Un uccellino qualsiasi volò in lungo e in largo per i boschi ed i campi. Era piovuto molto e tutti i fiumi, i torrenti, gli stagni, i rigagnoli contenevano detriti, arena, acqua sporca. L'uccellino aveva parecchia sete ed era stanco di svolazzare qua e là, finchè si poso su un alberello proteso verso un torrente in piena. Dal Ramo su cui si era posato scorse qualche goccia di acqua pura appesa casualmente ad un ramo più basso. Vi era tuttavia un problema. Era quasi impossibile riuscire a raccoglierle nel becco senza rischiare di essere travolto dalla corrente. Come fare visto che tutta l'acqua attorno era sporca?
Indeciso sul da farsi, cinguettava nervoso da un rametto all'altro, finchè decise di provare e si buttò a capofitto sul rametto in basso, quasi a filo dell'acqua. Il rametto era troppo fragile e cedette. Finì dentro l'acqua e in men che non si dica la corrente lo trascinò via.
Le goccioline d’acqua pulita gli furono pertanto fatali, ma il gesto dell’uccellino non può essere biasimato. Al contrario, non si può che elogiarlo. Quanti uomini sono in grado di fare così, me compreso ovviamente? Forse è da qui che nasce il “mondo migliore”, dalle scelte giuste, sebbene esse possano nuocerci apparentemente.