lunedì 25 aprile 2005

L'ANPI in difesa della Costituzione

L'ANPI in difesa della Costituzione  

Mercoledì 23 marzo la maggioranza di centrodestra che regge il governo Berlusconi ha definitivamente approvato in Senato la riforma che distrugge in un sol colpo tutti gli equilibri democratici della nostra Costituzione: quelli che nell’organizzazione dello stato conducono e reggono i rapporti tra maggioranza e minoranza; quelli che disciplinano e controllano i rapporti tra poteri e contro-poteri del governo; quelli che garantiscono il mantenimento di condizioni di armonia e di solidarietà tra unità e pluralismo territoriale.
Con una procedura convulsa, che ha fortemente limitato i diritti dell’opposizione, la maggioranza di governo in Senato ha costruito un nuovo regime politico, nel quale un Primo ministro elettivo avrà il potere di gestire, senza necessità di investiture istituzionali o di fiducia, una sua maggioranza in Parlamento, che, in caso di dissenso, può congedare quando vuole.
La Costituzione del 1948 ci ricorda che la libertà non ha senso e non si materializza davvero se non ha la base in un patto condiviso, a partire dal quale vi sono l’orgoglio dell’appartenenza a un grande paese, il senso civico che impronta le relazioni tra i cittadini, una tavola di valori cui ancorare le scelte politiche concrete, una “realistica utopia” che presiede alle relazioni con il resto del mondo.
Per andare avanti su questa strada devono essere cancellate le norme con le quali in prima lettura, alla Camera e al Senato, sono state manomesse le regole democratiche fissate dalla nostra Costituzione per l’agire democratico e partecipativo delle nostre istituzioni.
L’ANPI dovrà essere in prima linea per opporsi, con lo strumento referendario, alla riforma della nostra Costituzione, al fine di conservare al nostro Paese e alla nostra comunità nazionale tutto il patrimonio etico e politico sorto dalla Resistenza, per una Patria autenticamente democratica nella quale riconoscersi con orgoglio, che sia di esempio nel contesto internazionale.
Le celebrazioni del 60° anniversario della Liberazione saranno il primo appuntamento per rinnovare unitariamente, senza nessuna distinzione, l’impegno dei cittadini italiani a difesa di quella bandiera di libertà, di uguaglianza e di giustizia che si chiama Costituzione.


Il Comitato Nazionale dell’ANPI

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