lunedì 30 maggio 2011

La verità su chi ha rapito Letizia

Questa è stata una campagna elettorale differente. Un po' perché la sinistra aveva un candidato, che qui a Milano è un'esperienza nuova. Un po' per l'uso delle menzogne e della verità.
Di menzogne ne sono state dette molte:
- Pisapia ruba le auto (Letizia Moratti).
- Pisapia è matto (Umberto Bossi)
- Pisapia vuol fare zingaropoli (Umberto Bossi)
- Pisapia vuole trasformare Milano nella "Stalingrado d'Italia" (Silvio Berlusconi)
- Con Pisapia Milano sarà una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri (Silvio Berlusconi)
- I fondamentalisti islamici, Al Qaeda e Al Zawahiri, sarebbero felicissimi se a Milano la Lega dovesse perdere e Pisapia diventasse sindaco" (Mario Borghezio)
- Pisapia va  a prendere il caffé ogni giorno con i centri sociali (Silvio Berlusconi). Per questo è nervoso.

In molti abbiamo sentito allora il bisogno, di fronte a queste menzogne, di dire la verità. Lo abbiamo fatto. Perché la verità è rivoluzionaria. O moderata. E la verità è questa:

Pisapia a scuola rubava sempre la gomma pane ai compagni.
Pisapia ruba le monetine della fontana di Trevi.
Pisapia ruba i carrelli alla Coop.
Pisapia ha inventato le birre analcoliche.
Pisapia usa il lato oscuro della Forza.
Pisapia una volta è morto.
Pisapia, da bambino, una volta è morto.
Pisapia ha progettato la Duna.
Pisapia mette il vetro nell'umido.
Pisapia si tocca.

Pisapia fa scuocere gli spaghetti.
Pisapia in Gran Bretagna guida a destra.
Pisapia fa battute volgari quando suo figlio invita le amichette per la prima volta a casa.
Pisapia ha inventato le zanzare.
Pisapia addestra zanzare tigre.
Pisapia non passa mai la canna.
Gheddafi è nascosto a casa di Pisapia.
Quello con la bandiera dei 4 mori ai concerti è Pisapia.
Pisapia ai concerti fa salire le ragazze sulle spalle coprendoti la visuale.

Pisapia ti chiama alle 8 di sera quando sei davanti a una frittatona di cipolla e birra gelata per venderti qualcosa.
Pisapia mangia in canotta bianca anche se ha ospiti per cena.
Pisapia lancia i miniciccioli sotto i piedi delle vecchiette.
Pisapia in metrò oltrepassa sempre la linea gialla.
Mio cugino ha conosciuto Pisapia.
Pisapia ti parla a raffica dei cavoli suoi mentre ascolti la Littizzetto la domenica sera.
Pisapia ha inventato il mal di testa come scusa per non far sesso.
Pisapia ha votato Pupo e Emanuele Filiberto a Sanremo 2010.
Pisapia per accendere il barbecue usa i copertoni.
Pisapia, quando non lo incontri da molto tempo, ti dice: "Ma quanto sei ingrassato?".

Pisapia al supermercato tocca la frutta senza guanti.
Pisapia mette le pubblicità prima dei video su YouTube.
Pisapia dice "stai manza" alle ragazze.
Pisapia ha comprato l'unico biglietto del concerto di Apicella.
Pisapia ti tagga nelle foto in cui sei venuto male e le pubblica in bacheca.
Pisapia ha sequestrato i due leocorni.
Pisapia mangia le salsicce davanti a quelli che stanno a dieta.
Pisapia va nei campi nudisti, ma non si leva le mutande.
Pisapia parcheggia in seconda fila e mette il biglietto "torno subito", ma non arriva mai.
Pisapia dorme nell'azoto liquido.

Pisapia scoreggia in ascensore e poi fa il vago.
Pisapia ha rubato le mezze stagioni.
Pisapia si lega all'emoglobina impedendo lo scambio dell'ossigeno.
Quando ero bambino Pisapia ha provato a mangiarmi.
Pisapia mangia l'uovo fritto direttamente dal padellino perché non ha voglia di lavare il piatto.
Pisapia inventa le catene di Sant'Antonio.
Pisapia ti ruba gli organi mentre dormi per rivenderli in nero.
Pisapia dorme nell'azoto liquido.
Pisapia ha fatto la statua del papa che hanno messo a Roma.
Pisapia dà la mollica di pane ai pesci rossi del luna park.

E' colpa di Pisapia se Elettra D. non si concede a me, nonostante l'ami.
Pisapia è un ossidante.
Pisapia sussurrava ai cavalli dei cavalieri dell'apocalisse.
"Pisapia o Barabba?" Il popolo rispose: "Pisapia...".
Pisapia nasconde il tappeto sotto la polvere.
Pisapia ha fatto retrocedere la Sampdoria.
"Io voto per Pisapia"  Questo ha detto Materazzi a Zidane.
Pisapia cucina nudo.
Pisapia fa sgonfiare le torte perché apre il forno a metà cottura.
Pisapia ha ferito Garibaldi a una gamba.

Pisapia mette i doppioni nelle bustine di figurine Panini.
Pisapia dice gatto anche se non ce l'ha nel sacco.
Pisapia fa l'intellettuale e poi va in ferie a Sharm una settimana all inclusive.
Pisapia è il cugino laureato che le mamme usano per farti sentire stronzo.
Pisapia quando va a cena a casa di qualcuno si telefona di nascosto col telefono di casa per ricaricarsi la sim.
Pisapia ti fa lo squillino per farsi richiamare e poi ti dice "Scusa, era caduta la linea".
Pisapia mangia il Calippo in modo osceno. E fa anche i rumori.
Pisapia clicca all'ultimo secondo nelle aste di eBay.
Pisapia si veste di bianco ai matrimoni per rubare la scena alla sposa.

Pisapia, per fare il grosso in sala giochi, manda sempre in tilt i flipper.
Pisapia si iscriveva sempre al Club degli Editori e poi non ritirava mai nulla.
Pisapia parcheggia sulle rotaie del tram.
Pisapia cucina col dado.
Pisapia dice sì al colesterolo.
Pisapia è uscito dall'euro.
Pisapia apre il rubinetto dell'acqua calda in cucina mentre tu stai facendo la doccia.
Pisapia ha il Santo Graal e ci tiene lo spazzolino da denti.
Pisapia ha detto a Godot di non venire più che tanto non l'aspetta nessuno.
Pisapia ti ruba il parcheggio mentre stai facendo manovra.

Pisapia abita sopra di me e fa la lavatrice alle 4 del mattino. Col doppio risciacquo.
Pisapia stende i panni gocciolanti senza strizzarli.
Pisapia suona al citofono e poi scappa.
Pisapia mette gli aghi nei pagliai.
Pisapia mangia la polenta con il kebab.
Pisapia ordina sempre una pizza che non è nel menù.
Pisapia alle pizzate di classe, per fare il fenomeno, ordina sempre il filetto al pepe.

(Grazie a Filippo Rossi)

domenica 29 maggio 2011

Acqua 12 Giugno si vota SI per il sangue della Vita




REFERENDUM, uno strumento democratico che ci vogliono SCIPPARE, 
fermiamo con il voto del popolo sovrano questo folle Caimano
12 GIUGNO 2011  4 SI



L’acqua, è il sangue della terra
l’acqua è vita, l’acqua scorre libera
e non c’è niente che sia, più importante sul pianeta
di questo liquido magico che mescola e rimescola
l’acqua gira nella giostra della vita
ciclicamente evapora e precipita
bagna ogni cosa, la nutre, poi scorre via
sulla sua scia ogni anima resuscita
due atomi di idrogeno e uno solo d’ossigeno
è questa la mia pozione magica
h20 è quello che mi serve
l’acqua mi penetra, mi lava e mi purifica

sono politici, mafiosi e multinazionali
a succhiare il sangue nostro e della terra
all’assalto del pubblico predoni e criminali
nuotano nell’oro mentre seminano guerra
e se l’acqua è l’anima del mondo
della vita la più preziosa essenza
non lasciamo che la fame senza fondo
del dio denaro la divori e ci lasci senza

din don, sveglia!
la guerra dell’acqua è iniziata,
con le leggi dei servi della proprietà privata
perciò su la testa, e schiena dritta
per questa lotta non è prevista la sconfitta!
questa è l’ora del riscatto,
e che parta dal basso,
la democrazia dell’acqua contro il loro ignobile ricatto!
nella storia dell’umanità ,
chi governa l’acqua comanda
è una questione di civiltà
rispondiamo tutti insieme come un’onda,
è una questione di diritti,
non si può subire e stare zitti!
è una questione di sistema
che chiede troppo a tanti e tratta pochi con i guanti
perciò ,
sveglia! alza la testa!
lotta dove vuoi, come puoi, in ogni situazione,
difendi l’acqua pubblica e quello che ci resta
dei nostri diritti e di ogni bene comune!

Referendum 2011: vai a votare e vinci concerti e spettacoli gratis

Referendum su Acqua, Nucleare, Legittimo Impedimento, vota SI perché avvenga il cambiamento e fare in modo che il Berluska non sia contento.
Concerti gratis, cene scontate, spettacoli di teatro senza il problema del biglietto. E’ tutto possibile. Basta andare a votare per i prossimi Referendum del 12 e 13 giugno. Stiamo parlando di San Tommaso is back (dal nome del Santo che non credeva se non metteva il dito!), iniziativa della cantautrice romana Pilar e dalla producer Giovanna Mirabella. All’ingresso delle manifestazioni, invece del ticket basterà infatti mostrare la tessera elettorale col timbro che dimostri che si è andati effettivamente a votare.

L’obiettivo è quello di “boicottare il boicottaggio”, dando una risposta concreta agli ‘atteggiamenti delle reti televisive a proposito dei misteriosi spot sui referendum e fare in modo che si raggiunga il quorum del 50% più uno dei votanti,così che le consultazioni del 12 e 13 giugno su acqua, nucleare e legittimo impedimento siano valide.

“Volevo fare qualcosa di concreto – dice Pilar (il cui vero nome è Ilaria Patassini), vincitrice di Musicultura, finalista al Premio Tenco e Migliore interprete 2010 al Festival Europeo della canzone Mediterranea – per sostenere un referendum troppo importante per essere ignorato. La sera del concerto sarò alla porta per verificare con i miei occhi che gli ospiti abbiano compiuto il loro diritto-dovere, di votare il referendum su acqua, energia nucleare, legittimo impedimento“.

Il progetto è stato immediatamente accolto da diverse parti del mondo. Da Enna, Napoli, Milano, Treviso, Palermo ci saranno artisti, ristoratori, musicisti e altri che aderiranno all’iniziativa. Addirittura anche da New York, ci sarà l’attore Jacopo Cullin ad esibirsi.

Pilar dirà sì ai quattro quesiti, così come hanno fatto vari artisti nei concerti per il referendum nei giorni scorsi: Giuliano Palma & Bluebeaters, Simone Cristicchi, Almamegretta, Paola Turci e tanti altri, hanno deciso di dire sì per frenare la costruzione di centrali nucleari nel nostro Paese, sì per opporsi alla privatizzazione dell’acqua pubblica e sì contro il legittimo impedimento: la legge deve essere uguale per tutti.

Fonte: http://music.fanpage.it/referendum-2011-vai-a-votare-e-vinci-concerti-e-spettacoli-gratis/#ixzz1NjZlUCVR

sabato 28 maggio 2011

50.000 per Pisapia a Milano




Veramente emozionante la serata preballotaggio tra
Pisapia e Moratti
Uno slogan bellissimo
Oh Giuliano Libera Milano

martedì 24 maggio 2011

Referendum 12-13 giugno 2011: successo per le catene umane tra i possibili siti nucleari

Un vero e proprio successo quello delle catene umane a favore del referendum sul nucleare. Un weekend antinucleare, che da nord a sud ha coinvolto i cittadini italiani riguardo al problema di tornare all'atomo. Organizzata dal Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, l'iniziativa è stata molto seguita: “Un altro messaggio forte e chiaro contro il nucleare e contro i trucchetti per tappare la bocca agli italiani sabotando il referendum. Gli italiani non abboccano” hanno commentato dal Comitato.
Una voce unanime si è levata contro il nucleare nel nostro paese. I primi a partire sono stati gli agrigentini di Palma di Montechiaro dove dalle 10.30 di sabato è stata realizzata la prima catena umana, mentre l'abbraccio si è virtualmente concluso ieri mattina a Montalto di Castro. Ma analizziamo città per città cosa sarebbe in programma nel caso in cui fossero davvero reali i progetti nucleari, secondo quanto riferisce il Comitato.

  • Palma di Montechiaro. La zona è oggetto di studio per la localizzazione di una centrale nucleare, in virtù della disponibilità di acqua e della relativa stabilità sismica della zona.
  • Caorso (Piacenza). La centrale nucleare di Caorso, entrata in funzione nel 1978 con 860 MW di potenza, è la più grande e più recente delle centrali nucleari italiane in funzione prima del referendum del 1987. Attualmente ospita ancora 8.700 fusti di rifiuti radioattivi di 1a e 2a categoria. È tra i siti più probabili per la costruzione di una nuova centrale nucleare.
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  • Saluggia (Vercelli). Nel comprensorio nucleare di Saluggia hanno sede l'ex impianto di riprocessamento Eurex-SO.G.I.N e il deposito nucleare Avogadro di combustibile irraggiato. In questo sito sono conservate 164 barre di combustibile nucleare provenienti dalle varie centrali Italiane, 230 m3 di scorie liquide e 5 kg di plutonio. Il tutto a breve distanza dalla Dora Baltea e dal Po in piena zona ad elevato rischio di alluvioni (eventualità già verificatasi nel 1994 e nel 2000). Nello stesso sito é stata inoltre da poco autorizzata la costruzione di due nuovi depositi nucleari.
  • Monfalcone. Il territorio del comune di Monfalcone è uno dei siti papabili per la realizzazione di un impianto nucleare.
  • Scanzano Jonico (Matera). Nel 2003 il Governo Berlusconi ha identificato Scanzano Ionico come luogo per la costruzione del deposito definitivo delle scorie nucleari italiane, con un processo decisionale che non ha visto il coinvolgimento delle autorità locali. La zona in realtà non risulta idonea, per ragioni geologiche, ad ospitare un deposito. Il progetto è stato accantonato in seguito alle forti proteste della popolazione.
  • Chioggia (Venezia). Il Veneto è una regione fortemente interessata dai progetti di costruzione di nuove centrali nucleari e dal deposito di rifiuti radioattivi. Chioggia è uno dei comuni di maggiore interesse per il ritorno dell'atomo, insieme a Legnago e la zona del delta del Po.
  • Termoli (Campobasso). Tra Termoli e Campomarino, presso la foce del fiume Biferno, è stata individuata una zona potenzialmente adatta ad ospitare una centrale nucleare.
  • Foce del fiume Sele (Salerno). Stando a un documento del Cnen (Comitato nazionale per l’energia nucleare) risalente al 1979, l’incrocio di vari parametri di rischio porterebbe ad identificare la Foce del Sele, tra i Comuni di Eboli e Capaccio-Paestum, come uno dei siti considerati idonei ad accogliere una nuova centrale atomica.
  • Nardò (Lecce). La costa tra Manduria e Nardò è stata identificata fin dal 1979 come zona idonea ad ospitare un impianto nucleare. Nel 2008 il Comune di Nardò si è dichiarato “territorio denuclearizzato”, come molti altri territori nella regione Puglia.
  • Montalto di Castro (Viterbo). Qui era in costruzione la quinta centrale nucleare italiana con due reattori di 982MW di potenza. Il cantiere è stato fermato nel 1988 a seguito del referendum e ai danni riportati nell'alluvione nel 1987. L'impianto è stato poi convertito in unacentrale termoelettrica. Il nuovo programma nucleare italiano potrebbe ripartire dal vecchio progetto di costruire qui due reattori. AMontalto è presente una delle centrali fotovoltaiche più grandi d'Europa.
Un successo sperato e raggiunto quello delle catene. Un serpentone di oltre 2 chilometri e mezzo ha collegato il centro di Caorso con gli impianti dell’ex centrale. Simile la situazione anche a Chioggia, dove la catena umana ha colorato con le bandiere gialle del comitato quasi 4 chilometri di spiaggia. “L’adesione alle catene umane è stata molto buona: un serpentone complessivo di 10 chilometri per chiudere il nucleare italiano”, ha sottolineato il Comitato 'Vota sì per fermare il nucleare'. “Segno che nonostante la disinformazione e la censura che si è abbattuta sui referendum, e il tentativo in corso alla Camera di farlo saltare senza dare l’addio al programma atomico, gli italiani non abboccano”.
E il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, presente a Caorso, ha fatto eco: “Gli italiani non vogliono il nucleare e la partecipazione alle manifestazioni di oggi ne è stata l’ennesima, chiara dimostrazione, che conferma il segnale arrivato dalla Sardegna lunedì scorso. Nella consultazione sul nucleare in Sardegna, infatti, il 97% degli elettori si è pronunciato nettamente contro l’installazione di centrali atomiche nell’isola e contro l’allestimento di depositi di scorie nucleari. La maggioranza di governo ha paura di dare la parola ai cittadini, perché sa bene che la maggioranza degli italiani la pensa come i cittadini sardi”.
I cittadini faranno sentire la loro voce contro la censura che cerca di nascondere i referendum agli italiani e contro i tentativi di sabotare il voto del 12 e 13 giugno”. Parola del Comitato. Nessuna resa all'atomo. Ne sono un'ulteriore dimostrazione i ragazzi di "I pazzi siete voi" sostenuti da Greenpeace rinchiusi dentro casa nelle stesse condizioni estreme di un incidente nucleare in attesa del referendum.
Francesca Mancuso

lunedì 23 maggio 2011

UN SI MUSICALE per dirvi che si vota il 12 Giugno per 4 REFERENDUM


Un Si musicale, per dire 4 SI al referendum del 12 Giugno. Ve lo diciamo cantando con un SI MUSICALE, perché questo nostro governo di corrotti mafiosi piduisti, ha comperato le televisioni e non ha nessun interesse a informarvi. Il popolo sovrano è solo una farsa mediatica, in realtà il grande cavaliere nero vuole decidere per VOI. Abbattetelo con il voto del 12 Giugno. Mandiamolo a casa insieme a suoi amici mafiosi.
ORA BASTA, TUTTI A CASA DOBBIAMO CACCIARLI con il NOSTRO VOTO DEL 12 GIUGNO. Dillo al tuo vicino che non si collega ad internet, dillo al tuo cugino, al tuo amico, alla tua nonna, alla tua mamma, alla tua zia, e dille anche che vincerà Pisapia :-))

domenica 22 maggio 2011

Nucleare si deve votare ancora e si vota il 12 giugno

In questo momento di confusione politica, le principali testate giornalistiche hanno titolato “Il Governo cancella il nucleare. Cambia la legge, stop alle centrali” e molti ora si chiedono se sia vero e se si debba ancora andare a votare il referendum sul nucleare

Nucleare si deve votare ancora

Si dovrà andare a votare il referendum sul nucleare? Per ora la risposta è SI. Lo scorso 20 aprile il Governo ha iniziato al Senato, l’iter legislativo per sospendere il nucleare allo scopo di evitare il referendum. Ad oggi sono ancora in vigore tutte le norme sul ritorno al nucleare poichè il decreto dovrà prima essere votato alla Camera e successivamente essere convertito in legge per produrre i suoi effetti.
Una volta attivo, la Corte di Cassazione dovrà pronunciarsi in merito e decidere se il nuovo emendamento è in linea con lo spirito delle richieste dei promotori del referendum e se quindi cancellare il quesito sul nucleare. La decisione dovrebbe arrivare tra il 20 e 30 maggio 2011 ed il risultato non è per niente scontato.
Quindi si, dovremo andare a votare il referendum.
Referendum sull'acqua ( 2 quesiti), sul nucleare, sul legittimo impedimento


Il bluff

Il Governo il 20 aprile 2011 con l’emendamento n. 5800 all’art. 5 del decreto legge 31 marzo 2011, n. 34 (decreto legge “omnibus“), ha iniziato l’iter legislativo per la sospensione del programma nucleare.

L’emendamento recita: “Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione Europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare“.

Se l’emendamento può essere considerato di fatto uno stop,il referendum avrebbe abrogato tutte le norme a riguardo. Se la Corte di Cassazione dovesse decidere di non effettuare il referendum, il Governo teoricamente potrebbe ripristinare quando vuole il decreto sul nucleare. In sostanza se ne riparlerebbe dopo il referendum sugli altri due temi: acqua e legittimo impedimento.

Il ministro Paolo Romani commenta così le ultime vicende: “Abbiamo rivisto l’impostazione sul nucleare data nel 2009 e rinviamo una decisione così importante ad un chiarimento complessivo in sede Europea“. “Il rientro nel programma nucleare” deciso dal governo nel 2009 “era coerente con un quadro ché è drammaticamente cambiato” dopo l’incidente in Giappone. “Coerenza vuole che la riflessione si trasformi nella revisione di quel programma”. Ed aggiunge “I cittadini sarebbero stati chiamati a scegliere fra poche settimane fra un programma di fatto superato o una rinuncia definitiva sull’ onda d’emozione assolutamente legittima ma senza motivi chiarezza”.

Il presidente Berlusconi invece dichiara: “L’accadimento giapponese ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini. Se fossimo andati oggi al referendum, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un’opinione pubblica conscia della necessità nucleare. Siamo assolutamente convinti che nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L’energia nucleare è sempre la più sicura.”.
Con questa dichiarazione, si svelano forse i veri intenti del Governo: il recente emendamento mascherato come “ripensamento” sul ritorno al nucleare ha l’unico scopo di boicottare il referendum, riprendendo la scelta del nucleare dopo giugno.

Il Governo afferma che le recenti vicende Giapponesi hanno scosso profondamente l’animo del popolo italiano, non consentendogli di effettuare una scelta consapevole e lungimirante su di un tema così importante. E’ anche vero però che le firme contro il Nucleare sono state raccolte circa un anno prima delle vicende giapponesi per cui questa decisione vanificherebbe le decisioni dei cittadini firmatari e potrebbe essere inteso come un vero e proprio colpo di mano istituzionale alla decisione popolare.

Secondo l’opposizione il decreto camuffa anche una seconda verità: tolto il nucleare, il referendum perderebbe attrattiva. Senza ombra di dubbio questo quesito è più di tutti quello che tocca il cuore e l’anime degli italiani e muoverebbe moltissime persone alle urne, allontanando il pericolo del mancato raggiungimento del quorum (il 50%+1 dei votanti per considerare valido il referendum). Grazie alla cancellazione del quesito, potrebbero non esserci abbastanza italiani a votare il referendum, facendo così decadere i risultati sul Legittimo Impedimento e sulla Gestione dell’acqua.

Secondo noi di votoil12giugno.it, a prescindere dalla decisione della Corte di Cassazione, dovrebbero scegliere e quindi recarsi alle urne a votare tutti i temi referendari.

sabato 21 maggio 2011

Referendum 12 e 13 Giugno, passaparola

Il 12 e 13 Giugno non lasciare che altri decidano per te! Il popolo è sempre sovrano, non sono quando fa comodo.
Volevano farti credere che i referendum fossero stati annullati per impedirti di esprimere il tuo parere, ritendendo che tu, parte del popolo avresti votato colto dall'emotività. Ma il popolo è capace di pensare con la propria testa, non ha bisogno di delegare nessuno per scelte cosi' importanti come l'acqua, il nucleare, il legittimo impedimento, perchè tutti siamo uguali davanti alla legge.
Divagando mi vine in mente una poesia di Bertold Brecht e allora ve la cito, fa pensare, che tutti noi possiamo pensare con la nostra testa.

"Generale, il tuo carro armato è una macchina potente

Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare."

E allora non farti scappare questa occasione di pensare, corri a VOTARE, dillo a tutti, passaparola perchè i MEDIA di Regime faranno di tutto per non farti sapere che il 12 e 13 Giugno del 2011 si vota su 4 quesiti importantissimi per il futuro dell'umanità. NON LASCIARE CHE LORO DECIDANO PER IL NOSTRO DESTINO 



martedì 17 maggio 2011

Grazie Milano, lo tsunami è arrivato

«Grazie Milano ora si cambia davvero» è lo slogan dei poster che, a caratteri bianchi spicca su un fondo arancione, il colore scelto da Pisapia per la sua campagna elettorale. Tutta Milano è tappezzata. Lo stesso Pisapia, nel suo blog ha postato in serata un appunto «E il bello deve ancora arrivare...» in cui esprime la sua gratitudine per i 315.000 elettori che lo hanno votato. «Ho il cuore pieno di riconoscenza - ha scritto Pisapia - perchè quello che abbiamo raggiunto, la cima dell'Everest senza l'ossigeno, la luna con l'aeroplanino di carta, è stato grazie a tutti noi». La campagna del centrosinistra a Milano, insomma, è già iniziata la campagna per il ballottaggio.

97% mica bruscolini

Il quorum sardo potrà essere sommato al referendum abrogativo nazionale del 12 giugno

nucleare_sardegnaLa Sardegna dice fermamente NO al nucleare sull'isola. Un contrarietà netta, voluta dal 97,64% dei votanti al referendum consultivo (affluenza 60%) tenutosi in concomitanza alle elezioni amministrative.
IL quesito chiedeva: "Sei contrario all'installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?"

"Sì". Dalle operazioni di spoglio è risultato che nel Cagliaritano i "sì" hanno raggiunto il 96,66%, nell'Oristanese il 98,17%, nel Medio Campidano il 97,77%, nella provincia di Carbonia-Iglesias il 95,89% e in quella di Olbia-Tempio il 96,39%. Per quanto riguarda le altre province, nel Nuorese ha respinto il nucleare il 97,78% dei votanti, nel sassarese i Si sono pari al 97,82%, mentre in Ogliastra hanno raggiunto il 97,60%.
Soddisfatto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci: "Sono felice e fiero di questo risultato, di questa grande prova dei sardi. Sono fiero della coesione della Sardegna capace di dare una prova di unità di fronte a una scelta da cui dipende il nostro futuro". Cappellacci si è poi augurato che questo risultato "sia l'inizio di una stagione diversa in vista delle scelta strategiche per l'isola".
"Aver superato il quorum è importantissimo - spiegavano le associazioni ed i partiti promotori, (PD, IDV, Sardigna natzione Indipendentzia ecc) - perché, in caso di mancato quorum al referendum nazionale e se il risultato della consultazione vedrà prevalere i contrari al nucleare, la Sardegna potrà far valere il parere contrario nell'ospitare centrali nucleari (possibilità sancita dalla sentenza n. 33 del 2 febbraio 2011 dalla Corte costituzionale)".

ABROGATIVO. Ricordiamo che la Sardegna è l'unica Regione italiana che è stata chiamata ad esprimersi sul nucleare attraverso un referendum consultivo; da non confondere con quello abrogativo fissato per il 12-13 giugno 2011.

venerdì 6 maggio 2011

Censura in Raimediaset sui Referendum

RICEVO E PUBBLICO QUESTO APPELLO INVITANDO TUTTI A DARSI DA FARE. L’ACQUA NON SI TOCCA E GIà CHE CI SIAMO OGGI NEMMENO LE SPIAGGE.

Ciao a tutti,

confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

‘E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

Il referendum è evidentemente anche questo!

Mariachiara Alberton

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RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perchè il Governo non farà passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
========================================================
Il referendum non sarà  pubblicizzato in TV. I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
 12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.



Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ?
Copia-incolla e pubblicizza il 
referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!

mercoledì 4 maggio 2011

Creare nel Web una città interamente ecosostenibile

"Vi porto in evidenza questo articolo, perché credo che attraverso il gioco si possa creare una nuova cultura che sovrasti le attuali regole di una città consumistica. Giocando riusceremo a sbarazzarci della cultura di consumo imposta dai "potenti"  e un giorno una città interamente ecosostenibile non sarà solo qualcosa di virtuale creato nel web, ma l'inizio di un mondo migliore, l'inizio di un modo dove finalmente avremo per produrre energia la più grande centrale nucleare del pianeta: IL SOLE i più bei tralicci nei prati e sulle montagne: I MULINI A VENTO, e tante altre forme di energia naturali .... Buona Cultura quindi, giochiamo per tradurre nella realtà il sogno di un mondo pulito"
Panasonic ha lanciato Evolta city, un nuovo gioco online con il quale potrai divertirti a costruire una città interamente ecologica e rispettosa dell’ambiente.
Entrando nel gioco potrete aiutare Mr. Evolta nel pensare, disegnare e costruire la più grande città ecologica del web: potrai costruire edifici eco-friendly, spostarti con automobili elettriche e alimentare tutto con l’energia prodotta da mulini a vento!
Il sistema di gioco è simile a quello dei più noti giochi di “citybuilding” con l’unica differenza che qui si costruisce qualcosa di veramente innovativo!
Ma le novità non finiscono qui! Infatti, oltre a tanto divertimento, Panasonic mette in palio anche fantastici premi: i primi 500 partecipanti al gioco potranno aggiudicarsi una fornitura per ben 5 anni delle batterie Panasonic Evolta; invece i migliori “costruttori ecologici” potranno vincere fantastici premi ecologici tra cui le favolose biciclette elettriche!
Devi sapere che Mr. Evolta non è un semplice personaggio da videogioco, ma è un reale robot creato dagli ingegneri di Panasonic; ebbene questo modernissimo robottino è riuscito a scalare (nella realtà si intende) il Grand Canion, arrampicandosi su una corda lunga oltre 500 metri ! Tutto questo in meno di 7 ore… come ha fatto? Semplice! Utilizzando le pile Evolta… Il simpatico robottino deve ringraziare le pile che lo alimentavano e dividere con loro il prestigioso premio vinto: la certificazione ufficiale del Guinness World Record!
Le batterie alcaline Panasonic Evolta sono le pile più durature che esistano!
Di questa linea esiste anche la versione ricaricabile che riesce, udite udite, ad effettuare fino a 1600 ricariche… se ci fosse anche in questo ambito una gara del Guinness World Record, non abbiamo dubbi sul vincitore!
Cosa aspetti? Aiuta Mr. Evolta a creare la più grande città ecologica!
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Se vuoi, puoi seguire le avventure del simpatico robottino anche sulla sua personale pagina Facebook http://www.facebook.com/MrEvolta

domenica 1 maggio 2011

12 e 13 Giugno si vota, dillo a tutti, perchè i mediaTV non lo dicono

L’appello di Adriano Celentano è arrivato forte e chiaro al popolo dei referendari, che ha manifestato a più riprese a Roma, sotto la sede Rai, sotto Montecitorio e sotto gli uffici dell’Enel. Alla tv pubblica i comitati che si battono “per l’acqua bene comune” e per fermare il nucleare chiedono “informazione”, affiancati in questa battaglia anche dalla Federazione Nazionale della Stampa. Per adesso i tg delle reti nazionali hanno trattato l’argomento solo per dar conto delle mosse dilatorie del governo, mentre la Commissione parlamentare di Vigilanza ancora non ha approvato il “regolamento” per dar conto dei temi referendari, e il rischio è che per informare i cittadini resti la stretta finestra tra il secondo turno delle amministrative fissato a fine giugno e la data del nuovo richiamo alle urne, il 12-13 giugno.  Antonio Di Pietro ha scritto una lettera al presidente Rai Paolo Galimberti rammentando come “dal 4 aprile scorso, inizio ufficiale della campagna referendaria, la Rai, con la sola eccezione della puntata di Annozero andata in onda il 28 aprile, non ha ancora iniziato a diffondere sulle sue reti, radiofoniche e televisive, programmi di comunicazione politica sui quesiti referendari sui quali gli italiani saranno chiamati a votare il prossimo 12 e 13 giugno.

Fino ad oggi sono stati sottratti ai cittadini italiani ben 25 giorni di campagna referendaria”. È un tema che il leader Idv ha voluto condividere anche con il ministro dell’Interno Roberto Maroni, segnalando anche “il rischio che gli elettori e le elettrici italiane residenti all’estero, non ricevano per tempo tutte le schede sulle quali esprimere il proprio voto”. Attivissimi anche i Verdi, che ieri presidiavano le piazze romane con sit-in di protesta. “Sono state sospese le libertà democratiche ad opera di Berlusconi che ha definito i cittadini italiani incapaci di esprimere un voto al referendum di giugno”, tuona Angelo Bonelli, leader del Sole che ride, ieri in sit-in prima a Montecitorio e poi alla sede Enel di viale Regina Margherita, a Roma. Contro quella che definisce “moratoria-truffa”, Bonelli rilancia un’idea che aveva espresso già il 20 aprile passato. Quella di creare, in caso di “scippo” del voto sul nucleare, una sorta di “referendum laterale” per portare comunque al voto gli italiani che si dicono contrari al nucleare. La voce del popolo referendario, confinata dagli schermi di stato, sta prendendo coscienza. Anche grazie all’ultimo urlo di Adriano Celentano. Ecco le adesioni raccolte dal Fatto Quotidiano:

CARLO VERDONE – Non votiamo “contro” qualcuno

Io andrò ai seggi, ma a prescindere dal premier. Quando si decide di andare a esprimersi contro Berlusconi ci si vota di solito a una sconfitta. Io invece andrò a votare per avere l’acqua pubblica e tenere lontano il nucleare dall’Italia. Ma avete visto il Giappone? Territori contaminati per 30 mila anni. La gente deve andare a votare per questo, non perché c’è Berlusconi dall’altra parte. Certo se, come stanno facendo, provano a togliere ai cittadini la possibilità di esprimersi su queste materie, sarebbe proprio un brutto trucco. Anche tipico di una certa brutta Italia, che è la stessa Italia del “legittimo impedimento”. Ma perché se un comune cittadino viene chiamato dalla Guardia di Finanza ci deve correre, e se fa il presidente del Consiglio può dire di no? Il primo tra i cittadini deve dare l’esempio. Ma quello buono.

GIOBBE COVATTA – Tutti ai seggi anche per B.

Il referendum? Certo che vado a votare. E spero sia davvero un voto su Berlusconi . Perché se uno va a votare, una volta che ci togliessero i quesiti su acqua e nucleare, è chiaro che va per quello sul legittimo impedimento. E a chi serve questo legittimo impedimento se non a Berlusconi? A me, ad esempio, non è che serve. Però, se quello sul legittimo impedimento è un quesito “etico”, quelli su acqua e nucleare sono anche “pratici”. Perché è poco etico che ci sia un legittimo impedimento che salvi uno solo, ma diciamo che non ha una valenza sulla sopravvivenza dei miei nipoti (certo tutto può essere). Diciamo che i quesiti su acqua e nucleare li andrei a votare volentieri. Quello che è certo è che andrò ai seggi il 12 e 13 giugno.

FRANKIE HI NRG – Condivido pienamente

Io ci andrò alle urne. Ho letto la lettera di Celentano e l’ho trovata condivisibile in tutto. Sublime lo stile che manifesta nel rivolgersi a “Silvia”, la coscienza di Berlusconi. E mi trovo perfettamente d’accordo anche con l’idea di rivolgersi a tutti, “studenti, comunisti, fascisti, leghisti…” e con quella di andare comunque, il 12 e 13 giugno, davanti ai seggi ad esprimere il nostro voto, a costo di coprire le strade di 40 milioni di bigliettini. Ancora una volta, Adriano Celentano ha dimostrato di essere un grande politico, e come tutti i grandi politici che sono in giro spero non si candidi mai. Adesso siamo con lui in questa battaglia. E speriamo almeno che se non Silvio, almeno Silvia ci ascolti.

MONICA GUERRITORE – Basta pigrizia ora tocca a voi

L’italiano ha il vizio di aspettare sempre l’ultimo minuto per tutto. Bene. Adesso è il momento di abbandonare la nostra pigrizia e fare una cosa semplice: dire la verità. Andare a mettere quella x e far capire a chi ci governa che non possiamo più restare in balìa di un uomo evidentemente instabile, in preda a comportamenti che vanno dalla barzelletta sconcia alla modifica costituzionale. Io spero soprattutto in Napolitano. È un uomo autorevole che sta assumendo su di sé il ruolo di guida per un Paese ormai allo sbando. Facciamogli capire che siamo al suo fianco nel proteggere la Costituzione. E soprattutto andiamo a votare. Voterei qualsiasi cosa, anche un quesito per stabilire se i gatti possano dormire sul letto o no. Ci serve una dose di democrazia.

FIORELLA MANNOIA – Guardare il Giappone

Certo che vado a votare. Bisogna sempre andare a votare, perché è un diritto conquistato con le lotte di chi ci ha preceduto. Alla luce di quello che è successo in Giappone, poi, non vedo perché i cittadini non possano correggere la rotta di chi non fa i loro interessi. Se in Giappone è successo quello che è successo cosa può accadere con questa Armata Brancaleone alle prese con l’atomo? Spero che la Cassazione fermi lo scippo dei quesiti da parte del governo, e spero che Napolitano, per quello che è nelle sue competenze, possa fare qualcosa. Ormai ogni dissenso che il popolo italiano prova è un segnale contro Berlusconi e il suo governo delle barzellette. Non è più questione di destra e di sinistra, ma di buon senso. Prima di ogni cosa, ormai, dobbiamo riuscire a sbarazzarci di tutto questo.

EMILIO SOLFRIZZI – Il pericolo è la disinformazione

Votare non è solo un diritto, ma un dovere. Ogni volta che ci si presenta l’occasione è un’opportunità per ribadire il senso della democrazia, che si conquista giorno per giorno. Sono molto curioso di capire qual è l’umore popolare. L’esito sembra incerto, ma non andare a votare lascerebbe aperta un’incomprensione. Sarebbe utile per tutti capire cosa vuole davvero la gente su materie di basilare importanza. Non è solo un’operazione contro il premier, non faccio mio in toto l’appello di Celentano, ma questo deve essere esercizio di democrazia. Più che altro non so quanto la gente sia informata, e questo mi spaventa. La gente è distratta da mille cose, chi non andrà a votare lo farà perché non sa cosa c’è davvero in ballo, o ne sa poco.

GIULIANO PISAPIA – Ripartiamo da Milano

Caro Adriano, ho letto la tua lettera pubblicata su Il Fatto e ho colto tutta la tua amarezza e la tua incazzatura. Certo, lo spettacolo al quale abbiamo appena assistito con il tentativo di sottrarre la questione del nucleare al giudizio dei cittadini, è un vero e proprio inaccettabile scippo di democrazia. Questo è comune sentire di molti cittadini. Ma se ho deciso di scriverti, non è solo per darti ragione e per accodarmi al tuo pessimismo profondo: è perché ho qualcosa di bello da dirti. Vedi, Adriano, a Milano sta accadendo un miracolo. Come sai, il 15 maggio i milanesi – i tuoi milanesi! – saranno chiamati a eleggere il nuovo sindaco della città. E come sai, io sono tra i candidati. A partire da giugno, ho girato la città in lungo e in largo e quello che ho toccato con mano è stata una rinascita progressiva delle energie. È come se la città si fosse risvegliata. Sono nati centinaia di comitati, i vicini si trovano nei bar sotto casa per parlare del bene comune e per inventare iniziative. Ecco, allora volevo dirti che il 12 giugno è certamente un appuntamento importante che vede e vedrà tutto il mio impegno. Ma per costruire un’onda alta anche a favore del 12 giugno e per cambiare tutto ciò che tu dici, c’è, prima, un’altra grande occasione: il 15 maggio. Cominciamo da Milano a far rinascere l’Italia.

FRANCO BATTIATO – Non c’è niente da discutere

Non c’è da discutere. Sono contro il nucleare, contro la semiprivatizzazione dell’acqua e contro il legittimo impedimento. E trovo indecente il dibattito su questi temi, oggettivamente indiscutibili. E’ come se un cannibale avanzasse il diritto sulla sua condizione.

PIETRO SERMONTI – Lasciateci decidere

Dalla mia finestra sventola la bandiera pro acqua pubblica , appiccico adesivi sui referendum ovunque mi capiti e perseguito la gente perché vada alle urne. Sulle risorse pubbliche devono decidere i cittadini, semplice. Su questo signore che non vuole rispettare le regole, idem. Preciso: avrei lo stesso atteggiamento con chiunque, destra o sinistra conta zero quando c’è di mezzo il rispetto delle istituzioni. Quelle servono per il futuro, gli uomini politici passano e non devono devastare il patrimonio collettivo. Voglio continuare a parlare di tutto ciò. E poco m’importa se mi prendono per fanatico, o poco furbo. In ballo c’è la democrazia. Scusate se è poco.

BEATRICE LUZZI – Non sono popolari e lo sanno bene

Sono a Bologna per una manifestazione a favore dei referendum, poi andrò a Rimini per partecipare a un’altra iniziativa su questo tema. Credo sia legittimo impedire a Berlusconi di governare, non solo per quella serie coloratissima di reati che si porta dietro. Raccontano davanti a ogni telecamera di quanto siano popolari, di come il voto li legittimi per fare questo e quell’altro. Ma in verità sono i primi a temere le urne. Spendono 350 milioni di euro per separare i referendum dalle amministrative, poi provano a sabotarli facendo retromarcia su nucleare e acqua. Se davvero si compisse l’ennesimo atto illegale con lo scippo di questo voto, non andrei con un bigliettino, ma con dodici. Ne farei aeroplani di carta da portare ad Arcore.

LEO GULLOTTA – Non ne posso più di tutti loro

Come si fa a non essere d’accordo con la lettera di Celentano? Ve lo dico da cittadino: non ne posso più. Non sopporto più le offese dei giornali di destra che si permettono di dargli dell’imbecille. Non sopporto di vedere un ministro della Repubblica urlare, scalciare, abbandonare una conferenza per una domanda che non gli piace. L’Italia non può essere una Repubblica fondata su Scilipoti. Ma veramente credono che gli italiani siano stupidi? Adriano Celentano ha profondamente ragione anche su un altro punto: i cittadini si devono riunire, devono stare compatti, andare avanti come nel quadro del Terzo Stato. Andiamo a votare. È un nostro diritto e non possono levarcelo.

PIF – Mi impegno e vigilo assai

Da quando non fa più bunga bunga, il nostro è appannato. Dice la verità e non chiede rettifiche: cari italiani, vi ho fregato il referendum. Adesso il minimo è riprendercelo scheda per scheda il diritto alla democrazia. Perché ci sarei andato comunque a votare, ma adesso andrò molto più incazzato. E più Berlusconi gioca sul qualunquismo dell’italiano medio, più mi convinco a mettere la faccia su questa storia. Da giovane, a Palermo, ho vissuto un momento particolare. Le stragi di mafia del ‘92, la rinascita della città, i ragazzi per strada che volevano cambiare il mondo, o almeno la Sicilia. Poi sono arrivati Cuffaro e Cammarata. Quindi ora vigilo. Mi impegno, e vigilo moltissimo.

Da Il Fatto Quotidiano del 30 aprile e del 1 maggio 2011