La scuola pubblica non ha un luogo. è il luogo localizzato dove si trova in ogni comune in ogni città. Dire stronzate sulla scuola pubblica è FUORI LUOGO
Il nostro Presidente non è libero di andare a puttane, perchè mi rappresenta nel mondo.
Il nostro Presidente non è libero di andare a puttane, perchè mi rappresenta nel mondo.
Non è altrettanto libero di attaccarre un bene comune per i suoi sporchi interessi.
Per questo invito tutti i cittadini che hanno a cuore la scuola pubblica, indipendentemente dal loro colore politico a far sentire la propria voce.
http://www.unita.it/scuola/chi-ha-paura-della-scuola-pubblica-1.274426
E non fermatevi alle apparenze, al fatto che sia una raccoltà firme dell'unità, perchè qui con ste stronzate andiamo alla rovina da soli.
E' paradossale e inaccettabile che un presidente del Consiglio, chiamato a incarnare e tutelare la cosa pubblica, attacchi frontalmente la scuola pubblica e quindi milioni di persone che in questa credono e alla quale quotidianamente dedicano, in condizioni spesso molto difficili, la loro personale fatica: DIFENDIAMOLA.
FIRMA ANCHE TU
I PRIMI FIRMATARI
Don Luigi Ciotti
Marco Rossi Doria
Nicla Vassallo
Luca Formenton
Se un muro non è lasciato grigio, può raccontare.
Questa scritta non è una scritta a caso, a mio avviso fa riflettere, " lo fa diventare un muro sociale."
Ognuno passa e sicuramente, leggendo la scritta cerca di indovinare chi sia questo personaggio qui descritto.
Insomma un muro che ti fa pensare, che ti fa riflettere. Un muro può essere la storia di un paese, un miniblog, un twitter di strada :-)
Se in luoghi diversi, in posti diversi ci sono cartelli, scritte riferite ad un personaggio pubblico, che attraverso il suo potere mediatico, controlla le menti del paese, ecco se questi "Wall_miniblog" di strada raccontano solo oggi un dissenso, può essere che qualcosa di nuovo stia accadendo. Non dico che il popolo si sia risvegliato, anzi sta ancora nel torpore creato da anni e anni di berlusconismo mediatico. Un popolo pantofolaio, è ancora in casa, rintanato, ma oggi una piccola parte di persone, si sta svegliando dal torpore. Il compito di queste persone è non mollare, compiere azioni che come un'onda si diffondano come le spirali di un sasso buttato nello stagno, per aggregare, svegliare, coinvolgere sempre più nuove persone che ogni giorno stiano con il fiato sul collo per combattere con la cultura il vuoto mediatico.