Berlusconi contro Annunziata. Il padrone delle tv fugge dalla tv
di red.
La crisi di nervi di Berlusconi durante l'intervista su Rai3 con Lucia Annunziata è diventata, com'era prevedibile, materia di scontro politico, con la destra a rovesciare insulti contro la stessa giornalista, imputata di troppa indipendenza, e la televsione che non rispetta le regole. Che poi, per il presidente del Consiglio, si riducono a tre sole: non contraddirlo, non interromperlo, non fare domande difficili.
Invitato a partecipare alla trasmissione Mezz'ora che va in onda domenica pomeriggio dopo il Tg3 delle 14, Berlusconi dopo neppure venti minuti di intervista si è alzato e se ne è andato dicendo a Lucia Annunziata: «Lei ha dei pregiudizi nei miei confronti, per questo vado via. Dovrebbe provare un po' di vergogna...». Mentre era già fuori campo e lo si è poi sentito gridare all'aria: «E poi dicono che la Rai è controllata da me! ». Una vera e propria crisi di nervi.
Prima di andarsene il presidente del Consiglio aveva apostrofato Annunziata come «una persona violenta». «Lei è una violenta e sta cercando di non farmi dire delle cose». Immediata la replica della giornalista: «Lei sta approfittando della mia buona educazione...», e Berlusconi di rimando: «Mi faccia parlare del programma... le chiedo cortesemente di farmi dire qualcosa di concreto». E ancora: «Lei deve farmi la cortesia di lasciarmi rispondere, sennò mi alzo e me ne vado. E questa cosa rimane come una macchia nella sua carriera professionale. Lei mi ha fatto delle domande e mi lasci rispondere. Sennò mi alzo e me ne vado», ha nuovamente detto Berlusconi, aggiungendo: «Lei non decide per me e io non decido per lei. Io sono un liberale. Arrivederci signora...». Lucia Annunziata risponde a tono al presidente del Consiglio definendo «offensive» le sue parole e chiedendogli apertamente di porgerle le scuse e di «ritirare» quello che aveva detto.
«Aldilà della maleducazione dimostrata nei confronti di Lucia Annunziata e dei telespettatori italiani, ci chiediamo che cosa stia succedendo a Silvio Berlusconi - ha commentato il capogruppo dei Ds al Senato, Gavino Angius -. Dopo aver perso 3 a zero con Oliviero Diliberto oggi, incapace di rispondere alla Annunziata, scappa dagli studi televisivi. Ma non era il maestro della comunicazione televisiva?». Per Angius, «la verità è che un conto è invadere la Tv, senza contraddittorio, dire bugie, parlare di comunisti e raccontare agli italiani la favola di un Paese del benessere che non esiste. Quando si tratta di confrontarsi sulle cose concrete, e dire la verità agli italiani, e cioè che il suo governo in cinque anni ha portato l'Italia allo sfascio, che nella sua maggioranza ci sono stati esponenti illustri che hanno commesso gravi irregolarità democratiche, che in cinque anni di governo della Cdl in Rai ci sono state epurazioni che hanno mandato a casa fior di professionisti, il premier perde la pazienza». «Mi auguro sentitamente che martedì Berlusconi non fugga anche dal confronto televisivo con Romano Prodi» ha concluso Angius.
Il presidente del Consiglio non è più abituato a ricevere domande ed è evidentemente turbato dai sondaggi, dai quali emerge con chiarezza che cresce il numero degli italiani sempre più stufi della sua prepotenza - ha commentato Giuseppe Giulietti, capo gruppo dei ds in commissione di vigilanza della Rai. «Silvio Berlusconi per non rispondere alle domande di Lucia Annunziata su Montezemolo , sugli epurati Rai e su tante altre cose ha preferito scappare dagli studi Tv. Ci auguriamo che voglia, provare almeno un pizzico di vergogna per l'atteggiamento villano e maleducato che ha tenuto nei confronti di Lucia Annunziata e nei confronti dei tanti italiani».
E se il fuoco di fila della destra è diretto tutto contro la ritrovata TeleKabul, solo Follini, già segretario dell'Udc, prende le distanze dal suo alleato Berlusconi: «Lo preferisco quando fa i comizi», ha chiosato sarcastico. Non la pensa così la neo-pasionaria berlusconiana Alessandra Mussolini che non trova di meglio che paragonare l'Annunziata ai casseurs che ieri si sono esibiti a Milano nelle devastazioni.
Naturalmente a gran voce si levano richieste perché il consiglio di amministrazione della Rai intervenga, come ha sempre fatto, contro l'Annunziata e il Tg3. Detto fatto: la riunione è già stata convocata per mercoledì prossimo.
«Abituato ai monologhi dove può dire tutto quello che gli pare, Berlusconi non è riuscito a superare oggi l'ostacolo del confronto giornalistico» ha chiosato il leader dell'Udeur Clemente Mastella. «Evidentemente, il modello caro al Cavaliere non è quello americano, fatto di domande stringenti sul terreno scelto dal giornalista, ma quello delle dittature sudamericane del Novecento prive di contraddittorio».