La voce inizia a circolare in queste ore, dopo lo choc della notizia sul Referendum del 12/13 giugno in materia di Nucleare. Dopo il dietro front del Governo sulla legge “famigerata” oggetto di richiesta abrogativa, ci sarebbe stata secondo alcuni la paura che l’effetto Fukushima avrebbe favorito il quorum anche sugli altri quesiti (soprattutto quello sul legittimo impedimento).CIOE’ - In pratica, nonostante questa fosse un’ottima occasione per propagandare quella cultura dell’elettore sovrano che da mesi predica il buon Silvio, il governo avrebbe preferito evitare le urne e, complice l’effetto delle notizie dal Giappone sulla pancia dell’opinione pubblica in tema nucleare, evitare che per una volta agli italiani evitassero di preferire il mare. Anche perché raggiungere il quorum avrebbe potuto voler dire rendere efficaci anche gli altri quesiti, uno dei quali andava contro il legittimo impedimento. Oggi come oggi, un tema delicato. Eppure su Facebook e in Internet qualcuno non parla più di “Referendum morto”, e dice che le votazioni potrebbero comunque avvenire. Ecco perché.
CORTE COSTITUZIONALE - Una sentenza della Corte Costituzionale datata 1978 (non era certo un periodo in odore di anti berlusconismo), più precisamente la numero 16, in materia di Referendum abrogativi e legge. Dice questa sentenza, utilizzata per costruire il corpus di altre successive (compresa la numero 68 dello stesso anno), che “il tema del quesito sottoposto agli elettori non é tanto formato – in questa come in tutte le ipotesi del genere – dalla serie delle singole disposizioni da abrogare, quanto dal comune principio che se ne ricava”. E sempre la Corte Costituzionale aveva specificato anche che i Referendum non vengono a decadere, in caso di variazioni delle leggi, e che, se l’abrogazione parziale da parte del legislatore se non ottiene lo stesso risultato che si otterrebbe col referendum, allora non lo vanifica. In parole poche il tutto si riconduce a una considerazione principale: il principio generale del Referendum in questione quale sarebbe? Abrogare l’effetto di una legge (avere il nucleare ora) oppure evitare il ritorno del nucleare anche in futuro?
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