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Ecco le fasi principali dell'emergenza nucleare che ha colpito il Giappone in seguito al sisma e al successivo tsunami dell'11 marzo:
- VENERDI' 11 MARZO: Ore 14:46 (6:46 ora italiana): il terremoto di magnitudo 9 attiva lo spegnimento automatico di 11 dei 54 reattori giapponesi. Alle 15:00 circa la centrale di Fukushima viene investita dallo tsunami che danneggia i generatori per il raffreddamento dei reattori. Alle 19 il primo ministro giapponese Naoto Kan dichiara lo stato di emergenza nucleare. I residenti in un raggio di tre chilometri da Fukushima 1 sono invitati a lasciare le proprie abitazioni. Si comincia a usare acqua di mare per raffreddare il reattore 1. Alle 23 la radioattività registrata nella sala di controllo del reattore 1 è mille volte il normale. Il premier Kan estende di 10 km l'area di evacuazione.
- SABATO 12: L'Ente giapponese per l'energia elettrica (NISA) annuncia la fuoriuscita di vapore, radioattivo, per far diminuire la pressione elevata nel reattore 1. Alle 15:30 l'idrogeno nel vapore fuoriuscito esplode: crolla il tetto esterno del reattore. Quattro lavoratori rimangono feriti. Un altro incidente nel reattore 2 causa invece la morte di un tecnico e altri 4 feriti. In serata il raggio di evacuazione viene ampliato a 20 km e tre persone sono ricoverate per l'esposizione alle radiazioni. Alle 23:00 si decide di usare acqua di mare anche per il reattore 3.
- DOMENICA 13: L'incidente viene classificato di livello 4 su 7, dalla NISA. Viene deciso di raffreddare anche il reattore 2 con acqua di mare. Problemi, poi rientrati anche a Onagawa e Tokai.
- LUNEDI' 14: Poco dopo le 11:00 (le 3:00 italiane) c'e un'esplosione di idrogeno anche nel reattore 3 di Fukushima 1. Sei i feriti. Comincia la lotta con l'acqua per evitare una nuova Cernobyl. Secondo la società che gestisce l'impianto, la Tepco, "potrebbe esserci stato l'inizio della fusione". Il Giappone chiede aiuto agli Stati Uniti.
- MARTEDI' 15: Poco dopo le 6:00 (le 22 italiane), esplosione presso il reattore 2 e un incendio al reattore 4, poi spento, seguito da un'altra esplosione. La zona di evacuazione viene ampliata a 30 Km. Cala il livello dell'acqua nel 5 e nelle piscine che contengono il carburante nucleare spento.
- MERCOLEDI' 16: Nuovo incendio al reattore 4. Tutti i lavoratori dalla centrale lasciano temporaneamente Fukushima. Un primo tentativo di usare gli elicotteri per bombardare d'acqua gli impianti fallisce per le radiazioni troppo alte. I tentativi riprendono con elicotteri con speciali coperture.
- GIOVEDI' 17: Il direttore dell'Aiea, Yukiya Amano, parte per Tokyo. Militari giapponesi gettano tonnellate d'acqua sul 3.
- VENERDI' 18: Intorno alle 2:00 del mattino (le 18 italiane) Cominciano i lavori per ripristinare una linea elettrica per le pompe di raffreddamento. Alle 18:40 l'Aiea innalza l'incidente a livello 5, come a Three Mile Island (Cernobyl era al settimo).
- SABATO 19: Completato l'impianto elettrico per le pompe. In latte e spinaci nell'area attorno a Fukushima vengono rilevati livelli di radioattività oltre i livelli di sicurezza. Tracce di Iodio 134 nell'acqua di rubinetto a Tokyo.
- GIOVEDI' 24: Due lavoratori della centrale vengono ricoverati dopo essere stati esposti a radiazioni nell'edificio turbine del reattore 3. Contaminato anche un terzo operaio.
- VENERDI' 25: Nei reattori 1, 2, 3 e 4 si lotta ancora per portare l'elettricità a regime. Secondo la NISA una breccia sembra possibile nel reattore 3, l'unico ad usare il plutonio. Acqua stagnante sotto l'edificio delle turbine del reattore 1 risulta altamente radioattiva.
- SABATO 26: Secondo la NISI, i livelli di iodio-131 in mare, a 300 metri dall'impianto nucleare, risultano 1.250 volte più alti della norma, da appena 103,9 volte di venerdì.
- DOMENICA 27: I dati resi noti dalla Nisa confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo.
- LUNEDI' 28 - La Tepco annuncia che la radioattività fuori del reattore 2 è 100.000 volte oltre la norma. Alti livelli anche davanti ai 5 e 6. In diverse aree di Fukushima vengono rilevate tracce di plutonio che confermerebbero l'ipotesi di danni alle barre di combustibile e alla gabbia di contenimento del reattore 3.