Nessuno ha mai proposto una "no fly zone" in Cecenia dove le armate russe di Eltsin e dell' "amico Putin" hanno consumato il più grande genocidio dell'era moderna: 250 mila morti su una popolazione di un milione.
Nessuno si sogna di intervenire in Tibet (chi si metterebbe mai, oggi, contro la succulenta Cina?) o in Birmania a favore dei Karen. E così via. In ogni caso bisogna essere consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni. Se l'Italia presterà le proprie basi per l'intervento militare in Libia non potrà poi mettersi a "chiagne" se Gheddafi dovesse bombardare Brindisi, Bari, Sigonella, Aviano o una qualsiasi delle nostre città. Gli abbiamo, di fatto, dichiarato guerra, è legittimato a renderci la pariglia.
Se ben pensate, se ben ragionate, la guerra si compie sotto falso nome, "missione di pace" ,"esportare la democrazia" , "no fly zone", laddove ci sono interessi energetici sporchi da difendere.
Si dico sporchi perchè il petrolio è la più grande fonte di inquinamento del pianeta, è l'energia che al momento rende di più ai padroni dell'energia.
Loro non vogliono perdere il loro potere, sono disposti a combattere per il petrolio, ops scusate per la democrazia.
Ci vorrebbe veramente che il petrolio finisse per davvero sul nostro pianeta, affinchè tutti ci rendiamo conto che l'unica via per sopravvivere è l'impiego delle energie pulite.
Energia solare, acqua e vento sono l'energia del cambiamento.
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