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http://www.radio.rai.it/radioscrigno/audio/alm411.ram
8 novembre 1982, poco più di due minuti dopo le ventiquattro: dovrebbe essere in onda, appunto, il Giornale della Mezzanotte ma uno sciopero del personale tecnico ne ha impedito la trasmissione. Subito spazio, allora, alla nuova programmazione notturna in modulazione di frequenza di Radio Rai. Si parte dallo studio PT8 di via Asiago. Al microfono Stefano Bonagura (che ringraziamo per averci fornito la registrazione di quella notte), al mixer Maurizio Alivernini e la squadra della prima parte del programma dovrebbe essere al completo ma... proprio quella notte i comandi a distanza dei magnetofoni decidono di smettere di funzionare e così tocca ad un altro tecnico, Gianni Del Bove Orlandi, premere materialmente il pulsante che mette in onda la sigla, Viaggiando, scritta espressamente per l'occasione da Roberto Colombo. È nata così, sfidando i contrattempi, Rai Stereonotte, una delle trasmissioni/culto più amate e seguite degli ultimi vent'anni di radiofonia italiana."
http://www.radio.rai.it/radioscrigno/news.cfm?Q_EV_ID=110129&Q_TIP_ID=439
Si è detto, e molti lo dicono ancora, che RAI Stereonotte è stato un evento unico, irripetibile. Non sono d’accordo. RAI Stereonotte indicò semplicemente una strada da seguire per non perdersi nell’etere confondendosi con musichette commerciali, stacchi e stacchetti, vocine e vocette. E lo fece con grande semplicità: quattro conduttori per notte, assolutamente liberi e responsabili che portavano in trasmissione le loro proposte musicali unicamente tratte dalle loro raccolte discografiche. E un’unica sigla a fare da sipario tra uno spazio e l’altro.
In sintesi, RAI Stereonotte fu soprattutto una trasmissione di ricerca musicale, di musica sconosciuta nella programmazione radiofonica.
Non so se la strada indicata da RAI Stereonotte verrà riscoperta e seguita; finora non è stato così.Voglio terminare con le parole di Ernesto De Pascale, uno dei conduttori storici di RAI Stereonotte, pescate su Internet in occasione dei venti anni della trasmissione: "Rimpianti? Nessuno. Nessun rimpianto perché poi scopri che una cosa bella vive anche da sola e questa sensazione più volte mi appare chiara. E’ come aver inciso un grande disco che adesso è di tutti. Con RAI Stereonotte è andata così. E’ stato bello".
Pierluigi Tabasso
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