martedì 26 aprile 2005

Rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi













Nell'inchiesta per la compravendita di diritti cinematografici di Mediaset

Chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi

Con il premier altre 12 persone, tra cui Fedele Confalonieri. Le accuse: frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita e, solo per alcuni degli indagati, riciclaggio





















MILANO - La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi e altre 12 persone nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita di diritti cinematografici di Mediaset. La posizione di uno dei 14 indagati, l'egiziano Agrama Farouk, è stata stralciata.

Per il premier e gli altri 12 indagati, le accuse ipotizzate dai pm milanesi Alfredo Robledo e Fabio de Pasquale vanno - a vario titolo - dalla frode fiscale al falso in bilancio, all'appropriazione indebita e, solo in pochi casi, al riciclaggio. Coinvolti dall'inchiesta avviata 4 anni fa sono, oltre a Berlusconi, anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, Candia Camaggi (dagli anni '80 alla direzione di Fininvest), la sua assistente Gabriella Galletto, Giorgio Vanoni, Daniele Lorenzano, il banchiere italosvizzero Paolo Del Bue, Carlo Rossi Scribani, Erminio Giraudi, Giorgio Dal Negro, Manuela De Socio, Marco Colombo e il legale inglese David Sninns. In questa prima richiesta di rinvio a giudizio non compare la posizione di Farouk Agrama, secondo l'accusa titolare attraverso fiduciari di societá estere ad Hong Kong e alle Antille olandesi, definito «socio occulto» di Berlusconi, per il quale i magistrati hanno disposto, al momento, uno stralcio tecnico.

L'indagine era stata avviata nel giugno del 2001 in seguito alla trasmissione da parte delle autorità elvetiche di conti bancari sulle società City One e Universal One presso la Banca svizzera di Lugano.





26 aprile 2005 . fonte corriere della sera

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