La7 chiude le porte a Santoro e in cambio il governo salva Telecom
Martedì nella manovra compare una norma che toglie all'azienda editrice della tv il controllo della rete telefonica. Due giorni dopo salta l'accordo con il giornalista. E l'articolo viene cancellato. Ora il conduttore prepara il progetto di un nuovo network che metta insieme tv locali e Internet.
L'accordo tra il conduttore di Annozero e la tv di proprietà Telecom era quasi fatto. Ma sul più bello, come sostiene il giornalista, si è materializzato il conflitto d'interessi (intervista di Travaglio e Truzzi).
Palazzo Chigi ha infilato nella bozza della manovra il “piano di
interesse nazionale per il diritto di accesso a Internet”. Secondo il
governo, la compagnia avrebbe dovuto ammodernare la rete telefonica per
poi metterla a disposizione dei concorrenti. L'ipotesi dura solo 48 ore,
finché accadono due fatti che forse sono collegati: La7 annuncia la
fine di qualsiasi negoziato con Michele Santoro e il governo cancella il
nuovo piano per le telecomunicazioni. Così l'ex monopolista non rischia
più la propria stabilità patrimoniale. E Berlusconi non vede rafforzata dall'arrivo della squadra di Annozero la tv concorrente della sua Mediaset (articolo di Meletti e Tecce).
Intanto il giornalista, dopo il successo di 'Tutti in piedi', prepara
un nuovo progetto: se non riuscirà a restare in Rai o ad approdare a
La7, l'anno prossimo un programma come Annozero potrebbe andare in onda
su una multipiattaforma indipendente. Che coinvolga il patron di Telelombardia Sandro Parenzo e la concessionaria Publishare (articolo di Giorgio Meletti)
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