domenica 6 giugno 2004

"Caro Silvio, avrei bisogno di Napoli, Taranto, Milano, e anche...".

La nuova mappa delle basi militari dietro i colloqui di Roma
"Caro Silvio, avrei bisogno di Napoli, Taranto, Milano, e anche...".
La storia è nei dettagli. Quando Bush è andato dal Papa ha lasciato fuori dalla sala la valigetta nera con i codici di lancio dei missili nucleari. Ma vi sono anche altri dettagli che Bush a Roma non ha rivelato ai giornalisti. Le forze Usa stanno traslocando dal Nord Europa e il baricentro del potere navale della Us Navy sarà spostato in Italia. Il Quartier generale navale di Londra migrerà a Napoli. Il Comando della Sesta Flotta sorgerà a Taranto. La nuova "autostrada" militare Usa che passa per Milano-Solbiate Olona, Livorno-Camp Darby, Catania-Sigonella. E prevede l'ampliamento della micidiale base nucleare della Maddalena. Dietro i fumogeni della cronaca e la spettacolarità ecco i "dettagli" della visita di Bush.
Alessandro Marescotti
5 giugno 2004
Bush è venuto da Berlusconi non solo per l'Iraq ma anche per le basi Nato e Usa in Italia. E' questo il dato che non dovrebbe sfuggire al movimento pacifista.

Il comando navale nel Quartier Generale Nato di Londra è ormai fuori gioco rispetto alle nuove guerre. Le truppe americane in Germania sono un soprammobile. Occorre spostare tutto. Ma dove? Le basi spagnole sono un'incognita con Zapatero, nessuna base turca non ha (come Taranto) la certificazione Nato HRF per l'alta prontezza d'uso delle forze navali Usa. E allora che fare? Bush va da Berlusconi e, dietro i fumogeni della cronaca e della spettacolarità, chiede di potenziare i punti nevralgici della logistica militare Usa in Italia.

E' questo il retroscena della visita di Bush a Roma, con il suo staff di esperti e uomini in uniforme. Al centro c'è la nuova mappa militare Usa a Napoli, Taranto, Milano-Solbiate Olona, La Maddalena, Livorno-Camp Darby, Catania-Sigonella.
Bush ha chiesto nuovamente a Berlusconi carta bianca per ridislocare a proprio piacimento navi, uomini e armi Usa in Italia: ha chiesto di realizzare una più rapida rete logistica militare. L'Italia non è più trincea della guerra di posizione contro l'Est con tante piccole basi disseminate nella Penisola. L'Italia diventa punto di passaggio e "autostrada militare" con superbasi veloci per la guerra di movimento.


Nessuna informazione è ufficialmente trapelata, ma si registrano interessanti novità.


L'informazione più recente è quella delle ore 8.57 del 5 giugno 2004. L'esperto di questioni militari e strategiche Enrico Iacchia ha dichiarato a Radiotre (per informazioni:
grr@rai.it) che in questi giorni - in cui l'attenzione focalizzata sulla guerra in Iraq e sulla visita di Bush a Roma - è passato in secondo piano il piano del Pentagono di ridislocare le sue forze in Europa, ritirando massicciamente i militari Usa dalla Germania e intendendo trasferire il comando navale Nato a Londra - "ormai fuori mano", ha argomentato Iacchia - più a sud.


continua ....
http://italy.peacelink.org/editoriale/

2 commenti:

  1. alla luce di quanto segue, dopo ki e ke cosa puo' fare e non fare... nessuno parla di quanto tempo laggiu' al freddo (magari non ora ke i sono 30 gradi all'ombra) sotto la piggia piange se stesso e nessuno lo solleva dal fango...

    magari sotto la aclura un uomo muore e ce la conti ancora delle basi nato?

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  2. alla luce di quanto segue, dopo ki e ke cosa puo' fare e non fare... nessuno parla di quanto tempo laggiu' al freddo (magari non ora ke i sono 30 gradi all'ombra) sotto la piggia piange se stesso e nessuno lo solleva dal fango...

    magari sotto la aclura un uomo muore e ce la onti anora delle basi nato?

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