Risulta sempre più evidente che la missione in Iraq rappresenta una vera e propria occupazione come ha ammesso recentemente lo stesso ministro della Difesa Martino.
Tutta la propaganda della stampa e degli altri media di regime non riescono a mascherare il fatto che le truppe italiane sono coinvolte in una guerra di occupazione condotta non contro un altro esercito ma contro un intero popolo che cerca in tutti i modi di resistere all’invasione del proprio paese.
Altro che missione di pace!!!
L’assedio di Falluja, le rivelazioni sulle torture praticate hanno svelato definitivamente, se ce ne fosse stato bisogno, la natura dell’occupazione in corso.
Il fatto che i militari italiani non siano stati coinvolti finora in episodi di pratica della tortura, sebbene abbiano partecipato ad azioni militari che hanno prodotto diverse vittime civili tra cui diversi bambini, non toglie che essi stanno collaborando ad una occupazione di stampo neocoloniale.
Giustamente essi sono percepiti dalla popolazione come truppe d’invasione al pari di altre e vengono fatte oggetto di ostilità crescente, non solo da parte di qualche isolato fondamentalista, ma da tutta la popolazione irachena.
Sfruttando l’orgoglio patriottico, ma soprattutto il bisogno economico di tanti arruolati, il governo Berlusconi ha inviato le truppe italiane nel tentativo di partecipare alla spartizione dei profitti e alla rapina delle risorse di quel paese.
La stragrande maggioranza della popolazione italiana ha dimostrato in varie occasioni di essere contraria alla missione in Iraq. Noi siamo convinti che tale sentimento sia maggioritario anche nelle file dell’esercito e tra i parenti dei militari.
È ora che anche dalle file delle forze armate e da parte dei parenti dei militari si faccia sentire la voce di protesta contro questo vero e proprio crimine contro l’umanità.
Nessuna legge e nessuna istituzione, nessun ordine gerarchico può obbligare alla partecipazione ad una ignobile aggressione verso un altro popolo, ad una missione per sporchi interessi economici delle classi dominanti.
È ora di schierarsi apertamente contro i criminali di guerra e a fianco dei milioni di persone che si oppongono alla strategia di guerra infinita dichiarata da Bush.
Non lasciare che quei mostri del governo ti trasformino in qualcosa che sia meno che umano. Non lasciare che ti ingannino e che ti spingano a compiere atti che ti turberanno il sonno per il resto della vita. Rivoltati contro i criminali di guerra e fatti valere assieme al resto dell’umanità.
Genitori, fratelli, mogli, non permettete che i vostri cari partecipino a questa barbarie che porta oppressione, rapina morte ad un intero popolo, e che sempre più mette a rischio le loro esistenze. Essi non ci stanno difendendo da nessun nemico che ci mette in pericolo, ma stanno partecipando ad una infame occupazione che farà crescere solo l’odio contro di loro e contro l’intero popolo italiano.
Diciamo NO! alla partecipazione ad una missione che ci vede dalla parte degli aggressori e degli invasori.
Un popolo che opprime un altro popolo non sarà mai libero.
Nessun commento:
Posta un commento