COSA E' LA P2  E I RAPPORTI  CON SILVIO BERLUSCONI
Propaganda Due, più nota come P2, già appartenente al Grande Oriente d'Italia, è stata una loggia 
"coperta",
 cioè segreta, nata per reclutare nuovi adepti alla causa massonica. È 
stata in seguito caratterizzata da fini di sovversione dell'assetto 
socio-politico-istituzionale italiano.
Questa circostanza, insieme alla caratteristica di riunire in segreto
 circa mille personalità di primo piano, principalmente della politica e
 dell'Amministrazione dello Stato italiano, suscitò uno dei più gravi 
scandali politici nella storia della Repubblica Italiana.
OBIETTIVI DELLA P2
Il piano di rinascita democratica, parte essenziale del programma 
piduista, consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della
 società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe
 avuto al suo centro l'informazione.
Principali punti attuati o proposti:
- La nascita di due partiti "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra 
PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla 
destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della 
Destra Nazionale)." allo scopo di semplificare il panorama 
politico. Questi, a trent'anni di distanza, coinciderebbero 
rispettivamente con il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà.
- Controllo dei media. Il piano prevedeva il controllo di quotidiani e
 la liberalizzazione delle emittenti televisive allo scopo di 
controllarle, e in questo modo influenzare l'opinione pubblica; Di fatto
 con 3 reti private e il controllo diretto della rai questo punto e' 
stato raggiunto.
- nonché l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. (idem come sopra)
- Riforma della magistratura: divisione tra ruolo del P.M. e del 
magistrato, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento. Tema 
nell'agenda politica dalla fine della Prima Repubblica e tuttora 
attuale. Si osserva che introdurre la responsabilità del CSM nei 
confronti del parlamento sarebbe tecnicamente una subordinazione del 
potere giudiziario al potere legislativo, e quindi verrebbe meno la 
separazione dei poteri. La modifica, infatti, necessiterebbe di una 
riforma costituzionale.
- Riduzione del numero dei parlamentari (tale norma si trova attualemte in discussione alla camera)
- Abolizione delle province. Trova corrispondenza nel programma 
elettorale di Forza Italia del 1994, 2001  del Popolo delle Libertà del 
2008 ed infine nell'ultima manovra finanziaria
Il piano prevedeva 
modifiche urgenti, e a 
medio e lungo termine.
Modifiche urgenti
- la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati; (norma che e' 
stata proposta dal pdl nel 2008 ma che si e' bloccata in parlamento
- la normativa per l'accesso in carriera (esami psico-attitudinali 
preliminari).(berlusconi rilascio' piu' interviste ribadendo che e' di 
primaria importanza fare tali test
PROVVEDIMENTI ECONOMICO SOCIALI
eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti 
(eccettuato il 2 giugno, il Natale, il Capodanno e Ferragosto) da 
riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie annuali di 
diritto; (norma che molto simile e' stat proposta nell'ultima 
finanziaria ma che fortunatamente e' stata cancellata)
- concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per 
agevolare il ritorno dei capitali dall'estero (misura più che 
realizzata, sotto forma di condono detto "scudo fiscale", dai governi 
Berlusconi II e IV);
Sindacati
- ricondurre il sindacato alla sua «naturale funzione» di
« interlocutore del fenomeno produttivo in luogo di quello 
illegittimamente assunto di interlocutore in vista di decisioni 
politiche aziendali e governative »
: il sindacato non deve fare politica. In quest'ottica occorre
« limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà di lavoro »
- sollecitazione alla rottura di CISL e UIL e successiva unione con i sindacati autonomi;
tutto quello che riguarda i sindacati e' stato rahhiunto in pieno negli ultimi anni dai governi berlusconi del 2001 e 2008
 
SILVIO BERLUSCONI E LA P2
 
 
L’iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica P2 avviene il 26 
gennaio 1978 nella sede di via Condotti a Roma, all'ultimo piano del 
palazzo che ospita il gioiellere Bulgari insieme a Roberto Gervaso; la 
tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, come 
risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi della loggia.
 Berlusconi ha negato la sua partecipazione alla P2, ma ha ammesso in 
tribunale di essere stato iscritto.
Nell'autunno del 1988 (nel corso di un processo contro due 
giornalisti accusati di averlo diffamato celebrato dal tribunale di 
Verona, Berlusconi dichiarò: «Non ricordo la data esatta della mia 
iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo 
scandalo. [...] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è 
stata chiesta»
Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato
 nei confronti di Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. 
Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la 
tessera e io la rispedii subito al mittente: comunque i tribunali hanno 
stabilito che gli iscritti alla P2 non commisero alcun reato, e quindi 
essere stato piduista non è titolo di demerito". In altra occasione, ha 
affermato che la P2 "per la verità allora appariva come una normalissima
 associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, 
per quello che se ne sapeva, per pensare che la cosa fosse diversa. Io 
resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso 
insistette particolarmente dicendomi di rendere una cortesia personale a
 lui".
Secondo il fondatore della P2 Licio Gelli, Berlusconi "ha preso il 
nostro Piano di rinascita e lo ha copiato quasi tutto". Anche il vescovo
 di Ivrea Luigi Bettazzi rimprovera al primo governo Berlusconi, al 
momento della sua caduta (1995), di essere "l'attuazione fatta e 
programmata da Berlusconi del Piano di rinascita democratica proposto 
dalla Loggia P2 già nel 1976". D'altra parte, l'affermazione di Gelli 
sembrerebbe sottointendere una certa estraneità di Berlusconi al 
tentativo che la loggia fece di attuare il suo piano, mentre, al di là 
delle analogie reali o apparenti, i contatti tra Berlusconi e personaggi
 legati alla loggia appaiono piuttosto concreti e provati e viaggiano 
per le vie degli affari, in particolare attraverso il canale 
internazionale rappresentato dal Banco Ambrosiano. Nell'organigramma 
complessivo della P2, incentrato, come detto, sulla segreta penetrazione
 dei più diversi luoghi del potere (finanza, politica, media), il ruolo 
dei giornali e della televisione appare decisivo. Lo stesso Gelli ha 
anche affermato: "Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in mano i 
mass media".
A partire dal 1985, gli archivi di Gelli testimoniano l'intervento 
della P2 nell'acquisizione da parte di Berlusconi dell’allora più 
diffuso settimanale popolare italiano, 
Tv Sorrisi e Canzoni. La
 transazione, se vista come una delle tante compiute all'interno della 
stessa intricata ragnatela di imprese legate al sistema creditizio 
vaticano, risulta quasi solo un passaggio di consegna per la 
realizzazione del programma. È il giugno del 1983 quando la consociata 
all'estero Ambrosiano Group Banco Comercial di Managua cede a Berlusconi
 il 52% del pacchetto azionario della rivista. A interessarsi 
dell'affare sono i finanzieri Roberto Calvi e Umberto Ortolani. A 
seguito della presentazione delle conclusioni della Commissione 
parlamentare d’inchiesta sulla P2, la loggia fu sciolta per legge in 
ragione dei «fini eversivi» che si prefiggeva. Gelli fu condannato e 
arrestato, benché al riguardo ancora nel 1988 Berlusconi dichiarasse al 
Corriere della Sera di essere «sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli».
Al momento del suo ingresso ufficiale in politica (1993), Berlusconi 
presentò un partito la cui struttura e programma parvero ad alcuni 
simili a quelle prefigurate nel disegno eversivo della P2: «Club dove 
siano rappresentati... operatori imprenditoriali, esponenti delle 
professioni liberali, pubblici amministratori» e solo «pochissimi e 
selezionati» politici di professione. Fin dal primo governo Berlusconi i
 titolari di diversi incarichi[
quali e quanti?] sono risultati appartenenti alle liste segrete scoperte nella residenza di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi
 
 
 IN CONCLUSIONE POSSIAMO ASSERIRE CHE IL PIDUISTA 
SILVIO BERLUSCONI HA COME OBIETTIVO IL RAGGIUNGIMENTO DEL PIANO DI 
RINASCITA DI LICIO GELLI CHE COME POTETE LEGGERE VOI STESSI SI E'  QUASI
 COMPIUTO.
 
 
 
Fonti: 
Wikipedia