in cambio il governo salva Telecom
Martedì nella manovra compare una norma che toglie all'azienda editrice della tv il controllo della rete telefonica. Due giorni dopo salta l'accordo con il giornalista. E l'articolo viene cancellato. Ora il conduttore prepara il progetto di un nuovo network che metta insieme tv locali e Internet.
L'accordo tra il conduttore di Annozero e la tv di proprietà Telecom era quasi fatto. Ma sul più bello, come sostiene il giornalista, si è materializzato il conflitto d'interessi (intervista di Travaglio e Truzzi). Palazzo Chigi ha infilato nella bozza della manovra il “piano di interesse nazionale per il diritto di accesso a Internet”. Secondo il governo, la compagnia avrebbe dovuto ammodernare la rete telefonica per poi metterla a disposizione dei concorrenti. L'ipotesi dura solo 48 ore, finché accadono due fatti che forse sono collegati: La7 annuncia la fine di qualsiasi negoziato con Michele Santoro e il governo cancella il nuovo piano per le telecomunicazioni. Così l'ex monopolista non rischia più la propria stabilità patrimoniale. E Berlusconi non vede rafforzata dall'arrivo della squadra di Annozero la tv concorrente della sua Mediaset (articolo di Meletti e Tecce). Intanto il giornalista, dopo il successo di 'Tutti in piedi', prepara un nuovo progetto: se non riuscirà a restare in Rai o ad approdare a La7, l'anno prossimo un programma come Annozero potrebbe andare in onda su una multipiattaforma indipendente. Che coinvolga il patron di Telelombardia Sandro Parenzo e la concessionaria Publishare (articolo di Giorgio Meletti)

Anche l’Italia, come la Cina, censura Internet

Tutti sanno che in Cina vige una durissima (ma tolleratissima) dittatura. Quasi tutti sanno che in Cina Internet è censurato perché il regime non vuole che si diffonda il pensiero libero e critico. Ma la Cina rischia di esserci un po’ troppo vicina se, il 6 luglio prossimo, l’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM) varerà la nuova regolamentazione per la tutela del diritto d’autore in Rete. Facciamo un esempio per capire la portata del cambiamento. Francesco, un militante di sinistra, ha un blog in cui parla di politica e critica il governo Berlusconi. A sostegno delle sue tesi, Francesco mette ogni tanto nei suoi post alcuni spezzoni video, tratti dai telegiornali Mediaset, accostando le dichiarazioni del Presidente del Consiglio di oggi con quelle di una settimana o un mese prima, per dimostrare che egli ha, ad esempio, mentito su alcuni scandali.
Secondo Mediaset, Francesco sta violando il suo copyright. L’azienda di Berlusconi a quel punto può ricorrere ad un giudice, il quale valuterà, legge alla mano, se si tratti di espressione del diritto di critica, oppure del tentativo di sfruttare il lavoro altrui senza riconoscere un giusto compenso. Francesco avrà tutte le garanzie di un normale procedimento giudiziario, avrà tutto il tempo di ribattere alle accuse, portare prove a sua discolpa, ma soprattutto sarà innocente fino a prova contraria.
Dopo il 6 luglio non funzionerà più così. Francesco avrà solo 5 giorni di tempo per discolparsi. A giudicarlo non saranno dei magistrati indipendenti, ma un organismo amministrativo, la stessa AGCOM, di nomina politica, senza tutte le garanzie che ho esposto in precedenza e soprattutto con l’acqua alla gola. Se Francesco si rifiuterà di ottemperare alla rimozione del contenuto, invocando il suo diritto di critica, l’AGCOM potrà obbligare – ripeto, obbligare – l’azienda che fa hosting del suo blog a rimuovere il video. Se l’azienda è straniera e quindi non sottoposta al controllo di AGCOM, la stessa Autorità potrà obbligare – ripeto, obbligare – tutti i provider Internet italiani a inibire l’accesso all’intero blog di Francesco oppure a ispezionare i pacchetti di dati provenienti da esso per filtrare quelli relativi al video in questione, in modo che nessun italiano possa vederlo. Un intervento censorio talmente invasivo che nessuno prima si era mai azzardato a proporre.
E’ in gioco insomma la libertà della Rete come la conosciamo ora. E in pochi giorni Internet si è mobilitata per difendersi: oltre 130 mila adesione alla petizione di Avaaz nel momento in cui scriviamo, altre migliaia a quella promossa da Adiconsum, Agorà digitale, Assoconsumo, Assoprovider, Altroconsumo e Studio legale Sarzana. Un numero enorme di post su Facebook, Twitter e altri social network. In fondo all’articolo trovate i link per firmare ed entrare a far parte della mobilitazione.
L’idea che il diritto d’autore vada usato come un manganello contro la critica non è nuova: è quello che Mediaset fa ogni giorno, spulciando Youtube alla ricerca di filmati come quelli di Francesco e riuscendo a volte a farli rimuovere, grazie anche alla causa miliardaria promossa dalle tv di Berlusconi contro Google. Ma qui siamo di fronte ad un salto di qualità senza precedenti che permette di attaccare ogni singolo utente, persino se usa un proprio spazio web e non si affida a contenitori e social network, ai quali persino tecnicamente viene tolta ogni possibilità di fare da filtro contro richieste pretestuose, come spesso avviene. E’ l’idea stessa di Internet che viene messa in discussione, trasformando i provider in poliziotti e secondini (provider che infatti si sono ribellati) e mettendo delle palizzate a certi luoghi telematici.
Come dicevo il diritto d’autore è solo una scusa. E però è importante rimarcare che la sua tutela, pur importante, deve adeguarsi ai nuovi modi di produrre la conoscenza che la Rete ha creato: fondato sull’orizzontalità, sul remix, sulla costruzione di nuovo sapere partendo da mattoncini che già esistono. Internet ha portato tutti ad essere produttori di sapere, ha sconfitto la vecchia idea di una trasmissione dall’alto verso il basso della conoscenza: basti pensare a Wikipedia che rende tutti redattori della più grande enciclopedia del mondo; o a Youtube che trasforma ragazzi ventenni in registi e produttori di film e serie di successo (anche qui in Italia); o persino il motore di ricerca Google che classifica i risultati in base a quanti link puntano ad un certo sito, rendendo la Rete stessa responsabile del suo funzionamento.
E’ di questo, in fondo, che hanno paura coloro che solo rimasti nell’era dell’analogico e vogliono perpetuarne le divisioni così ormai obsolete. Hanno paura della Rete come luogo e strumento di produzione del senso comune, dove il bambino che grida che il Re è nudo può avere abbastanza forza da farsi sentire da milioni di persone. Si sono accorti che il loro ruolo di selezionatori delle notizie, delle conoscenze, delle visioni, è ormai superfluo in Rete.
Ma – è questo il punto – se cambiano i modi di produzione, non si può lasciare allo sfollagente telematico della “polizia” di una Autority e di leggi concepite per un mondo che non c’è più, il compito di ipotecare presente e futuro. Non è la prima volta che le tecnologie cambiano la storia dell’uomo, ma ogni volta c’è stato progresso solo quando il vecchio è morto e ha lasciato il passo al nuovo.
Il diritto d’autore va tutelato, ma ci sono mezzi rispettosi dei diritti, mezzi dolci, che non trasformano un giusto riconoscimento in una gabbia dove rinchiudere la creatività e la critica.
E’ da qui che dobbiamo ripartire. La sinistra può essere quella forza che, se sarà capace di abbandonare davvero gli schemi del passato, può promuovere quella grande riforma del copyright in senso aperto e libertario che la Rete ha già prefigurato da tempo con il suo stesso agire.
Guido Iodice
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