Sono venuto solo oggi a conoscenza di un iniziativa che assolutamente mi sento di condividere! Si stanno raccogliendo firme per richiedere, più o meno simbolicamente, l’ora di ateismo a scuola.
Certo! Ateismo. Perché mi sembra pazzesco che si voglia infilare tutta una serie di panzane nella testa dei nostri figli senza dar loro la possibilità di vedere seriamente l’altro lato della medaglia…
Sul sito nogod.it ho trovato…:
LE RELIGIONI UCCIDONO! FERMIAMO LE STRAGI INSEGNANDO CHE DIO E’ UN’INVENZIONE DEGLI UOMINI!
Dio è un’invenzione degli uomini e intorno a questa invenzione sono stati costruiti sistemi di potere formidabili che da una parte si presentano vestiti d’amore e di bontà e dall’altra costituiscono di fatto il più potente alibi per i più efferati delitti. La promessa del premio ultraterreno, il paradiso, per chi uccide e si fa uccidere in nome di quella invenzione è stato ed è il più potente moltiplicatore della ferocia umana. Depotenziare le religioni denunciandone l’invenzione è il modo più rapido per abbassarne almeno le potenzialià distruttive che ancora oggi provocano migliaia di morti nelle guerre di religione tuttora in corso in tutto il mondo con migliaia di morti. La diffusione a livello planetario della critica delle religioni costituisce l’ idea di partenza di un progetto mirato al contenimento dei crimini commessi all’insegna della guerra santa in nome di un qualsiasi dio.
L’ appello per l’ ora di ateismo a scuola, è prima di tutto il tentativo di richiamare l’ attenzione dei nostri lettori sulle potenzialità distruttive della pace mondiale derivanti dalla “professione di fede”. Vale a dire l’ obbligo per i credenti soprattutto dei due monoteismi più totalitari e totalizzanti (cristianesimo e islam, ma non solo), di propagandare e diffondere la fede nelle verità assolute, eterne, indiscutibili e immodificabili dettate dalle rispettive entità soprannaturali di riferimento. Tale obbligo di “professione”, sarebbe in sè del tutto legittimo, se non si fosse accompagnato nei secoli fino ad oggi dalla contestuale abitudine a imporre la fede con la forza, la violenza, le guerre sante e le stragi degli avversari anche interni alle due fedi, nonchè di noi atei colpevoli di non voler credere ad alcuna versione della Menzogna Globale. Da questa realtà indiscutibile prende le mosse il nostro invito a quella reazione culturale provocatoriamente chiamata “sì all’ ora di ateismo a scuola”.
Vivendo in Italia, infatti, pur pensando alla necessità di provocare una reazione planetaria di critica delle religioni intese come Menzogna Globale, vogliamo cominciare proprio da qui a dare un segnale di Resitenza alla pervasività dei Sistemi di potere religioso. Una Resistenza che utilizzi esclusivamente le armi irrinunciabili della cultura e della libertà di espressione.
Da noi, fin dal 1984 con la firma del Concordato craxiano fu cancellata l’ ignobile definizione di religione cattolica “unica religione dello Stato” imposta dalla Chiesa a Mussolini nel primo Concordato del ‘29, e fu trasformata l’ ora di religione nelle scuole da imposizione rifiutabile in scelta libera da compiere al momento dell’ iscrizione a scuola. Fu certamente una conquista ma l’ora di religione, anche se può non essere scelta, rimane un privilegio esclusivo riservato al solo Sistema religioso dominante politicamente nel nostro Paese, quello cattolico.
In un paese perfetto in cui avere una fede religiosa e seguirne i culti e i precetti facesse parte dei diritti personali senza debordare nella sfera politico-giuridica coinvolgente e speso cogente per l’intera collettività non avrebbe alcun senso proporre un’ora di “critica delle religioni” nelle scuole. Le religioni, la loro storia e la connessa e inscindibile storia della libertà di pensiero, ivi compreso l’ ateismo, farebbero parte dei normali programmi scolastici all’ interno delle tradizionali materie di storia, filosofia, geografia, letteratura e sociologia.
Ma in Italia la religione cattolica non è un fatto privato e circoscritto alla comunità dei credenti. Essa è per sua natura una “professione” (obbligo di diffusione) protetta e incentivata da leggi anacronistiche e collidenti con la laicità delle Istituzioni.
Poichè è impensabile che la situazione politica italiana consenta di liberarci dalla pervasività delle gerarchie cattoliche oggi, e da quelle islamiche domani qualora i seguaci di Allah diventassero a loro volta maggioritari, l’ unica risposta possibile è la diffusione della “critica delle religioni” a partire dalla scuola.
Poichè è prevista la possibilità per le scuole di fornire ore alternative riservate ai “non avvalentesi” dell’ ora di religione cattolica, la nostra idea è quella di preparare un “pacchetto didattico” articolato su vari temi : dalla storia e critica delle religioni, storia della libertà di pensiero (ivi comprese le concezioni del mondo non dipendenti dalla fede in entità soprannaturali), e soprattutto educazione civica tesa a sviluppare il “supremo principio costituzionale” della laicità come educazione al rispetto di tutte le opinioni e di tutte le diversità culturali e sessuali.
Certo, l’ ambizione dell’ iniziativa sarebbe quella di poter sviluppare questa proposta con la stessa dignità e le modalità riconosciute agli insegnanti della relgione cattolica, ma ci acconteremmo anche di un’ ora al mese, al trimestre, o addirittura una volta all’ anno, pur di offrire agli studenti l’ antidoto culturale all’ indottrinamento esclusivo di una sola religione.
Il “pacchetto didattico” potrebbe essere preparato dalle associazioni impegnate nella difesa della laicità delle Istituzioni e diffuso nelle scuole a cura di volontari formati a cura delle stesse associazioni, e senza costi aggiuntivi per i magri bilanci degli istituti scolastici.
Per brevità e per dare alla proposta un sostanzioso impatto mediatico abbiamo intitolato l’ appello “SI’ ALL’ ORA DI ATEISMO NELLE SCUOLE“, ma vi invitiamo a firmarlo solo se condividete le motivazioni culturali che abbiamo appena qui sopra esposto.
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