sabato 25 febbraio 2012

cuts the wings to arms

cuts the wings to arms, 
taglia le ali alle armi,  
pret krahët armëve,  
skærer vingerne til våben,  
secat alas ad arma,  
coupe les ailes aux armes,
schneidet die Flügel zu den Waffen, 
 corta las alas a las armas, 
sny die vlerke te arms
zniža krila za orožje
kutter vingene til våpen
 
 
 
 
חותך את הכנפיים לנשק

domenica 19 febbraio 2012

Energia Solare e 700 mila abitazioni europee avranno energia elettrica con una potenza di due GigaWatts, circa il doppio della media di un impianto nucleare


Gli eliostati del progetto Desertec

Al via il progetto Desertec: il sole della Tunisia illuminerà le case dei cittadini europei
Una costellazione di 825mila eliostati seguirà il sole del Sahara, riflettendo la luce e concentrandola su una cisterna, fino a portarne all'ebollizione il liquido e azionare una turbina elettrica. Parte dell'energia verrà utilizzata negli stessi Paesi d'origine, il resto illuminerà più di 700mila abitazioni europee con due Gigawatts di energia elettrica, circa il doppio della media di un impianto nucleare
Il deserto non affascina solo poeti e narratori. Anche gli scienziati. Che stanno provando a imbrigliare il sole per illuminare un intero continente. Vogliono dimostrare che è la luce la vera ricchezza del Maghreb, più del petrolio. E per farlo, s’ispirano a una tecnologia vecchia di duemila anni. La stessa ideata da Archimede per concentrare la radiazione solare, attraverso gli specchi. A differenza dello scienziato siracusano, però, lo scopo stavolta non è incendiare le navi nemiche. Bensì creare un ponte tra le due sponde del Mediterraneo. Tra un continente alla ricerca di nuovi modelli di sviluppo e una regione in lotta per avere più democrazia. Il progetto, denominato Desertec, è visionario: l’idea è realizzare una rete di minicentrali, distribuite lungo tutto il Nordafrica, che utilizzano la tecnologia del solare termodinamico, il cui padre è un altro scienziato italiano, Carlo Rubbia. Energia pulita, che consentirà di abbattere le emissioni di gas serra, in prospettiva di un nuovo accordo sul clima, dopo la scadenza, a fine anno, del protocollo di Kyoto, i cui risultati finora sono apparsi piuttosto modesti.

Si partirà nel 2014, grazie a un’intesa tra la Tunisia del dopo Ben Ali e la fondazione Desertec. Il nostro Paese sarà la porta d’accesso al Vecchio continente, attraverso un cavo sottomarino che collegherà il deserto tunisino al centro Italia, poco a nord di Roma, per poi diramarsi nel Meridione e nel resto del territorio europeo. Una costellazione di 825mila eliostati – la moderna versione degli specchi ustori di Archimede – seguirà la parabola del sole del Sahara, dove la potenza d’irradiazione è quasi tripla rispetto all’Europa centrale, riflettendo la luce e concentrandola su una cisterna, fino a portarne all’ebollizione il liquido e azionare una turbina elettrica. Parte dell’energia rubata al sole verrà utilizzata negli stessi paesi d’origine, per esempio nei dissalatori. Il resto illuminerà notte e giorno, a partire dal 2016, più di 700mila abitazioni europee, grazie a un sistema di trasmissione in corrente continua (per ridurre al minimo le dispersioni), che fornirà due Gigawatts di energia elettrica, circa il doppio della media di un impianto nucleare. “Con il nostro progetto vogliamo dimostrare che trasportare energia pulita e potenzialmente inesauribile dal cuore del deserto alle abitazioni in Europa non è fantascienza, ma una concreta opportunità – commenta Thiemo Gropp, direttore della fondazione Desertec -. Per questo auspichiamo che si percorra la stessa strada anche nelle altre zone desertiche del mondo”.

Un’idea che potrebbe trovare terreno fertile, se si considera che, in appena sei ore, i deserti del pianeta ricevono dal sole più energia di quella consumata dall’umanità nell’arco di un intero anno. E che vede come capofila la Germania, che si appresta, dopo l’incidente di Fukushima, a chiudere le proprie centrali nucleari. Secondo l’Institute for energy della Commissione europea, basterebbe appena lo 0,3 per cento della radiazione solare assorbita dai deserti del Sahara e del Medioriente per soddisfare l’intero fabbisogno di energia dell’Europa. Il progetto Desertec, nato da un’idea del Club di Roma, si propone d’imbrigliare parte di questa risorsa finora inutilizzata.

Lo scopo è ambizioso: assicurare, entro il 2050, una copertura del 15 per cento del fabbisogno energetico del Vecchio continente. E affrancare nel tempo l’Europa dalla cortina di ferro energetica, rappresentata dal gas russo. Per farlo, però, sarà necessario sommare il contributo del caldo sole del deserto a quello dei venti che sferzano le coste atlantiche dal Marocco al Nordeuropa. Desertec, infatti, è solo una parte di un disegno molto più ampio, quasi faraonico, che mira a creare un’unica super-rete energetica per unire due continenti, dagli specchi del Maghreb agli impianti eolici offshore dei mari del Nord. Il problema principale è rappresentato dai costi. Si parte da una stima iniziale di circa 400 miliardi di euro. Un conto salato, ma essenziale stando alle previsioni dell’Agenzia internazionale dell’energia in base alle quali, entro il 2030, il mondo dovrà comunque spendere più di 13mila miliardi di euro nella costruzione di nuove centrali elettriche.

V & Lady Pop


V & Lady Pop, inserito originariamente da radiocodaritorta.

mercoledì 15 febbraio 2012

Ubuntu è un sistema Operativo Libero,
totalmente grafico, assolutamente veloce,
tutti i programmi che installerai sono gratuiti e open source.
Il sistema operativo è continuamente aggiornato.
Due volte all'anno, ad Aprile e ad Ottobre esce una nuova versione
sempre ricca di novità e di migliorie.
E' un sistema operativo stabile e soprattutto è alla portata di tutti.
Non ha bisogno di molta ram per girare bene
L'attuale versione è la 11.10.
Ad aprile esce la nuova versione 12.04.
sarà una LTS, e quindi supportata e aggiornata per 5 anni
per tutte le notizie su ubuntu visita il sito ufficiale
 ubuntu.it






domenica 12 febbraio 2012

Sale sulle strade e sale l'inquinamento

Emergenza neve: il sale sulle strade inquina l'ambiente



Temperature in picchiata e neve sulle strade, tempo da lupi, lo abbiamo scritto. Ma per consentire la viabilità sicura al trasporto su gomma si spargono tonnellate di sale sulle strade (qui i segreti del sale antighiaccio). Ma sale e biodiversità non vanno d’accordo e allora quali saranno le conseguenze di questo sistema che serve solo a consentire a auto e camion di viaggiare nonostante neve e ghiaccio?

Diciamo subito che sulle strade non viene sparso solo cloruro di sodio, ma secondo contesto e necessità anche glicole etilenico, metanolo, alcol etilico o cloruro di calcio (CaCl2), solfati e nitrati. E i metalli pesanti contenuti nei pneumatici vengono rilasciati per reazione chimica in contatto con il sale e diffusi in natura attraverso irrigazione e gocciolamento. Insomma una mistura altamente inquinante che non appena arriva il bel tempo si scioglie nell’ambiente circostante causando l’avvelenamento di flora e fauna. Nella migliore delle ipotesi il sale frammisto a terriccio e neve viene accantonato ai bordi delle strade nell’attesa di essere raccolto e smaltito adeguatamente. Ma nel frattempo continua a sciogliersi.

Spiega Michel Dubromel responsabile trasporti di France Nature Environnement:

La sicurezza stradale è fondamentale ma non può essere un pretesto per una dispersione incontrollata di sostanze chimiche e tossiche nell’ambiente.

Riporta Jacopo Giliberto sul suo blog un grafico in cui si legge della trasformazione del sale in PM10. Com’è possibile? Scrive Giliberto:

Sale che si è accumulato sui còrdoli, ai bordi delle strade, negli angoli del marciapiedi in strati spessi centimetri. Sale che ha imbiancato con la sua pàtina polverosa l’asfalto delle strade. Sale che è stato triturato in particelle sempre più fini dagli pneumatici delle automobili, passaggio dopo passaggio. Sale in polvere macinata sempre più fine, sempre più finissima, che la ventata di ogni moto, lo spostamento d’aria d’ogni auto furgone autobus, hanno sollevato nell’aria, nuvola impalpabile che fa arrossare gli occhi.

In Canada dove hanno evidentemente dimestichezza con nevicate e ghiaccio hanno limitato l’uso del sale nelle zone a alto pregio ambientale e nelle vicinanze di corsi d’acqua. Ci sono ovviamente soluzioni diverse ma certamente più costose del sale. Resta comunque per gli automobilisti la responsabilità di usare gomme termiche e catene.

Carnevale di Venezia 2012

Venezia 2012


Mangala Vallis

I Mangala Vallis sono un gruppo musicale reggiano formatosi nel 1998 da un’idea di Gigi Cavalli Cocchi (ex batterista di Ligabue, ClanDestino e CSI, attualmente in forza ai Clan), di Mirco Consolini (chitarra e basso) ed Enzo Cattini (tastiere).
Il gruppo si ispira al rock progressivo degli anni settanta, seguendo le orme dei Genesis di Peter Gabriel, ma arricchendo le proprie creazioni con diversi altri elementi frutto delle molteplici esperienze artistiche dei membri della band. Caratteristiche fondamentali della loro produzione sono la cura e la ricerca delle sonorità utilizzate.
E' da un po' che si aspetta il nuovo album, ed ecco che sul loro sito ufficale compare questo comunicato.

"Dopo tanto silenzio, rieccoci a raccontarvi di noi.
In tutto questo tempo sono successe tante cose, cambiate alcune idee su come avrebbe dovuto essere il successore di “Lycanthrope”, cambiato il progetto di come doveva essere sviluppato e composto.
Da quando ci siamo messi a scriverlo, più di due anni fa, molte cose sono mutate, molti punti dati per fermi, crollati, molte intenzioni ribaltate. Questo è accaduto perché le circostanze della vita cambiano e ti cambiano, e perché per quanto tu possa fare programmi, è sempre il destino che ha l’ultima parola.
Così l’unica cosa che è rimasta immutata è il titolo dell’album.
La sua genesi è stata molto complessa tanto da far prendere a Bernardo e Riccardo la decisione di uscire dai Mangala Vallis, scelta dolorosa per loro che l’hanno fatta ma anche per noi che l’abbiamo analizzata, discussa e alla fine accettata.
Sicuramente anche questo evento, farà del nuovo Mangala Vallis e del gruppo stesso qualcosa di diverso da ciò che c’era stato prima, ma la mutazione di tutto era già iniziata dal momento in cui Cristiano aveva preso il posto di Enzo alle tastiere.
Le cause di un addio sono sempre complesse e appartengono alla sfera privata di chi le deve affrontare, così per rispetto di ogni protagonista di questa storia, ci limitiamo ai fatti senza inoltrarci nei sentimenti. Presto vi sapremo dare più dettagli sulla nuova voce, sul nuovo bassista del gruppo e sul work in progress dell'album."
Con affetto
MV
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Forza Mangala Vallis, vi aspettiamo sempre di più. Nulla si distrugge tutto si trasforma. Hold On da Radiocodaritorta

Ubuntu 12.04

Ubuntu 12.04 - ad Aprile 2012

Salviamo il passero, salviamo gli animali !! Change The World !!

Se parli con gli animali
essi parleranno con te 
e vi conoscerete l'uno con gli altri. 
 Se non parli con loro 
non potrai conoscerli, 
e ciò che non si conosce fa paura. 
 Quando qualcosa fa paura, 
l'uomo la distrugge.


Secondo la Lipu i comunissimi passeri sarebbero a rischio di estinzione. Quali le cause? Troppo inquinamento urbano? Scomparsa delle aree agricole? I contadini potrebbero forse rallegrarsi? 
E cosa direbbe il Leopardi?
"D'in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finchè non more il giorno"

G. Leopardi

Alla notizia il poeta Leopardi si farebbe forse ancor più malinconico e pessimista. La Lipu denuncia una minaccia d'estinzione del decantato passero, fino a ieri il volatile più comune e conosciuto nelle nostre campagne.
Da sempre i passeri convivono con l'uomo, negli insediamenti urbani come nelle zone a coltivazioni agricole, dove si sono adattati fino a divenire una specie 'pest' (nociva) per l'agricoltura. Oggi però lo scenario e' cambiato: preoccupazione e' stata espressa in questi ultimi anni dai ricercatori e dalla gente comune sulla riduzione dei passeri sia nelle aree rurali che nelle città, tanto che specie come la Passera europea e la Passera mattugia sono attualmente classificate da BirdLife International come 'Spec 3', ossia specie in declino a livello europeo. 

Whitney Houston is dead !

Whitney Houston
[ Rip in peace]
Whitney Houston trovata morta
in un hotel di Beverly Hills
Aveva 48 anni. Da tempo soffriva di depressione. E' stata l'anima del pop-soul degli anni '80. Il corpo della cantante e attrice Whitney Houston, morta all'età di 48 anni, è stato trovato sabato pomeriggio al Beverly Hilton di Beverly Hills, a Los Angeles. Lo ha reso noto il suo agente Kristen Foster. «Alle 15:55 ora locale (00:55 di oggi in Italia) Whitney Houston è tata dichiarata morta nel «Beverly Hilton hotel», afferma il portavoce della polizia Mark Rosen. Il corpo è stato trovato nella sua camera di hotel al quarto piano . I paramedici che si trovavano sul posto in vista della notte dei Grammy sono subito intervenuti, ma senza successo, e Whitney Houston è stata dichiarata morta alle 15.55. L'ufficio stampa della polizia di Beverly Hills ha detto di aver ricevuto alle 15.45 locali una chiamata d'urgenza dall'entourage della cantante e che, giunti all'hotel, gli agenti hanno trovato il corpo di Whitney a terra, già senza vita. Secondo la Cnn è stato il suo compagno, il cantante Raj Jay, a dare l'allarme.

LA SUA SERATA PREFERITA - «Non ci sono segni di violenza», ha spiegato ancora Rosen. Per il momento le cause della morte rimangono ancora ignote, ma va ricordato che da tempo la cantante soffriva di una forte depressione ed era dipendente da farmaci e droghe. Di recente era stata divulgata inoltre la notizia che Whitney fosse finita sul lastrico e avesse dilapidato tutto il suo patrimonio. La Houston si trovava a Beverly Hills per partecipare al party dei Grammy Awards. «Era la sua serata preferita», ha spiegato alla stampa il suo mentore Clive Davis, che la scoprì negli anni Ottanta in un night club.
LA SUA SERATA PREFERITA - «Non ci sono segni di violenza», ha spiegato ancora Rosen. Per il momento le cause della morte rimangono ancora ignote, ma va ricordato che da tempo la cantante soffriva di una forte depressione ed era dipendente da farmaci e droghe. Di recente era stata divulgata inoltre la notizia che Whitney fosse finita sul lastrico e avesse dilapidato tutto il suo patrimonio. La Houston si trovava a Beverly Hills per partecipare al party dei Grammy Awards. «Era la sua serata preferita», ha spiegato alla stampa il suo mentore Clive Davis, che la scoprì negli anni Ottanta in un night club.
[Esplora il significato del termine: LA CARRIERA DI THE VOICE - La Houston ha dominato la scena canora dal 1980 al 1990 e ha venduto circa 55 milioni di dischi. Venne soprannominata da Oprah Winfrey
LA CARRIERA DI THE VOICE - La Houston ha dominato la scena canora dal 1980 al 1990 e ha venduto circa 55 milioni di dischi. Venne soprannominata da Oprah Winfrey "The Voice" per la potenza della sua voce. Deteneva anche il primo posto nella classifica degli artisti di colore di maggior successo, insieme a Michael Jackson. Ma non solo, durante la sua carriera ha vinto 6 Grammy. Celebre la sua partecipazione a fianco di Kevin Costner nel film Bodyguard del 1992 che la consacrò definitivamente. Tra i successi della cosiddetta ragazza d'oro dell'industria discografica ci sono I will always love you, How will I know e Saving all my love for you. Negli ultimi anni della carriera la tossicodipendenza aveva portato la sua voce meravigliosa a diventare rauca e fioca, con un conseguente calo delle vendite. In un'intervista con Oprah Winfrey nel 2009, riferendosi agli anni dell'altro film da lei interpretato, Uno sguardo dal cielo, disse che «usare droghe era una cosa di ogni giorno.». Poi aggiunse: «Non ne ero contenta, stavo perdendo me stessa». Nella stessa intervista la Houston attribuì la responsabilità dei suoi problemi al difficile matrimonio con il cantante Bobby Brown, durato dal 1992 al 2007. Nel 1993 Brown fu anche accusato di maltrattamenti ai danni della moglie. Si era convertita all'Islam agli inizi di febbraio, pochi giorni prima di morire. L'ultimo brano è I look to you e aveva di recente finito di girare Sparkle, film che racconta la storia di una cantante distrutta dalla droga e dalla gloria.

martedì 7 febbraio 2012

Born Under Punches (The Heat Goes On)



Take a look at these hands.
Take a look at these hands.
The hand speaks. The hand of a government man.
Well I'm a tumbler. Born under punches.
I'm so thin.


All I want is to breathe [I'm too thin]
Won't you breathe with me?
Find a little space, so we move in-between [In-Between it]
And keep on step ahead, of yourself.

Don't you miss it, don't you miss it.
Some 'a you people just about missed it!
Last time to make plans!
And I'm a tumbler...
I'm a Government Man.

Never seen anything like that before
Falling bodies tumble 'cross the floor [Well I'm a tumbler!]
When you get to where you wanna be [Thank you! Thank you!]
When you get to where you wanna be [Well, Don't even mention it!]

Oh, Take a look at these hands. They're passing in-between us.
Take a look at these hands
Take a look at these hands. You don't have to mention it.
No thanks. I'm a Government Man.

And the heat goes on...And the (Wheeeep!) heat goes on
And the heat goes on [heeh heeh]...And the heat goes on
And the heat goes on [brbbrbbrb]...Where the hand has been [chtktktktk]
And the heat goes on...And the heat goes on [aaaaaiiiigh!]

And the heat goes on... [I got time!] And the heat goes on
And the heat goes on...And the heat goes on
And the heat goes on...Where the hand (Oooip!) has been
And the heat goes on...And the heat (hehuh hehuh hehuh hehuh) goes on...

I'm not a drowning man!
And I'm not a burning building! I'm a tumbler!
Drowning cannot hurt a man!
Fire cannot hurt a man. Not the Government Man.

All I want is to breathe [Thank you. Thank you.]
Won't you breathe with me?
Find a little space...So we move in-between [I'm so thin]
And keep one step ahead of yourself. [I'm catching up with myself]

All I want is to breathe [brehuh ehuh]
Won't you breathe with me [Hands of a Government Man]
Find a little space so we move in-between
And keep one step ahead of yourself. [Don't you miss it! Don't you
miss it!]

And the heat goes on...And the heat goes on...And the heat goes on...
And the heat goes on...And the heat goes on...And the heat goes on...
And the heat goes on...And the heat goes on...And the heat goes on...
Where the hands has been...And the heat goes on...And the heat goes
on...And the heat goes on...

sabato 4 febbraio 2012

fiocconi che ti paralizzano

La neve scende in città
scende in località dove prima mai era arrivata
i metereologi ne parlano da giorni
ma i politici che ci governano 
non danno peso alle loro parole
Pensano" sarà la solita spruzzatina di qualche millimetro"
E invece la neve, cade, scende veloce, 
i fiocconi si posano e coprono anche "Er Colosseo".
Sbigottiti non sanno più che fare, i politici dell'Italietta, 
quelli che ci rubano i soldi ogni giorno
non sono nemmeno capaci di assumere staordinari spalatori.
Eppure lavoro non ce n'è molti sarebbero disposti a spalare.
Sta di fatto che ora, che tutto è successo...
nei telegiornali non fanno altro che parlarci della neve di Roma
come se nelle altre città non fosse mai caduta.
Ora i Media stanno esagerando, come sempre si focalizzano su un argomento, 
continuano a parlartene in modo che tu ti assopisca, 
il loro compito è non farti pensare ai reali problemi del paese.
Che vergona l'italietta

mercoledì 1 febbraio 2012

La danza della neve, Ice dance (Danny Elfman)




Dedico questo post alla Danza della Neve, perchè adoro la neve.
Mi piace perchè riesce a fermare per un attimo il mondo.
Alcuni di noi si sentono così superiori, sono così strafottenti, incivili
ma dinnanzi ad una grande nevicata, tutto il mondo si ferma, i mezzi di trasporto
hanno difficoltà a muoversi, gli aereoporti chiudono, i treni ritardano, le strade sono bloccate.
Se va avanti così a nevicare ininterrottamente tutta la notte, molti domani non potranno andare a scuola, al lavoro. La neve riesce a fermare il traffico ed abbassare l'inquinamento, riesce a fare quello che i nostri goveranti non vogliono mai fare per "non perdere voti".
La neve paralizza le attività, frena i consumi.
E allora che la Danza della Neve abbia inizio, che sia di buon auspicio per il cambiamento

Bellissima anche questa poesia di Ada Negri
La danza della neve

Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.

Danza la falda bianca

nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.

In mille immote forme

sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.

Tutto d'intorno è pace;

chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.

(A. Negri, Poesie)



Spiegazione della poesia
METRO: SETTENARI
(l'ultimo verso di ogni strofa è un novenario diviso in un settenario + un bisallbo a capo)
Personificazione e metafore: la neve stessa, è descritta come una persona, per la precisione è descritta come una donna, che danza come una ballerina, volteggia, scherza e poi stanca, cade, e dorme.

Nell'ultima strofa invece si parla del mondo, che indifferente continua la sua vita anche sotto la coltre di neve che è caduta. La neve suggerisce la pace, ma il mondo dimentica tutto (oblio) e si chiude indifferente ed impermeabile al messaggio di speranza e di rinnovamento che la neve sempre portare con sé.