mercoledì 26 febbraio 2003

Ermetico
Partecipo da tempo alla costruzione di una piazza telematica
che si propone come obiettivo di dare spazio a tutti i cittadini
qualiasi sia il loro credo e la loro razza.
Tutto bene sino ad ora, ma arriva la guerra, la guerra immininente che trasmette buio nelle nostre menti.
Molte divergenze, si vuole dare spazio a tutti, non si vuole isolare chi è allineato negli schemi.
Ecco allora come in tutti i periodi di guerra, arrivare la censura.
Potrei fare mille cose, in questo momento in cui mi sento stretto, dentro queste mura civiche.
Potrei dimettermi e sparare le mie ossessività, qui su questo blog.
Non mi sembra possibile che la pace, possa essere strumentalizzata
Non mi sembra possibile che alcuni di voi oggi, dopo la costruzione di questa rete creda che possano esistere guerre e guerre,
guerre da giustificare e guerre da combattere.
Come è possibile che non si voglia interferire su certe assurdità scritte in rete, per non allontare il consenso alla guerra.
Questo mio dissenso verso l'imbavagliamento su certi mie messaggi ossessivi sulla pace .... mi costringono ad attuare un
dissenso verso la rete di "appartenenza".
Non ho l'età per la guerra, ho delle creature adorabili che non posso trascurare, e non posso insegnare loro che esistono guerre giuste e guerre sbagliate.
Cazzo, la guerra è distruzione, non importa chi la fa, per quale ragione, non si deve risolvere tutto con la guerra.
Pace è un valore che arriva nell'individuo. ad un certo punto nella vita, un valore morale, etico, sociale che non ha appartenenza, non ha barriere politiche, non puo' appartenere ad una sola parte politica, la pace non ha confini, nemmeno colori, perchè è mille colori, la pace è fratellanza, è l'apprezzare gli usi e costumi di un'altro popolo, assimililarli e arrichhirsi.
Come posssono raccontarci menzogne questi media, come possono trasmetterci la cultura della guerra.
Ripudio la guerra, le guerre, non volgio risolvere controversie di pochi con l'uccisione di innocenti bambini, con l'embargo, voglio che tutti noi su queta terra siamo senza guerra, e i soldi pergli armamenti che se li ficchino in culo, vogliamo pane, vogliamo acqua per chi non ha un cazzo da mangiare.
.... Per un po' mi occupero' della parte tecnica della rete telematica, non postero' nessun messaggio in quel tritume di scannamento aperto alle correnti di morte, alle giustificazioni, alle paure dello staff.

1 commento:

  1. Ciao Fabrizio; sono jack

    Una mattina, mi son svegliato: anzi, era sera; ma le guerre ci sono sempre, nel mondo, sempre, ogni giorno.

    Fabrizio, trovo giusto mostrare il proprio dissenso in piazza, sui binari, sui balconi. Ma mi vien da pensare: perché solo per questa guerra? Le altre ce le siamo dimenticate?

    L'errore, secondo me, è idealizzare la pace come un qualcosa esterno a noi. "Vorrei che nel mondo ci fosse la pace": anch'io. Preferisco però dire: "Vorrei prima trovare la pace dentro di me...altrimenti, se dentro di me non c'è pace, come posso pretendere che vi sia pace in tutto il mondo?"

    Poi, è chiaro, è giusto lanciare qualche messaggio qua e là di pace nel mondo, ma attenzione: il rischio è di guardare solo all'aspetto "esteriore" e trascurare quello "interiore".

    Fabrizio, rileggendo il tuo blog sento tanta tristezza dentro di te, tanta frustrazione causata da un apparente senso di impotenza: quello che posso consigliarti (e magari mi sbaglio) è di cercare la pace anche dentro di te, di muoverti su due fronti insomma. Ricordati che il mondo è uno specchio che integra ogni pensiero di ogni essere vivente.

    Pensaci.

    Spero di vederti presto.
    Spero che tu riesca a trovare la tua serenità.

    A presto
    Jack

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