mercoledì 26 febbraio 2003

La paura

In verità abbiamo paura.
Nasciamo all'oscuro.
Le esistenze sono poche:
postino dittatore, soldato.
Il nostro destino, incompleto.

Siamo stati educati alla paura.
Odoriamo fiori di paura.
Vestiamo panni di paura.
Di paura, rossi fiumi
guadiamo.

Siamo uomini soltanto
e la natura ci ha traditi.
Ci sono alberi, ci sono fabbriche,
e fame, epidemie.

Ci rifuggiamo nell'amore,
questo celebre sentimento,
e l'amore è venuto meno: pioveva,
c'era vento, faceva freddo a San Paolo.

Faceva freddo a San Paolo...
Nevicava.
La paura, con la sua cappa,
ci mimetizza e ci culla.

Ho avuto paura di te,
mio compagno scuro.
Di noi, di voi; e di tutto.
Mi fa paura l'onore.

E così ci allevano da borghesi.
La nostra strada: segnata.
Perché morire in gruppo?
E se invece vivessimo tutti?

Vieni armonia della paura,
vieni terrore delle strade,
spavento nella notte, timore
di acque inquinate. Stampelle

dell'uomo solo. Aiutateci,
lenti poteri del laudano.
Persino la canzone paurosa
si rompe, ha un brivido e tace.

Faremo case di paura,
duri mattoni di paura,
paurosi steli e zampilli,
strade solo calma e paura.

E con ali di prudenza,
con splendori codardi,
raggiungeremo la cima
della nostra cauta ascesa.

La paura, con la sua fisica,
questo produce: carcerieri,
edifici, scrittori,
questa poesia; altre vite.

La paura totalmente ci invada.
I più anziani capiscono.
La paura li ha cristallizzati.
Statue sagge, addio.

Addio, andiamo avanti
indietreggiando con occhi accesi.
I nostri figli così felici...
fedeli eredi della paura,

popolano la città.
E dopo la città, il mondo.
E dopo il mondo, le stelle.

Danzando la danza della paura.

Carlos Drummond de Andrade
da "A rosa do povo"
I wash my hand of your demolition
troppo comodo è !!!! e invece continuero' a spaccarvi le palle
digging in the dirt !!!!
Ermetico
Partecipo da tempo alla costruzione di una piazza telematica
che si propone come obiettivo di dare spazio a tutti i cittadini
qualiasi sia il loro credo e la loro razza.
Tutto bene sino ad ora, ma arriva la guerra, la guerra immininente che trasmette buio nelle nostre menti.
Molte divergenze, si vuole dare spazio a tutti, non si vuole isolare chi è allineato negli schemi.
Ecco allora come in tutti i periodi di guerra, arrivare la censura.
Potrei fare mille cose, in questo momento in cui mi sento stretto, dentro queste mura civiche.
Potrei dimettermi e sparare le mie ossessività, qui su questo blog.
Non mi sembra possibile che la pace, possa essere strumentalizzata
Non mi sembra possibile che alcuni di voi oggi, dopo la costruzione di questa rete creda che possano esistere guerre e guerre,
guerre da giustificare e guerre da combattere.
Come è possibile che non si voglia interferire su certe assurdità scritte in rete, per non allontare il consenso alla guerra.
Questo mio dissenso verso l'imbavagliamento su certi mie messaggi ossessivi sulla pace .... mi costringono ad attuare un
dissenso verso la rete di "appartenenza".
Non ho l'età per la guerra, ho delle creature adorabili che non posso trascurare, e non posso insegnare loro che esistono guerre giuste e guerre sbagliate.
Cazzo, la guerra è distruzione, non importa chi la fa, per quale ragione, non si deve risolvere tutto con la guerra.
Pace è un valore che arriva nell'individuo. ad un certo punto nella vita, un valore morale, etico, sociale che non ha appartenenza, non ha barriere politiche, non puo' appartenere ad una sola parte politica, la pace non ha confini, nemmeno colori, perchè è mille colori, la pace è fratellanza, è l'apprezzare gli usi e costumi di un'altro popolo, assimililarli e arrichhirsi.
Come posssono raccontarci menzogne questi media, come possono trasmetterci la cultura della guerra.
Ripudio la guerra, le guerre, non volgio risolvere controversie di pochi con l'uccisione di innocenti bambini, con l'embargo, voglio che tutti noi su queta terra siamo senza guerra, e i soldi pergli armamenti che se li ficchino in culo, vogliamo pane, vogliamo acqua per chi non ha un cazzo da mangiare.
.... Per un po' mi occupero' della parte tecnica della rete telematica, non postero' nessun messaggio in quel tritume di scannamento aperto alle correnti di morte, alle giustificazioni, alle paure dello staff.

sabato 22 febbraio 2003

"radio baccano", mondo cristiano indù, buddista ebreo musulmano,
fine del mondo segnale orario colonna sonora di questo scenario
di guerra, un suono distorto, un urlo incazzato
di chi non è morto, ma vive e si muove in mezzo ai palazzi, insieme ad altri cento, mille ragazzi
"radio baccano" come un terremoto niente e nessuno che chiede il tuo voto
niente più leader a guidare le masse
musica dura che buca le casse
mondo che gira "radio baccano"

venerdì 21 febbraio 2003

LASCIA LIBERI I LIBRI
Sapere privatizzato, mercificato, messo al lavoro. Immersi di informazioni e comunicazioni, ci dicono tutto, come dobbiamo vestire, mangiare, pensare e per non morire dobbiamo saper leggere dietro le righe, studiare, capire. agire, trasformare.
Dobbiamo sapere di più e liberamente. Far circolare i liberi pensieri, far circolare le idee, la ciriticità, condividere il sapere.
E’ tempo di RECLAMARE CULTURA LIBERA: dalla mercificazione, dalla stupidità governativa, dalla sottomissione al dominio e al potere, dall'ansia del terrore. La reclamiamo libera di navigare per renderci liberi di apprendere, capire, cospirare, trasformare.
Iniziamo cosi, lasciando liberi i libri. Abbandonateli sulla metropolitana, alle fermate degli autobus, tra le panchine dei giardinetti o sui muretti di periferia, ovunque possano circolare. Cercateli, trovateli, diffondeteli, leggeteli, studiateli e lasciateli liberi di nuovo. Scriveteci sopra, disegnateci, lasciate messaggi, affinchè chiunque li trovi abbia la possibilità di sfamare la propria mente.
RECLAMA CULTURA LIBERA. RECLAMA REDDITO Se non ora quando, se non qui dove, se non tu chi?
Cospirare vuol dire respirare. Per la comunicazione sociale libera dalla comunicazione indotta, del dominio, mercificata, contro l’atomizzazione degli individui e l’inquinamento dei nostri cervelli e dei nostri spiriti. Riprendiamo la parola, riappropriamoci della voce, del corpo, della vita.
Questo sarà il nostro adesivo che troverete sui LIBRI LIBERI in giro per la metropoli:
LIBERA questo LIBRO.
Ora lo hai trovato tu, leggilo, studialo, facci un viaggio, insomma facci ciò che vuoi... Quando lo avrai finito, lascialo di nuovo libero: su una panchina, alla fermata dell’autobus, su un sedile della metro, su un muretto, ovunque tu voglia, affinchè queste pagine, continuino a circolare libere. Affinchè la cultura diventi patrimonio di tutti, al di là di quanto denaro si possieda nel portafoglio, affinchè il sapere non sia mercificato e patrimonio di pochi. Se vuoi, copia questo adesivo, attaccalo su un libro che ritieni importante che gli altri leggano e lascialo libero di viaggiare...cosi che ognuno possa leggerlo e lasciarlo libero di nuovo.

Stipendia
Innumerevoli
Leccapiedi
Voraci
Inetti
Obbedienti

Bidona
Elettori
Rifuggendo
Legalità
Usa
Sconvolgere
Costituzione
Offendendo
Noi
Italiani
Telestreet

Sabato 22 febbraio 2003

inizio delle trasmissioni



Il 15 febbraio in tutto il mondo si é verificato un evento senza precedenti: una rappresentanza di massa dell'umanità ha detto no alla guerra, no all'imperatore Caligola che siede sul trono della Casa Bianca, no ai suoi vassalli locali, cavalli travestiti da senatori. No alla violenza economica e no all'abrogazione della democrazia. Quel che é successo in tutto il mondo segna un passaggio importante. Da questo momento l'impero é isolato, solo con la sua arroganza, solo con la sua ipocrisia.

In Italia negli ultimi anni il potere ha occupato l'intero sistema televisivo, pensando di poter cancellare ogni possibilità di comunicazione, ma il 15 febbraio un'immensa fiumana di persone ha riempito le strade di Roma, a dispetto del silenzio della tivu di regime. Il fatto nuovo é che la comunicazione si é riattivata seguendo percorsi che il sistema televisivo monopolizzato non può né controllare né cancellare. Le bandiere arcobaleno sui balconi di tutte le strade del paese sono uno strumento di comunicazione come cento altri. E fra gli altri ci sono le televisioni di strada, una rete di piccole emittenti che negli ultimi mesi ha conquistato l'attenzione di migliaia di mediattivisti, di ragazzi con la telecamera, di giornalisti indipendenti, di registi, programmatori, montatori, sceneggiatori senza padrone.

Sabato 22 febbraio uscirà allo scoperto una flottiglia di telestreet.


Da qualche mese in giro per l'Italia le telestreet si moltiplicano: gruppi di liberi cittadini che si dotano di una antenna e di un trasmettitore, e mandano immagini e parole nelle case del loro quartiere.
Telestreet é una forma diretta di democrazia della comunicazione, é il superamento della struttura verticale e centrica del sistema televisivo, é ibridazione della televisione con il modello orizzontale della rete.

Sabato 22 febbraio una ventina di telestreet in varie città italiane trasmetteranno contemporaneamente nei loro quartieri, nelle loro strade.
Molte altre si stanno preparando, stanno mettendo a punto gli strumenti tecnici per lanciare il loro segnale, stanno producendo le immagini e le parole con cui riscaldare l'infosfera che il potere vorrebbe raggelare... e l'aria diventera' piu' respirabile per tutti...
[
www.telestreet.it]


Elenco
BA (Monopoli) La confraternita del rosso
BO Albornoz TV-Telestreet (San Ruffillo)
BO TeleImmagini-Telestreet (Bolognina)
BO TVTB tv-Telestreet (Bitone Fossolo2)
BS (per ora in segreto)
CT (per ora in segreto)
FI Gli Anellimancanti TV-Telestreet (Santa Maria
Novella)
LT (Gaeta) La Voce del sud-Telestreet
LT (Scauri) Tele In-Telestreet
MI Nomade Tv-Telestreet (viale Monza)
MI Mosaico Tv-Telestreet (Porta Venezia)
PA (Termini Imerese) Telefabbrica-Telestreet (rediviva)
PA TiVitti-Telestreet
PD RagnaTele-Telestreet
PD (Este) Este Tv-Telestreet
PD (Villa Estense) Challenger Tv-Telestreet
PI OttolinaTv-Telestreet
RM Pitbull Tv (Tuscolano Cerveteri)
RM Tele Aut-Telestreet
RM Challenger Tv-Telestreet
RM SpegniLa Tv-Telestreet (Primavalle Roma nord)
SI SienaCrew (su cavo)
VI No Privilegi Politici -Telestreet

martedì 18 febbraio 2003

La Kultura, poi ti cura con premura .... cia cia cia.
Zero meno di zero in geografia


Ecco dov'è l'Iraq secondo la CNN.



Ma dov'è la kultura americana.
Neppure le conoscenze di base !!!!

cliccate qui:
http://italy.indymedia.org/news/2003/02/180064.php

Metto questo link per leggere il messaggio di questo grande appello di Suor Evelina al Pontefice.
Che la pace sia con voi.
http://db.peacelink.org/forum/thread.php?id_forum=3&id=157

aggiungo per chi volesse farlo, che è possibile aderire all'appello inviando la propria adesione, con una email.
Ad oggi hanno già aderito 1232 persone, che hanno scelto di pensare al di la delle loro barriere politiche.
Aderendo online a questo appello, una copia della tua adesione verra' inviata via email all'Osservatore Romano
e al Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace



 

sabato 15 febbraio 2003

PACE !!!


 


 


 


 


 


 


 


 


ecco la foto della pace, fatta da uno scudo umano formato da 15 mila persone, a Milano questa mattina, nel parco dell'ex ospedale psichiatrico

UN GRANDE SIMBOLO DELLA PACE A MILANO,  VISIBILE DAI SATELLITI DI BUSH


Oltre 15 mila persone e un gigantesco simbolo della pace fatto da donne, uomini, bandiere arcobaleno e lenzuola bianche. Un simbolo così grande che lo possono vedere anche i satelliti di Bush: è quello che si è formato questa mattina poco dopo le 11, a Milano, nel parco dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini.
All'iniziativa, lanciata da Radio Popolare, la folla dei partecipanti è stato al di la' di ogni aspettativa!



 

venerdì 14 febbraio 2003

Diretta della Manifestazione del 15 Febbraio 2003


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

GUARDA LA DIRETTA DELLA MANIFESTAZIONE DELLA PACE DEL 15 FEBBRAIO 2003

Nella giornata mondiale contro la guerra del 15 febbraio 2003 Globaltv farà una copertura dell'evento con una diretta televisiva che avrà anche dei collegamenti con una parte delle 42 città nel mondo che aderisticono all'iniziativa.

GLOBAL TV
trasmette via satellite
SABATO 15 FEBBRAIO dalle h. 1 2 alle h. 20
indicazioni di ricezione:
Hot Bird 13° E
frequenza 11.199
Polarizzazione verticale
Symbolrate 27500
Global tv verrà trasmessa integralmente in diretta da PLANETE (Telepiù)
Apriranno delle finestre sull' emissione in diretta di Global Tv
La 7, il circuito di 19 emittenti locali di TEAM TV e STREAM NEWS
analoghi accordi sono in via di definizione con una altra serie di emittenti locali in streaming:
www.tvglobal.org

lunedì 10 febbraio 2003

Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe, prima della lezione, ed aveva davanti a sé alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì con delle rocce di 5-6 cm di diametro.
Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi annuirono.
Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li verso nel vaso di maionese, scuotendolo appena. I sassolini, ovviamente, rotolarono negli spazi vuoti fra le rocce.
Il professore quindi chiese ancora se il vaso ora fosse pieno, ed essi furono d'accordo.
Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore prese una scatola di sabbia e la verso nel vaso.
La sabbia riempi ogni spazio vuoto. "Ora", disse il professore, "voglio che voi riconosciate che questa e la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti - la famiglia, il partner, la salute, i figli, l'amicizia - anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena.
I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la moto, l'auto. La sabbia rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima con la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. Lo stesso e per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti. Stabilite le vostre priorità e dedicate più tempo alle cose importanti, il resto e solo sabbia".
Dopo queste parole, a lezione quasi terminata... Uno studente si alzò e prese il vaso contenente rocce, sassolini e sabbia, che tutti, a quel punto, consideravano pieno, e cominciò a versargli dentro un bicchiere di birra.
Ovviamente la birra si infilò nei rimanenti spazi vuoti, e riempì veramente il vaso fino all'orlo.
Morale della storia?
Non importa quanto piena e la vostra vita, c'e sempre spazio per una BIRRA!!!

MANIFESTAZIONE PER LA PACE ANCHE A MILANO IL 15 FEBBRAIO


Per chi non va a Roma, si farà anche una manifestazione contro la guerra a Milano, insieme con i sindacati di base.
L'appuntamento è per sabato 15 febbraio alle 15.30 in Largo Donegani vicino al consolato americano
Ci sarà sicuramente un gruppo del Partito Umanista, ci saranno i CUB e altri sindacati di base. Chiunque vuole aggregarsi, come CdC, come Movimento, ecc. è benvenuto.



 

domenica 9 febbraio 2003

No alla Guerra




















 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Berlusconi  attacca i pacifisti e la sinistra: "Cercano
di rovesciare il governo con le manifestazioni di piazza"
Eppure la sinistra in queste ore sta appoggiando il piano Mirage per evitare la guerra in Iraq.
Sono sempre piu' convinto che il presidente imprenditore abbia qualche affare segreto con gli americani, se si ostina a portare l'italia in guerra, se si ostina e persiste in una guerra di massacro, qualcosa ci deve essere sotto che mi sfugge. Come puo' un presidente ostinarsi a condurre una battaglia a favore dell'america e dei suoi interessi, una guerra che senz'altro indebolirà l'europa e farà diminuire il turismo nel nostro paese.
Isoliamo il Presidente, ....
Fermiamo la Guerra all' IRAQ


 


 


 


 


 


 


 


Fermiamo la guerra del petrolio, fermiamo con tutte le nostre forze questa guerra voluta dagli americani per stabilire chi sarà il padrone del petrolio nei prossimi 50 anni. Una guerra voluta a tutti i costi, per indebolire l'Europa. Eppure il nostro presidente non l'ha capita e continua a fare il lecchino di Bush.
Isoliamo Berlusconi, lasciamolo solo, facciamo di tutto per mostrare il nostro dissenso ad una guerra senza senso che come tutte le guerre mieterà vittime tra civili indifesi, uomini donne e bambini.
Una guerra  che come tutte le guerre impoverirà le risorse del nostro pianeta. Una guerra che come sempre serve pèer eliminare le scorie radioattive delle centrali nucleari americane, serve ai trafficanti  d'armi per incrementare il loro business.

sabato 8 febbraio 2003

 

 

 

 

 

ãÞÊØÝÇÊ ãä ÎØÇÈ ÇáÑÆíÓ ÇáÃãÑíßí ÌæÑÌ ÈæÔ ÈÊÇÑíÎ 24 ÍÒíÑÇä íæäíæ 2002:
"íÓÊÏÚí ÊÍÞíÞ ÇáÓáÇã ÞíÇÏÉ ÝáÓØíäíÉ ÌÏíÏÉ æãÎÊáÝÉ
ÃÏÚæ ÇáÔÚÈ ÇáÝáÓØíäí áÇäÊÎÇÈ ÞÇÏÉ ÌÏÏ¡....¡ ÃÏÚæåã áÈäÇÁ ÏíãÞÑÇØíÉ ÝÚÇáÉ ÞÇÆãÉ Úáì ãÈÇÏÆ ÇáÊÓÇãÍ æÇáÍÑíÉ.
...... ÇáÞæÉ (Ýí ÝáÓØíä) åí Ýí ÞÈÖÉ ÞáÉ ÛíÑ ãÓÄæáÉ.
Çáíæã¡ íÚíÔ ÇáÔÚÈ ÇáÝáÓØíäí Ýí ÖíÞ ÇÞÊÕÇÏí¡ íÒíÏå ÓæÁÇ ÇáÝÓÇÏ ÇáÍßæãí¡ ÊÍÊÇÌ ÇáÏæáÉ ÇáÝáÓØíäíÉ ÇÞÊÕÇÏÇ ãÊÝÇÚáÇ¡ ÍíË Êßæä ÇáÊÌÇÑÉ ÇáÕÇÏÞÉ ãÔÌÚÉ ãä ÞÈá ÍßæãÉ ÕÇÏÞÉ."
*ÇáÑÆíÓ ÌæÑÌ ÈæÔ åæ ÇáÑÆíÓ 43 ááæáÇíÇÊ ÇáãÊÍÏÉ (æåäÇß ÇÍÊãÇá æÇÑÏ ÈÃäå ÇáÃÎíÑ)¡  æÕá ÌæÑÌ ÈæÔ Çáì ãäÕÈ ÇáÑÆÇÓÉ ÚÞÈ ÇäÊÎÇÈÇÊ ÚÇã 2000¡ ÇÔÊåÑÊ åÐå ÇáÇäÊÎÇÈÇÊ ÈÝÖíÍÉ ÃÓÇÁÊ Ãáì ÕÍÉ ÇáäÊÇÆÌ ( åäÇß ãä íÔßß ÈÃÍÞíÉ ÌæÑÌ ÈÇáÑÆÇÓÉ)¡ ßÇäÊ ÍßæãÉ ÇÍÊá ãäÇÕÈ ÚáíÇ ÝíåÇ ÃÔÎÇÕ Úáì ÚáÇÞÇÊ ÍãíãÉ ÈßÈÇÑ ÇáÔÑßÇÊ ÇáÃãÑíßíÉ¡ Ýí ÚåÏ ÌæÑÌ ÊÚÑÖÊ ÇãÑíßÇ áÇÔÑÓ åÌæã Ýí ÊÇÑíÎåÇ¡ ßÇä ÑÏ ÍßæãÊå åæ ÊÞííÏ ÇáÍÑíÇÊ ÇáÔÎÕíÉ æÇäÊåÇß ÍÞæÞ ÇáÇäÓÇä¡ Ýí ÚåÏ ÌæÑÌ ÊÚÑÖ ÇáÇÞÊÕÇÏ ÇáÃãÑíßí áÃßÈÑ ÇäÊßÇÓÉ æÑßæÏ Ýí ËãÇäíä ÚÇãÇ¡ æÙåÑÊ ÇáÚÏíÏ ãä ÇáÝÖÇÆÍ ÇáãÇáíÉ áßÈÇÑ ÇáÔÑßÇÊ æËÈÊ ÊæÑØ ÇáÚÏíÏ ãä ÇáãÓÄáíä Ýí ÍßæãÊå¡ æäåÇíÉ åÏÏ ãÓÄæáæä ÃãÑíßíæä ÈÇÓÊÚãÇá ÇáÃÓáÍÉ ÇáäææíÉ ÖÏ ÑæÓíÇ¡ ÇáÕíä¡ ÃíÑÇä¡ ÇáÚÑÇÞ¡ ßæÑíÇ¡ ÇáÎ...

Palestine

BUSH PREME:

L'attacco in tempi brevi !
L'attesa indebolisce l'efficenza dei nostri uomini ...
... Li fa pensare a ciò che fanno


LA ESSO VA ALLA GUERRA
Mentre il Mondo intero è in trepidante attesa di vedere come finirà il braccio di ferro tra USA e resto del mondo sul minacciato intervento militare in Iraq, c'è chi inizia a prepararsi. E' della fine di settembre, infatti, la stipula di accordo tra Exxon Mobil, la più grande multinazionale petrolifera ed il Dipartimento di Stato della Difesa statunitense di Donald Rumsfeld . Ad un prezzo fissato a poco meno di 48 milioni di euro, la Exxon, che in Europa è proprietaria del marchio Esso, fornirà carburanti e oli lubrificanti per la marina, l'esercito, il corpo dei marines, l'aviazione, le basi NATO e tutte le agenzie afferenti al Dipartimento. La Esso rifornirà anche le basi militari americane e della NATO presenti sia sul territorio italiano. Il contratto non è vincolato all'attuale anno finanziario e si esaurirà solo alla fine di settembre del 2005, data entro la quale, evidentemente, Bush pensa di aver finito il suo lavoro in Medio Oriente. La commessa e rappresenta un'ulteriore prova di quanto stretto sia il legame tra G.W Bush e la multinazionale del petrolio che, per i suoi impegno a sostegno del candidato repubblicano alla ultime presidenziali, aveva già incassato il diniego da parte statunitense di aderire al trattato di Kyoto sul taglio delle emissioni di gas serra e l'emanazione di un piano energetico nazionale che punta al rilancio delle attività estrattive e ad un aumento nell'uso di combustibili fossili che porterà gli USA ad incrementare le emissioni di gas serra di circa il 26% rispetto agli scorsi anni. Di fronte a tanta ostentata arroganza c'è chi ha deciso da fare guerra alla Esso usando il terreno di scontro più consono alla multinazionale: il mercato. Da oltre un anno, infatti, è in piedi una campagna di boicottaggio dei prodotti petroliferi a marchio Esso, lanciata in Gran Bretagna e presto estesasi , tra l'altro, in USA, Francia, Austria, Germania, e Australia. Che la strategia di azione diretta sul mercato iniziasse ad affaticare le politiche irresponsabili della compagnia statunitense, lo si era capito già nel corso dell'ultima riunione degli azionisti, allorquando, su suggerimento di accreditate agenzia di consulenza finanziaria, circa il 20% dei proprietari di azioni della Exxon aveva richiesto formalmente che l'azienda fosse più presente sul mercato delle energie alternative e la smettesse di spendere soldi in pubbliche relazioni dirette a convincere la pubblica opinione dell'inesistenza dell'effetto serra e del suo legame con i combustibili fossili. Secondo un recente sondaggio dell'agenzia MORI, nell'arco di una anno, il numero degli inglesi che dichiarano di rifornirsi periodicamente nelle stazioni Esso è sceso di un quarto e circa un milione di guidatori hanno dichiarato di boicottare la compagnia per la sua politica in merito ai cambiamenti climatici. Dalla ricerca emerge che, alla domanda su dove si riforniscono regolarmente di carburanti, nel 2001 il 26% aveva risposto Esso contro il 19% dell'ultimo sondaggio. Che una politica più attenta alle esigenze di tutela ambientale siano orami una strategia anche per il mercato, è dimostrato dal dato, rilevato dalla stessa agenzia, che la BP, che al contrario ha deciso di non disconoscere le proprie responsabilità sui cambiamenti climatici e sta investendo molte risorse nella ricerca su fonti rinnovabili, è passata da 18% al 21% nelle preferenze dei guidatori.
E i risultati di questa campagna si stanno facendo vedere anche altrove. Dopo poco che fossero stati pubblicati i risultati della ricerca di mercato della MORI, la Deutsche Bank ha prodotto un rapporto sulla Exxon destinato agli specialisti in investimenti in cui si dipingeva la compagnia statunitense come un investimento rischioso a seguito della campagna di boicottaggio inglese. Secondo gli analisti del settore, infatti, essere considerati nemici dell'ambiente N°1 da Greenpeace ed altre organizzazione mette il marchio Esso a forte rischio, rinforzato anche dall'assenza di una politica aziendale sullo sviluppo di altri settori energetici che non riguardino i combustibili fossili .

Al dottor Francesco Sciortino
Console Generale d'Italia
a San Francisco

Si comunica che nell'ambito delle iniziative di mobilitazione internazionale contro la guerra che si terranno nei giorni 15-16 Febbraio 2003, un comitato di Italiani residenti nella circoscrizione consolare di San Francisco ha organizzato una manifestazione pacifica e non violenta di protesta contro il governo Berlusconi ed il suo appoggio alla campagna bellica statunitense contro l'Irak. Tale manifestazione inizierà alle ore 10:00 del 16 Febbraio 2003, presso la sede del Consolato Generale d'Italia al 2590 di Webster Street a San Francisco. Alla fine della manifestazione i partecipanti si uniranno alla marcia per la pace che si snoderà per le vie della città e al rally che si terrà al Civic Center di San Francisco. Vorremmo che in tale giorno, il Signor Console Generale d'Italia o un suo delegato ricevesse personalmente una nostra delegazione e che trasmettesse al Governo e al Parlamento italiani il seguente comunicato: Noi italiani residenti all'estero nella circoscrizione consolare di San Francisco ci uniamo a tutti coloro i quali oppongono la guerra contro l'Irak. In particolare ci uniamo all'organizzazione umanitaria italiana Emergency nel gridare FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA e nel ribadire che : "Vogliamo un mondo basato sulla giustizia e sulla solidarietà. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Chiediamo che l'Italia, di fronte alla minaccia di un attacco militare contro l'Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto della Costituzione. Non vogliamo essere corresponsabili di nuovi lutti, né vogliamo alimentare la spirale del terrore. Basta guerre, basta morti, basta vittime."
Comitato italiani residenti all'estero contro la guerra Per ulteriori informazioni si prega di contattare Giulia Centineo gckg@cats.ucsc.edu
casa: (831) 761-8199
ufficio: (831) 459-2039

giovedì 6 febbraio 2003

RETE LILLIPUT - Comunicato stampa del 4/2/2003

IRAQ - RETE LILLIPUT LANCIA AL CAMPAGNA DI PRESSIONE ELETTRONICA "CHIEDO UN VOTO DI PACE" DESTINATA AI PARLAMENTARI. UN SOFTWARE AVANZATO PER RAGGIUNGERE DIRETTAMENTE IL DEPUTATO DEL PROPRIO COLLEGIO

Il 70% degli italiani è contro la guerra preventiva annunciata dagli Stati Uniti contro l'Iraq. Per favorire un'opposizione civile ed efficace al conflitto Rete Lilliput lancia una petizione on line per raggiungere i parlamentari italiani con un appello a favore della pace. Dal sito
http://www.retelilliput.org - grazie ad un sistema ideato appositamente dai tecnici lillipuziani - e' possibile per i cittadini italiani spedire al parlamentare del proprio collegio un messaggio contro la guerra.
All'interno dell'appello vengono rivolte tre esplicite domande
all'onorevole di turno:
a) Quali iniziative ha assunto o intende assumere per prevenire questa catastrofe?
b) E' favorevole o contrario alla guerra contro l'Iraq?
c) E' favorevole o contrario al coinvolgimento dell'Italia
nella guerra contro l'Iraq, anche attraverso un coinvolgimento indiretto (concessione delle basi e dello spazio aereo)?
Con questo appello Rete Lilliput invita i cittadini ad effettuare pressione presso i deputati e i senatori affinché le istituzioni parlamentari, in quanto rappresentanti della popolazione italiana, agiscano responsabilimente in accordo con il diffuso rifiuto della guerra, Rete Lilliput parteciperà inoltre alla manifestazione contro la guerra programmata per il 15 febbraio a Roma che vedrà insieme tutte le realtà internazionali impegnate nella costruzione di un mondo di pace.

Gb, blitz nel porto di Southampton. Proteste e arresti anche all'aeroporto irlandese di Shannon (di Orsola Casagrande, da "il manifesto" del 5 febbraio 2003)

Nuova azione ieri degli attivisti di Greenpeace nel porto militare di Southampton: diverse persone sono riuscite a penetrare nel super protetto settore del porto e ad incatenarsi ai carrarmati destinati al Golfo Persico. Da Portsmouth dovrebbero partire nei prossimi giorni diverse navi cargo, ma il porto è ormai da quasi due settimane diventato il nucleo delle azioni di Greenpeace. Infatti, lunedì scorso la Rainbow Warrior, la barca di Greenpeace famosa per i suoi atti di pace, è arrivata per bloccare il porto e impedire ai materiali di guerra di essere imbarcati e quindi mandati nel Golfo. Lunedì il ministero della difesa ha chiesto all'Alta corte di bloccare con una ingiunzione le azioni future di Greenpeace. Ma ieri gli attivisti hanno fatto il bis, mentre in tribunale i legali dell'associazione presentavano ricorso contro gli arresti dei giorni scorsi sostenendo che la polizia non aveva il diritto di salire a bordo della Rainbow Warrior. Le azioni di Greenpeace seguono di un paio di settimane la due giorni contro la guerra che si è svolta a Londra, davanti al quartier generale di Woodworth. Fino a questo momento l'azione più eclatante è stata però quella dei due macchinisti che in Scozia si sono rifiutati di guidare i treni destinati alla base Nato scozzese e carichi di materiali bellici da spedire nel Golfo. Intanto sono decine i presidi che si stanno organizzando in tutto il paese davanti alle basi Nato e ai porti militari. Nonostante la scarsa pubblicizzazione, anche in Irlanda il movimento contro la guerra continua ad organizzare eventi. Il più importante è certamente il campo pacifista permanente davanti all'aeroporto di Shannon. Il governo irlandese infatti ha concesso agli Stati uniti di utilizzare Shannon per gli aerei diretti nel Golfo. Nei giorni scorsi ci sono stati diversi arresti: alcuni attivisti infatti sono riusciti ad avvicinarsi agli aerei da guerra e a danneggiarli a colpi di ascia e martello. Per i cinque pacifisti arrestati lunedì è stato confermato l'arresto per danneggiamento. Il Sinn fein, i verdi, l'Irish socialist party, tutti contrari alla guerra contro l'Iraq, hanno presentato diverse mozioni in parlamento per chiedere al governo di spiegare la concessione dell'aeroporto di Shannon all'aviazione militare americana.

domenica 2 febbraio 2003

Quando ero bambino restavo muto e affascinato

guardando all' orizzonte il crescere costante

del cemento armato.

Poi, crescendo scoprii l' importanza e la vitalità  del vento.

 

...Martin si svegliava nella capanna di giunco e...

Osservava il soffio del vento ,

cullare le fronde degli alberi nella grande foresta.

 

...Sentiva il profumo della natura

accarezzava la sua purezza,

niente tristezza, niente paura.

 

Mentre io, sentivo l'ululare del vento

imprigionato dai blocchi di cemento.

fonte: dal Libro " Dalla realtà all'immaginazione "

sabato 1 febbraio 2003

La rivista, USA, Time sta facendo un sondaggio on line fra i suoi lettori per verificare quale sia il paese che,
secondo l'opinione pubblica internazionale, costituisce oggi la più grave minaccia per la pace nel mondo.
Propone come ipotesi di risposta tre paesi:
Nord Corea, Iraq, USA.
Per ora, dopo oltre 300.000 risposte, gli USA sono in testa con oltre l'80% dei voti.
Sono perciò già in testa, ma facciamo il nostro dovere di alleati aiutandoli a stravincere.
PARTECIPATE AL VOTO!
Il sito è:
www.time.com/time/europe/gdml/peace2003.html
dal sito: www.emergency.it
Venerdi 31 Gennaio 2003 ore 10:15 AM
argomento: Iniziative Nazionali fonte: paola ballardin Sede
PACE: due importanti iniziative a Milano e Roma

MILANO 10 FEBBRAIO 2003
Nell'ambito delle iniziative di mobilitazione contro la guerra, segnaliamo che a MILANO si svolgerà una serata di "Parole e Musiche contro la Guerra" presso il Mazda-Palace (MM Lampugnano) Lun. 10 feb. 2003 ore 20- con la partecipazione di artisti e relatori come Vinicio Capossela, Moni Ovadia, Jovanotti, Mercanti di Liquore, Dario Fo e Franca Rame, Paolo Rossi, Alex Zanotelli, Fabio Alberti, Gino Strada (in collegamento telefonico) e tanti altri.



Ingresso a Sottoscrizione: 5 euro; tagliandi di ingresso disponibil presso Emergency, via Orefici 2 (4 piano) -da lun a ven 10-18.

ROMA 15 FEBBRAIO 2003
Emergency co-promuove e partecipa alla manifestazione Nazionale contro la guerra che si terrà il prossimo 15 febbraio a Roma in concomitanza con numerose altre manifestazioni in tutte le capitali europee e in molte città del mondo.

E' importante che la presenza del "popolo di Emergency" sotto i nostri striscioni sia imponente, quindi invitiamo tutti a partecipare informandosi a livello locale sulla disponibilità di treni speciali o autobus organizzati anche da altre associazioni (CGIL, ACLI, ARCI, ecc.). Al più presto vi comunicheremo il luogo e l'ora di ritrovo a Roma. Da Milano partiranno treni speciali per i quali saremo in grado di dare dettagli nei prossimi giorni. Sul sito
www.fermiamolaguerra.it saranno forniti dettagli sulla manifestazione (ora di partenza, percorso del corteo, piazza di arrivo, ecc.), ancora in fase di definizione. Vi aspettiamo numerosissimi!


Paura a sinistra

di RICCARDO BARENGHI
Di fronte a un proclama, un pronunciamento come quello del presidente del consiglio, l'opposizione poteva imboccare due strade. Reagire o spaventarsi. Si è spaventata. Di fronte all'ipotesi di una condanna del presidente del consiglio e di conseguenti (chissà perché, basterebbe cambiare premier mantenendo la stessa maggioranza) elezioni anticipate, i dirigenti dell'Ulivo sono stati presi dal panico. Forse, chissà, speravano che la Cassazione spostasse i processi, così da poter essere loro ad attaccare e non a difendersi.

Ma perché devono difendersi, da che cosa devono difendersi? Silvio Berlusconi non è un perseguitato dai giudici, è un ricco e potente imprenditore passato alla politica accusato di aver commesso decine di reati, per alcuni è stato condannato, per altri prescritto per decorrenza termini (grazie ai suoi cento avvocati), per qualcuno assolto, per altri ancora è sottoposto al giudizio di un tribunale, appunto quello di Milano. Se Berlusconi ha corrotto la Guardia di finanza, ha finanziato illecitamente i partiti, ha falsificato i bilanci, ha corrotto o fatto corrompere magistrati, non è stato perseguitato né dai giudici né dalla sinistra, né da dio. Si è perseguitato da solo. Basterebbe dire questo.

Oppure gli si potrebbe dire che il punto non sono né i giudici né le elezioni né l'investitura popolare. Fumo negli occhi, specchietti per le allodole (e le allodole ci sono cascate). Ma come, uno che da due anni fa la politica più antisociale che l'Italia abbia mai conosciuto, attaccando nel profondo i diritti di chi lavora e anche di chi il lavoro non ce l'ha , che si permette di usare il parlamento come fosse il suo servitore, che si inginocchia di fronte al presidente americano e alla sua guerra, che in Europa si unisce ai peggiori, che vuole reintrodurre l'immunità parlamentare, che vorrebbe essere intoccabile vita natural durante, uno che premia chi non paga le tasse e punisce chi le paga, che possiede tre televisioni e dirige le altre tre, che sommergerà il paese sotto un diluvio di cemento, che pur di mantenere il potere venderebbe anche l'anima (l'ha già venduta?). A uno così che si presenta su tutte e sei le sue televisioni con un comizio sudamericano, minaccioso, allusivo, inquietante come risponde l'opposizione? Che, per carità presidente, non c'è alcun bisogno che si dimetta anche se condannato.

Fantastico, eppure bastava poco per reagire all'altezza della situazione. Bastava accettare la sfida e combattere, anche fino alle elezioni, con le armi della politica. Certo, a condizione di averla, una politica.

fonte: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/31-Gennaio-2003/art11.html


Oggi rassegna stampa speciale, interamente dedicata al modo in cui le edizioni online dei giornali italiani hanno presentato la giornata romana di Bill Gates e le manifestazioni di protesta organizzate dai sostenitori del software open source. Ironica Repubblica, che mette in luce come il discorso di Bill Gates al Senato, originariamente previsto come una conferenza sulla globalizzazione, abbia appena sfiorato l'argomento, concentrandosi piuttosto sulla presentazione dei nuovi prodotti Microsoft. In un altro articolo il quotidiano riferisce invece della protesta dei sostenitori del software open source, che hanno assediato il Senato vestiti da pinguini. Più dura l'Unità, che parla esplicitamente di spot pubblicitario della Microsoft e di imbarazzo dei senatori, che si aspettavano qualcosa di più. il Corriere riferisce sobriamente della visita romana del massimo rappresentante dell'industria high tech Usa e delle proteste che l'hanno accompagnata, ma offre interessanti spunti sulle parti del discorso che hanno toccato il rapporto fra ricerca universitaria ed economia. Anche la Stampa sceglie un tema specifico, vale a dire il tentativo di Microsoft di rassicurare l'Europa in merito ai problemi di privacy sollevati dalla tecnologia Passport, mentre affronta la questione delle contestazioni aprendo un forum per raccogliere le opinioni dei lettori su pregi e difetti di software proprietario e software open source. Infine il Nuovo si limita a celebrare i fasti della giornata mondana di Bill Gates e del suo incontro privato con Berlusconi. Tracciato questo sommario bilancio mediatico non ci resta che ringraziare i lettori di Quintostato per la massiccia adesione alla nostra campagna. Abbiamo infatti rivevuto migliaia di lettere a sostegno dell'iniziativa del senatore Fiorello Cortiana che aveva sollecitato il Presidente del Senato a invitare, dopo Bill Gates, il fondatore della Free Software Foundation Richard Stallman, in modo che i rappresentanti del popolo italiano avessero modo di mettere a confronto i diversi scenari di futuro legati a queste due tecnologie concorrenti. Non ci stupisce che la protesta sia rimasta inascoltata e che a risuonare in Senato sia stata solo la campana del software proprietario. Ma non ci scoraggiamo: la battaglia è appena iniziata, e per parte nostra non mancheremo di continuare a offire il nostro contributo.
Inviato da Carlo Formenti , 09:34 AM fonte: www.quintostato.it