sabato 9 luglio 2011

La musica ecosostenibile: Neapolis festival 2011

"Differenziamo Napoli"

A luglio fa caldo e le ferie non sono ancora iniziate. I più fortunati si godono il mare, gli altri nella migliore delle ipotesi, si rinfrescano al suono placido e benevolo del condizionatore d'ufficio.
C'è un buon motivo per amare luglio però. Il Neapolis Festival. Il più importante festival del sud Italia arriva anche quest'anno a compiacere le orecchie di chi sa apprezzare.
 
La due giorni si sposta, per questa edizione, a Bagnoli, in quella che fu l'Italsider ed oggi ribattezzata con l'avvenieristico nome di Acciaieria Sonora. Le novità non finiscono qui. Il Neapolis va a braccetto con l'ambiente e aderisce all'iniziativa Differenziamo Napolisostenuta moralmente dal Comune di Napoli e dall’Unione Industriali. L'idea è quella di dare la possibilità di “pagare” con materiale riciclabile l'ingresso al festival: ogni possessore di un biglietto o abbonamento (acquistato in prevendita o direttamente al botteghino) potrà far accedere un amica/o al patto che questa/o depositi 10 bottiglie di plastica o 10 lattine di alluminio negli appositi contenitori installati all’ingresso del Neapolis. 
 
La line up, come al solito, alterna i grandi nomi con le novità più interessanti del panorama musicale internazionale.
 
Il primo giorno vedrà alternarsi sul palco i vivacissimi e folli Architecture in Helsinki, gli scozzesi Mogwai con il loro post-rock malinconico ed essenziale reduci dal successo dell'ultimo album Hard rock will never die, but you will e come; headliner i redivivi Skunk Anansie che tornano in Italia dopo il tour dell'album Wonderlustre uscito nel 2010. Per la serata di sabato erano attesi anche i cunesi Marlene Kuntz, ma è di poche ore la notizia che non si esibiranno più.
 
La giornata di domenica sarà sicuramente segnata dal passaggio dei Crocodiles, band di San Diego, la cui ultima fatica (Sleep forever, 2010) porta il marchio di James Ford dei Simian mobile disco e dall' Elettro-math-rock dei Battles, che ritornano a Napoli con un nuovo album, Gloss Drop, ma senza il capelluto Braxton che ha da qualche mese lasciato la band (un vuoto incolmabile). Ma la serata di domenica è ricca di sorprese: gli Hercules and Love affair, anche loro in giro con l'ultimissimo album Blue Songs - house-disco funkeggiante - e dulcis in fundo, per l'unica data italiana gli Underworld, la storica band inglese che ha prodotto la colonna sonora degli anni 90, non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
 
Dal post-rock alla dance, dall'indie all'elettronica tutti ma proprio tutti troveranno pane per i propri denti.
 
Non ci sono buone ragioni per restare a casa questo week end.

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