domenica 28 gennaio 2007

stralci dall'isola di niente


favole e bugie
che parlano di Dio
stupidi soldati
che chiedono di me



CINQUE MINUTI PER IL NOSTRO PIANETA - Spegni la luce il 1 febbraio 2007

CINQUE MINUTI PER IL NOSTRO PIANETA


Mobilitazione


RadioCodaRitorta Web Station aderisce alla campagna di sensibilizzazione del cittadino per evidenziare l'urgenza di optare all'utilizzo di fonti energetiche alternative

spegnete la luce il 1° febbraio 2007 ore 19.55 - 20.00




5 minuti per il nostro pianeta. Per attirare l'attenzione dei cittadini e dei media sull'urgenza di mettere nelle agende dei politici le questioni ambientali

Il 1 febbraio, come in Francia, anche in Italia, grande mobilitazione dei cittadini contro il Cambiamento Climatico. Non è un'azione impegnativa e non ci costa nulla!
     
L'Alleanza per il pianeta Terra (gruppo francese di associazioni ambientaliste) lancia un appello semplice a tutti i cittadini del pianeta: spegnete la luce il 1° febbraio 2007 ore 19.55 - 20.00.

5 minuti per il nostro pianeta!


Non si tratta di economizzare l'elettricità, ma di attirare l'attenzione dei cittadini e dei media, sullo spreco di energia e l'urgenza di mettere nelle agende dei nostri politici le questioni ambientali. Il cambiamento climatico ci riguarda tutti, ma è un argomento purtroppo che sembra non importare molto!

 


Perchè proprio il 1 febbraio?
E' il giorno in cui verrà pubblicato il nuovo rapporto del gruppo di esperti climatici delle Nazioni Unite.
Se riuscissimo veramente a partecipare tutti, questa semplice azione avrà un reale peso mediatico e politico.
 
 
Le fonti rinnovabili svolgono un ruolo centrale sia nel campo ambientale che in quello economico. In campo ambientale contribuiscono significativamente alla riduzione delle emissioni di inquinanti e di anidride carbonica generando effetti positivi sulle città e sull'ecosistema in cui viviamo.

In campo economico, grazie alla loro diffusione, possono aumentare la sicurezza del nostro approvvigionamento energetico, ridurre le oscillazioni dei prezzi dovute ai combustibili e inoltre creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo nel nostro paese, riducendo la dipendenza dal petrolio e dal gas di importazione.
   


Le fonti rinnovabili non sono il futuro, sono il presente!

Già oggi molte tecnologie sono mature, come ad esempio il solare termico e l'eolico, sono molto vantaggiose poichè si ripagano in pochissimi anni anche in assenza di incentivi. Altre sono in fase di sviluppo, come ad esempio il fotovoltaico, e godono di sistemi di incentivazione che consentono di diffonderle e farle evolvere rapidamente.


 

Non potrò mai oggi

non potro mai smaterializzarmi e arrivare da te con il teletrasporto....perchè oggi è un utopia

giovedì 25 gennaio 2007

Arrivi e....

Torni a casa, una giornata passata in mezzo alle selve oscure, e accendi la radio e .... bello alla sera condividere emozioni e scrivere , raccontarsi addosso e sentirsi meno soli.....

Vorrei



Vorrei con te da solo sempre viaggiare,

scoprire quello che intorno c’è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d’ un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos’è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l’ universo.

(dal grande Guccini .... )
penso che sia giusto per te...

venerdì 12 gennaio 2007

Amare una persona e'...


 
Averla senza possederla.

 

Dare il meglio di sè

senza pensare di ricevere.

 

Voler stare spesso con lei,

ma senza essere mossi dal bisogno

di alleviare la propria solitudine.

 

Temere di perderla,

ma senza essere gelosi.

 

Aver bisogno di lei,

ma senza dipendere.

 

Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.

 

Essere legati a lei,

pur essendo se stessi.

 

Ma per riuscire in tutto ciò,

la cosa più importante da fare è...

accettarla così com'è,

senza pretendere che sia come si vorrebbe.

 

Omar Falworth

lunedì 8 gennaio 2007

Margherita Dolcevita

Inizia cosi questo libro divertente di Stefano Benni. Ho apppena iniziato a leggerlo e sono incurisito su come andrà a finire.

Ma all'inizio mi hanno subito colpito queste due frasi, troppo profonde.

"Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere."

"Il mondo si divide in:
quelli che mangiano il cioccolato senza pane;
quelli che non riescono a mangiare il cioccolato
se non mangiano il pane;
quelli che non hanno il cioccolato
quelli che non hanno il pane.

(Dai detti celebri di nonno Socrate)

domenica 7 gennaio 2007

Lotta di Classe

La lotta di classe dura e senza paura. Quella che riempiva le piazze negli anni ’70. Quella lotta non c’è più. Perchè, alla fine, una sola classe ha vinto. E’ la classe del potere. Che non sta più solo nel Palazzo di Pasolini. Si è diffusa come un contagio. E’ ovunque ci sia una carica pubblica o parapubblica. Ovunque ci sia un nostro dipendente in carriera.

E’ una classe ubiqua. Ci sono gli ex sessantottini in carriera nei media e nei ministeri. E con loro i post fascisti, ora anche post democristiani. E anche i post comunisti, ora post e basta. E’ una classe vischiosa. La sua ragnatela passa dalle banche, arriva alle municipalizzate, occupa i media, si estende ai consigli comunali. E’ una classe unica che ha ottenuto il rovesciamento delle parti. Non è più al servizio dei cittadini. I cittadini sono al suo servizio.
Se il cittadino non capisce è ottuso. Se si ribella è un no global, anche se ha settant’anni. Se si lamenta è arrogante. Il cittadino non ha diritto di critica. Non è informato se sul SUO territorio vengono fatte le porcate più immonde. Inceneritori, stoccaggi di gas, buchi nella montagna, inquinamenti di fiumi e laghi, centri commerciali al posto di parchi, parcheggi al posto di piste ciclabili, Pm10 al posto di alberi.
Per sapere che in Campania lo Stato non c’è più si può contare solo sul coraggio di Saviano che ha scritto Gomorra. Che ha chiarito che lì c’è il Sistema, e i politici locali sono ornamenti di cattivo gusto da vetrina elettorale. Per sapere cosa succede in Sicilia, dove ormai Stato e Antistato convivono, come affermava il Pacs Lunardi, bisogna aspettare un passaggio televisivo di Travaglio. E quando la notizia puzza, puzza veramente. E non si può metterla a tacere. Come per le intercettazioni Telecom. Se ne parla solo quanto basta e poi si confida nell’Alzheimer del popolo italiano.
Oggi in Italia ci sono due classi. I cittadini e chi amministra la cosa pubblica in loro nome, ma per proprio conto. Oggi in Italia le scelte della classe unica sono impopolari e ci viene detto pure in faccia. Come per l’indulto. La classe unica è fiera di essere impopolare. Ma, se è il popolo che le ha dato il mandato, DOVREBBE essere invece popolare. Oppure andare a casa. Il prossimo dipendente che si vanterà di fare una scelta impopolare va preso a calci nel c..o e licenziato. E’ tempo di una democrazia diretta. Alcuni strumenti ci sono, altri verranno. Una democrazia che parta dal territorio. Da dove le persone possono esercitare il controllo. Dai comuni. RESET!


dal blog di Beppe Grillo

venerdì 5 gennaio 2007

Una notizia non degna di DECORO

Centinaia di lavoratori manifestano davanti alla DeCoro a Shenzhen
Tre sono finiti all'ospedale per le ferite riportate nello scontro, uno è in coma
"Operai picchiati dalle guardie"
protesta contro fabbrica italiana in Cina
L'azienda ammette la violenza, ma nega ogni responsabilità. Nel 2005 un analogo incidente

"Operai picchiati dalle guardie"protesta contro fabbrica italiana in Cina



PECHINO - Una fabbrica italiana si trova in Cina al centro di un'accesa protesta. Centinaia di operai hanno manifestato davanti ai cancelli della DeCoro a Shenzhen, nel sud del Paese, dopo che martedì scorso le guardie addette alla sicurezza della struttura avevano picchiato tre lavoratori.

La ditta, che produce divani, fondata nel 2001 da Luca Ricci e con sedi in tutto il mondo - ha confermato l'episodio di violenza, anche se ha declinato ogni responsabiltà, precisando che le guardie non dipendono direttamente dall'azienda. Non è la prima volta che la DeCoro si trova coinvolta in un simile episodio. Già nel novembre del 2005, l'azienda venne accusata di gravi abusi dei diritti umani e denunciata per sfruttamento e violenze. All'epoca, dopo l'aggressione a tre operai, tremila dipendenti abbandonarono la fabbrica a Shenzhen e bloccarono l'autostrada di Pingshan.

La rivolta è scoppiata martedì sera al termine di una riunione con la direzione per discutere delle indennità di licenziamento. I lavoratori hanno sfogato la loro rabbia rompendo i vetri delle finestre dell'edificio che ospita la fabbrica e alcuni di loro sono stati coinvolti in scontri con le guardie di sicurezza. Tre operai sono stati ricoverati: due hanno accusato solo ferite lievi, mentre uno di loro è in coma in seguito a un brutto colpo alla testa.

Un rappresentante dei lavoratori, Zhang Minxiong, ha raccontato che la riunione di martedì sera si era svolta in un clima cordiale ma che, al termine dell'incontro, un centinaio di guardie ha attaccato con manganelli di ferro una settantina di operai.

Secondo Zhang, la direzione ha tacitamente appoggiato l'aggressione. Un'accusa respinta da Giovanni Prati, il direttore delle vendite della DeCoro, secondo il quale l'azienda ha subito provveduto a far arrivare un'ambulanza sul posto e ha pagato le spese mediche del ricovero. Secondo quanto riferito da Prati, il governo cinese ha intimato alla DeCoro di chiudere la fabbrica di Shenzhen per precauzioni ambientali.

(5 gennaio 2007)
fonte: La Repubblica on line