Giunse con il suo aereomobile all'ingresso del vortice interstellare che trasportava alla velocità della luce verso il Pianeta Anarras.
Arrivò di notte, nell' aerostazione c'erano solo gli addetti al traffico merce. Smistavano i robotcontainers verso le sezioni di incalanatura, in modo che all'indomani, al sorgere del sole fossero pronti per giungere a destinazione.
I robotcontainers erano alimentati da energia solare, altamente computerizzati erano in grado di muoversi leggermente sollevati dal suolo, in modo di non devastarlo.
Subito al di fuori del grande spazio dell'aerostazione c'erano prati colorati di primule e di viole. Si diresse li, sceso dal suo aeromobile, attratto dai colori e dai profumi che l'immenso prato spargeva nell'aria.
Li c'era ad attenderlo ViBrother, o almeno cosi' lui lo chiamava. Il prato era una sua invenzione, voluto fin dalle origini come posto per raccogliere i desideri e le emozioni.
Desideri ed emozioni che ognuno aveva durante il giorno, arrivati qui, alla notte venivano incanalati in speciali contenitori tascabili, pronti per essere usati, per divenire realtà.
Superfluo dire che su Anarras la guerra e le rivalità erano state bandite da tempo. Bandite a dire il vero non era il termine esatto perchè gli anarassiani erano ormai diventati un popolo consapevole, piu' che responsabile. Mai nessuno avrebbe fatto qualsiasi cosa che avesse danneggiato la libertà di altri individui suoi simili. Il rispetto per tutte le forme di vita era un concetto ormai consolidato nella mente di ognuno.
Si avvicino' a ViBrother per richiedere il contenitore tascabile 1977-3-BO-diRMV uno speciale contenitore ricco di incredibili sensazioni. Li era racchiuso tutto quello che nel futuro si sarebbe potuto attuare con l'aiuto della tecnologia.
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